DA
MIHI ANIMAS!
Come
preparazione immediata alla festa di San Giovanni Bosco, mediterò sopra
il suo ferventissimo ed inesauribile zelo per la salvezza delle anime,
scopo di tutta la sua esistenza. L’opera di Don Bosco si può
giustamente definire un poema di anime, in cui dominano tre motivi
principali:
I
- amore delle anime;
II
- sacrificio per le anime;
III
- conquista di sempre più numerose anime.
Immaginerò
di trovarmi alla presenza di S. Giovanni Bosco, nell’atto di
rivolgermi queste parole: ≪Aiutami a salvare l’anima tua≫.
(XV, 683). ≪Aiutami a salvare molte anime, ma prima la tua≫.
(III, 620).
Lo
pregherò di farmi sentire e vivere sempre più il suo grande ideale:
≪ Da mihi animas! ≫.
Punto
Primo
L’amore
di Don Bosco per le anime.
Quando
si trattò davanti a Don Bosco circa il motto che doveva esprimere il
fine della Pia Società Salesiana, il Santo, uditi i vari pareri,
risolse la questione dicendo: ≪ Il motto fu già scelto fin dai
primordi dell’Oratorio, quando io era ancora al Convitto: Da mihi animas,
caetera tolle ≫. (XVII, 366).
Non
si poteva esprimere meglio quello che fu l’obiettivo supremo di Don
Bosco nell’agire e nel soffrire, nello scrivere e nel parlare;
obiettivo che doveva formare il programma della Società Salesiana.
≪L’unico
scopo dell’Oratorio —. disse il Santo — è salvare anime≫. (IX,
295). E ai primi Missionari Salesiani: ≪Questo — disse — e
l’unico scopo del viaggio: il cercare di salvare molte anime≫. (XI,
464).
Egli
fu sempre fedele a questo programma, che volle richiamato altresì in
due cartelli appesi alle pareti della sua camera. Sopra di uno si
leggevano le parole di Gesù: ≪ Una cosa sola è
necessaria≫, e gli ricordavano la santificazione della propria
anima; sull’altro si leggeva il motto: ≪ Da mihi animas ≫,
e gli ricordava la salvezza dell’anima del prossimo.
1.
Il Santo dei giovani non vedeva che anime da salvare. Per lui
tutte le anime erano ugualmente preziose, perché tutte capolavoro di
Dio, redente dal sangue di Gesù. Nessuna preferenza quindi, o meglio,
una marcata preferenza per i più poveri, i più abbandonati, i meno
provvisti di attrattive umane.
2.
Don Bosco cercava le anime. Sovente fu udito esclamare: ≪
Oh, se potessi moltiplicarmi e trovarmi nelle borgate, nei paesi e nelle
città, in chiesa e fuori di chiesa, per occuparmi delle povere anime di
tanti giovani, a cui nessuno pensa! ≫. E siccome gli piangeva il
cuore nel vedere tante anime di fanciulli abbandonate senza cura, egli
le cercava dappertutto. Le sue conquiste più belle le faceva sulle
piazze, per le strade, in mezzo ai prati, intrattenendosi familiarmente
coi giovani, giocando con loro, offrendo qualche regaluccio, e dando
loro l’appuntamento per il catechismo. Soleva pure cambiare
frequentemente barbiere per farsi radere dal giovane e inesperto
apprendista, e cosi guadagnarselo.
3.
Pur essendo soprattutto cercatore di anime giovanili, Don Bosco non
trascurava gli adulti, e con tutti procurava di essere prete, anche
con il re. Soleva dire: — 52 — ≪ Il prete, per fare molto
bene, bisogna che unisca alla carità molta franchezza e molto coraggio
con tutti≫. (III, 49). Il pensiero dell’anima gli veniva sempre
a proposito e non senza frutto.
Alla
luce di questi esempi, voglio esaminare la mia condotta. Nella mia vita
e attività, mi ispiro alle parole di Don Bosco: ≪Hai
un’anima sola: salvata, tutto è salvato; perduta, tutto è perduto e
per sempre ≫?
Da
questa convinzione so trarre forza e stimolo per cooperare anche per la
salvezza del prossimo, specialmente dei giovani? A tale scopo voglio
accogliere pure la preziosa ammonizione di Don Bosco: ≪ I tuoi
sforzi siano diretti a conservare l’unione, perché vogliamo tutti una
cosa sola: salvare molte anime, e tra esse l’anima propria
≫. (VII, 847).
Punto
Secondo
Don
Bosco si sacrificava per le anime
Quanto
Don Bosco abbia sofferto per le anime, è noto soltanto a Colui che per
salvarle ha versato tutto il suo sangue. In occasione della sua
ordinazione sacerdotale Don Bosco fissò tra i suoi propositi;
≪Patire, fare, umiliarsi in tutto e sempre, quando si tratta di
salvare anime≫. (I, 518). E fu fedele a tale eroico programma. Nei
primi anni di sacerdozio, quando frequentava le carceri, sovente lo si
vedeva cogli occhi gonfi e rossi, o con atroce mal di testa o di denti,
che durava giorni interi. I suoi figli pensarono che Don Bosco chiedesse
a Dio di soffrire per la conversione di quegli infelici. Il Santo stesso
infatti confidò di aver chiesto al Signore che mandasse a lui la
penitenza che avrebbe dovuto imporre ai carcerati. (II, 274).
