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UN ANNO CON DON ALBERIONE

11° Agosto

NOZZE DI CANA 

 

Così fece Gesú il primo dei suoi miracoli in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui (Gv. 2,11). 

 

1. Fra i primi episodi della vita pubblica del Divin Maestro abbiamo le nozze di Cana. Furono invitati Gesù ed i suoi discepoli. E fu invitata anche Maria, la Madre di Gesù. A metà della festa venne a mancare il vino, Maria si interpose presso Gesù; e questi compì il grande prodigio di cambiare l'acqua in vino. Consideriamo: Maria sta all'inizio di tutta la Redenzione. Caduti i progenitori, Dio promette il Riparatore: ma accanto a Lui preannunzia la Vergine. Giunta la pienezza dei tempi a Maria è chiesto il consenso per l'Incarnazione del Verbo. Quando Gesù incomincia il ministero di salvezza è Maria che ottiene da Gesù il primo miracolo, con cui Egli manifesta Se stesso. Per l'applicazione della Redenzione: Maria è la mediatrice di ogni grazia; ne è la dispensiera. E così la nostra salvezza passa da Maria. Maria ottiene «l'inizio dei miracoli»; per cui incomincia la fede in Gesù Cristo. 

 

2. Qui appare quanto Maria sia premurosa per i suoi. E' alle nozze; ma più che alla festa esterna, ella sta attenta che tutto proceda bene, che la santa letizia non venga turbata. E' sollecita di risparmiare anche un po' di rossore agli sposi ed una qualsiasi mortificazione ai, convitati, come sarebbe se venisse a mancare il vino, così importante in un pranzo nuziale. Si accorge per la prima: «Non hanno più vino» (Gv. 2, 3); pensa come rimediarvi, subito interpone la sua preghiera. Così Maria ha infinite attenzioni e premure per ognuno dei suoi figli. La sua preghiera è brevissima, ma umile, accompagnata da grande fede, potentissima. Ella è la madre di Gesù: e qui sta la ragione principale del suo potere. Narrando questo episodio, il Vangelo, in cinque versetti, per tre volte chiama la Vergine: «La madre di Gesù» (Gv. 2, 3). Sembra al primo aspetto un po' scoraggiante la risposta di Gesù: «O Donna, perchè mi dici questo? non è ancor venuta l'ora mia» (Gv. 2, 4). Ma la Madre di Gesù sa di venir ascoltata, come sempre; si regola come se la grazia fosse sicura; dice ai servi: «Fate tutto quello che vi dirà» (Gv. 2, 5). Ed il miracolo è operato; perchè non era venuta l'ora di Gesù, ma era già venuta l'ora di Maria, l'ora della sua intercessione. 

 

3. Il frutto del miracolo andò molto più avanti del semplice fatto che la letizia della festa non fu turbata. Dice il Vangelo: che così cominciò a manifestarsi la potenza taumaturga di Gesù Cristo; poi aggiunge: «E credettero in Lui i Suoi discepoli» (Gv. 2, 11). Ne risultò la fede nei discepoli, ne risultò la gloria di Gesù; ne risultò il primo frutto della predicazione di Gesù, che poi continuò per tre anni. Maria conduce a Gesù, porta le anime a Lui; porta Gesù alle anime. 

 

ESAME. - Ho fede nell'intercessione, bontà, potenza di Maria? Sono devoto di Lei? assecondo Maria nelle sue mire? 

 

PROPOSITO. - Nessun giorno della vita senza il sorriso della madre! Lo meriterò recitando a Maria qualche preghiera. 

 

PREGHIERA. - «Ricordatevi, o piissima Vergine Maria, non essersi mai udito al mondo che sia stato abbandonato chi è ricorso a Voi, implorato il vostro aiuto, chiesto il vostro soccorso. Io, animato da tale confidenza, o Madre, Vergine delle Vergini, a voi ricorro, a voi vengo, innanzi a voi peccatore contrito mi prostro; non vogliate, o Madre del Verbo, sdegnare le mie preghiere, ma ascoltatemi propizia ed esauditemi. Cosi sia». 

 

FIORETTO: — Oggi sopporta tutto con calma per amore di Dio; tre Salve Regina a Maria.

 

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