DON
BOSCO E LA REGINA AUSILIATRICE
La
festa di Maria Regina che si celebra in tutta la Chiesa, a degna
conclusione del mese mariano, ci invita a meditare sulla materna
presenza della Celeste Regina nella santità e nell’apostolato di S.
Giovanni Bosco.
Considererò
perciò:
I
- la materna generosità dell’Ausiliatrice verso S. Giovanni Bosco;
II
- il filiale contraccambio del Santo;
III
- le caratteristiche della vera divozione all’Ausiliatrice secondo S.
Giovanni Bosco.
Ti
ringrazio, o Madre Regina, perché quanto hai fatto per Don Bosco e per
la Congregazione era anche in vista della mia vocazione, cui preparavi
un Maestro Santo e un ambiente propizio. Aiutami a continuare nella mia
vita la devozione e l’affetto che ti ha portato Don Bosco durante la
sua vita terrena.
Punto
Primo
La
materna generosità della Celeste Regina
Come
ogni Santo, come ogni Apostolo, Don Bosco fu da Dio donato alla Chiesa e
al mondo non senza uno speciale intervento di Colei, che Dio ha
costituito canale di ogni grazia.
1.
Nella vita di S. Giovanni Bosco si trova come singolare prerogativa un
materno magistero, esercitato direttamente dalla Sede della Sapienza per
guidare il suo gran divoto ed apostolo nel compimento della sua
missione, rivolta soprattutto a bene dei giovani.
I
cosiddetti sogni di Don Bosco non sono infatti che speciali
manifestazioni della bontà materna della Celeste Maestra e Guida del
Santo dei giovani. Ne è conferma l’adempimento circostanziato e
preciso dei vaticini, che Don Bosco pronunziò alla luce di quelle
illustrazioni.
Considerandone
la lunga serie, scaglionata lungo tutta la sua vita, Don Bosco diceva:
≪Quando penso alla mia responsabilità nella posizione in cui mi
trovo, tremo tutto... Che conto tremendo avrò da rendere a Dio di tutte
le grazie che ci fa per il buon andamento della nostra Congregazione!
≫. (XII, 51).
2.
Oltre alle illustrazioni celesti, S. Giovanni Bosco, durante la sua vita
terrena, ebbe, per così dire, a sua disposizione la potenza miracolosa
di Maria. Specialmente durante la costruzione del tempio di Maria
Ausiliatrice in Torino, le grazie e i favori straordinari si
moltiplicarono in tal modo, che Don Bosco con ragione poté affermare:
≪ La Chiesa andò su tutta per mezzo di grazie fatte da Maria
Ausiliatrice ≫. (VIII, 869).
II
segreto delle centinaia di grazie straordinarie e miracoli operati da
Maria Ausiliatrice per la preghiera o la benedizione del Santo, è
indicato da Don Bosco stesso nelle note parole: ≪Abbiate fede in
Maria Ausiliatrice e vedrete che cosa sono i miracoli ≫. ≪
Io, avrebbe potuto aggiungere, ho sempre avuto fede nella potenza e bontà
di Maria ed ho visto fiorire i miracoli sui miei passi. Abbiate anche
voi fede, molta fede in Maria Ausiliatrice e constaterete per esperienza
personale quanto buona e potente sia la Madonna≫.
Posso
essere certo che Maria esercita anche su di me la sua assistenza
materna. Ella, che è Madre, nella visione di Dio ha anche la chiara
visione delle mie prove e difficoltàa di ogni giorno.
≪E
chi mai — insegna Leone XIII — fra, tutti i Beati che occupano i
troni celesti, oserà mettersi a confronto con l’augusta Madre di Dio,
nella gara a chi ottiene più. grazie? Chi vede più chiaramente, nel
Verbo eterno, le angustie che ci stringono, i bisogni nostri? ≫.
(Enciclica Augustissimae Virginis).
Ella
quindi veglia su di me e mi ottiene con preghiera efficace ogni
necessario aiuto, spirituale e materiale.
Ne
sono certo, o Mamma. Rinnovo la mia fiducia in Te, sicuro del tuo aiuto,
che mi incoraggia e rasserena.
Punto
Secondo
Filiale
contraccambio a tanta bontà materna
Don
Bosco rispose spendendo tutta la sua vita per il trionfo del culto e
della divozione verso la Vergine, Immacolata Ausiliatrice.
1.
Tra i frutti più rilevanti dell’instancabile attività del Santo ad
onore della sua Madonna si deve anzitutto annoverare la costruzione del
tempio di Maria Ausiliatrice in Valdocco. La prima idea di tale
grandiosa iniziativa, che occupò gran parte della vita del Santo, e gli
fu palestra di amore sacrificato verso la Vergine, risale ai primi anni
del suo sacerdozio ed è frutto di celeste ispirazione, che Don Bosco
assecondò con eroica costanza.
2.