Più
tardi, a Roma, il segretario, vedendo le sue vie crucis, la sua
costanza e pazienza nell’andare e venire tante volte dalle autorità
per ottenere qualche favore per la sua opera o per la chiesa di Valdocco,
oppure salire con fatica le scale dei ricchi per avere qualche
elemosina, non mancò di esprimere meraviglia e compassione. ≪
Tutto per salvare questa povera anima mia! — rispose Don Bosco. :—
Per salvare questa povera anima mia e quella dei miei figli sono
disposto a tutto. Ormai non ho più altro desiderio nei pochi anni di
vita che mi concederà ancora il Signore≫. (XI, 118).
In
altra circostanza aggiungeva: ≪Noi vogliamo anime e non altro... O
Signore, dateci pure croci e spine e persecuzioni di ogni genere, purché
possiamo salvare anime ≫. (XVII, 617). Verso la fine della vita
proferì le celebri parole: ≪Quando avverrà che un Salesiano
soccomba per le anime, allora direte che la Congregazione ha riportato
un gran trionfo≫. (XVII, 273).
Con
quanta gioia Don Bosco ripete oggi queste parole dal Paradiso, in
compagnia dei martiri della Cina, del Brasile, della Spagna, e di tanti
altri confratelli morti nel lavoro per le anime, o periti per
conservarsi fedeli alla loro vocazione nei campi di concentramento,
nelle carceri, nei lavori forzati!
La
mia condotta si ispira a questi fulgidi esempi di zelo sacrificato ed
eroico? Il pensiero di tanti confratelli, che hanno dato la vita per
rimanere fedeli alla Croce di Gesù e agli impegni della loro vocazione,
o che tuttora soffrono un prolungato martirio nelle Nazioni della Chiesa
del Silenzio, mi e presente come stimolo nel lavoro e come rimprovero
nella mia fiacchezza e ricerca del quieto vivere con danno della
responsabilità che ho sulle anime? Debbo chiedere con la preghiera
maggior generosità e spirito di sacrificio.
Punto
Terzo
I
trionfali successi di Don Bosco nella conquista delle anime
Nel
mirabile discorso pronunciato dopo l’approvazione dei miracoli
proposti per la beatificazione di Don Bosco, Pio XI, dopo aver accennato
allo sviluppo dell’opera del Santo e a quella che è ≪ una delle
più belle, delle più poetiche statistiche, e la più armoniosa poesia
dei numeri che si possa immaginare ≫, soggiungeva ammirato:
≪ Ma dove ha potuto trovare la forza per tante opere? Il segreto
esiste e fu il motto di tutta la sua vita: Da mihi animas ≫.
≪ La magnificenza e l’eleganza del trionfo mondiale di Don Bosco
e della sua opera — affermava ancora il Papa — sono il collaudo
divino degli sforzi sacrificati di Don Bosco e dei suoi figli nel lavoro
per la salvezza delle anime ≫.
1.
Chi potrà contare le anime salvate da Don Bosco e dai suoi figli? Da
quella del figlio della sua padrona, quando era studente a Chieri —
che da sbarazzino divenne ottimo ragazzo — a tutte le anime giovanili
che hanno trovato la salvezza in Don Bosco e nei suoi figli! Da quella
dei soci della Società dell’Allegria, da lui fondata tra i compagni
studenti a Chieri, a tutte le anime salvate attraverso le Compagnie
Religiose, le Associazioni, i Circoli, le Organizzazioni salesiane in
tutto il mondo! Dall’anima del sacrestano del Duomo di Chieri — che
egli avviò al Sacerdozio — a tutte le anime che hanno maturato la
loro vocazione sacerdotale e religiosa nelle case di Don Bosco!
Dall’anima dell’ebreo Giona, suo compagno di scuola, ch’egli
istruisce segretamente e prepara al battesimo, a tutte le anime di
pagani, convertite e salvate dai missionari di Don Bosco!
Oggi
l’Oratorio di Valdocco si è moltiplicato in oltre mille e cento case,
sparse per tutto il mondo, e in quasi altrettante delle Figlie di Maria
Ausiliatrice. Oggi Don Bosco si e moltiplicato in oltre 17.000 suoi
figli e in quasi altrettante sue figlie. Oggi i giovani apostoli
sull’esempio di S. Domenico Savio chi può contarli?
≪
Quando si ponga mente a tutto questo — esclamava già Pio XI — non
si può non rimanere attoniti, come davanti ad uno dei più straordinari
miracoli≫.
2.
Il Signore, per favorire l’opera di Don Bosco per la salvezza delle
anime, ha voluto operare altri miracoli con le sue illustrazioni
superiori, nelle frequenti visioni. Obbedienza, ritiratezza, preghiera,
fuga dell’ozio: ecco i celesti suggerimenti per la salvezza delle
anime, offerti in visione. (VIII, 857).
3.
Per tutti, pegno di salvezza è l’affetto sincero e la devozione alla
Vergine. La stessa Madre di Dio, disse a Don Bosco: ≪ Io amo i
Salesiani, perché essi amano me! ≫. (XIV, 609). Fu in seguito a
queste garanzie celesti che il Santo potè dire ai suoi figli: ≪
Quando scrivete ai vostri genitori e parenti, dite loro che tutti quelli
che hanno dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice saranno
tutti salvi fino alla terza e alla quarta generazione ≫. (X, 651).
≪
Oh, quante anime salverà Maria Ausiliatrice per mezzo dei
Salesiani!≫. (8ummarium 527, n. 49).
Don
Bosco rivolge anche a me il suo invito: ≪Aiutami a salvare tanti
giovani, così insidiati dai nemici di Dio. Aiutami a salvare la tua
anima!≫.
O
Padre e Maestro della gioventù, S. Giovanni Bosco, che tanto lavorasti
per la salvezza delle anime, sii nostra guida nel cercare il bene
dell’anima nostra e la salvezza del nostro prossimo!