Non pago di promuovere continuamente, attraverso la predicazione, il
culto a Maria SS., S. Giovanni Bosco preparò, specie per le Letture
Cattoliche, numerosi scritti mariani, tra cui eccellono otto
volumetti, redatti in stile popolare, ma ricchi di solida dottrina,
riguardo al senso ed alle prove del titolo Auxilium Christinorum. Da
queste pubblicazioni, largamente diffuse e che sarebbe molto utile
leggere, si apprende che il Santo, alla scuola sicura della Storia
Ecclesiastica, della Liturgia e del Magistero della Chiesa, vede nel
glorioso titolo Auxilium Christianorum la sintesi di tutta la
storia vittoriosa della Chiesa, poiché esso esprime anzitutto l’aiuto
e il patrocinio della Vergine in favore della Chiesa e del suo capo
visibile, il Papa; secondariamente esso è la sintesi altresì della
vita di ogni cristiano, perché presenta pure Maria aiuto dei singoli
cristiani in tutti i momenti e pericoli della vita e dell’agonia.
Appare
quindi l’importanza e la tempestività di tale titolo e culto, che in
modo speciale la Provvidenza vuole propagare nei difficilissimi momenti
presenti, a salvezza della Chiesa e del mondo, servendosi anche dello
zelo dei figli di S. Giovanni Bosco, fedeli continuatori
dell’apostolato mariano del loro fondatore.
3.
Pur mirando sempre in ogni sua iniziativa ad estendere la divozione
verso la Madonna, Don Bosco volle ancora legare esplicitamente al nome
di Maria tre opere, che si possono considerare quali monumenti viventi
ad onore della Regina del cielo: l’istituto delle Figlie di Maria
Ausiliatrice, l’Opera di Maria Ausiliatrice per le vocazioni tardive
allo stato ecclesiastico e l’Associazione dei Divoti di Maria
Ausiliatrice.
Con
ragione quindi Don Bosco viene salutato tra i più grandi divoti e
apostoli di Maria. A nulla tuttavia servirebbe una sterile ammirazione
se non si traducesse in fermo impegno di imitazione. Ovunque vive e
lavora un figlio di Don Bosco, ivi deve fiorire la devozione a Maria.
Chi arde incendia.
Infiammami,
o caro Santo, di un vero amore verso l’Ausiliatrice, affinché io sia
infaticabile nel favorire ed accrescere, nel mio campo di lavoro, le
iniziative Mariane da te iniziate e coltivate.
Vivendo
la devozione mariana sarò sicuro di vivere fedele alla vocazione.
Propagando tale devozione, riuscirò altresì nel mio lavoro educativo e
nel compimento di tutti i miei doveri.
Punto
Terzo
I
caratteri della devozione Mariana secondo S. Giovanni Bosco
Per
imitare e continuare l’amore e l’apostolato mariano di Don Bosco
debbo considerare i requisiti della devozione mariana, da lui vissuta e
propagata con tanto frutto.
1.
La devozione di Don Bosco verso l’Ausiliatrice è illuminata. Per
promuovere la devozione a Maria SS. egli ne favorisce anzitutto la
conoscenza. Istruisce la mente con solida dottrina mariana, per
infiammare il cuore di fervido e sincero amore.
Devo
quindi anzitutto conoscere bene gli eccelsi privilegi conferiti da Dio
alla Madre sua e la missione che Ella, per libera disposizione divina
irrevocabile, occupa nel piano della Redenzione e della salvezza delle
anime.
Le
varie sette protestanti che diffondono molti errori ed empie bestemmie
contro la Vergine e la loro attiva propaganda a voce e per iscritto, in
pubbliche conferenze ed in conversazioni private semina rovina tra i
giovani e gli operai. Devo perciò istruirmi ed istruire per prevenire
dall’eresia e difendere la fede. Questa è vera devozione salesiana
verso la Madonna, sull’esempio di Don Bosco, il martello degli eretici
del suo tempo.
2.
La devozione mariana di Don Bosco è Cristocentrica, perché è
essenzialmente legata alla devozione verso Gesù Eucaristico, al quale
è strada. La Madre non si può separare dal Figlio, dal quale viene la
vita. Perciò la frequenza dei Sacramenti della Confessione e della
Comunione rimane sempre, secondo Don Bosco, il modo migliore di onorare
anche la SS. Vergine.
3.
La devozione mariana di Don Bosco è tradizionale. Per promuovere
il culto mariano egli non introduce nuove forme devozionali o nuove
pratiche da raccomandare ai fedeli, ma si limita a proporre ed a
sfruttare tutte quelle pratiche di cui la Chiesa si servì nel corso dei
secoli e si serve tuttora, per alimentare nei suoi figli la devozione
alla Madonna, onorata secondo i vari titoli litanici. Questo tuttavia
non impedì a Don Bosco di prediligere il titolo Immacolata
Ausiliatrice, Patrona della Chiesa e del Papa e di fare larghissimo
ed efficace uso di una formula di benedizione con l’invocazione
dell’Ausiliatrice, da lui composta ed approvata dalla Sacra
Congregazione dei Riti, che la inserì nel Rituale Romano.
Anche
in ciò è palese la mentalità cattolica del Santo.
4.
La devozione mariana di Don Bosco è integrale, poiché non si
esaurisce in alcuni pii esercizi ed orazioni, ma esige la pratica
integrale della vita cristiana. Egli vuole che si faccia in onore di
Maria tutto ciò che si esige per essere un perfetto cristiano e
religioso.
Non
mi rimane che ripetere, sull’esempio di S. Domenico Savio: Ho
capito, voglio assolutamente valermi di questi ammaestramenti del
mio caro Padre per coltivare la vera devozione a Maria, e per rendermene
apostolo, onde procurare il bene vero e stabile delle anime che mi sono
affidate.
Perché
possiamo essere veri divoti di Maria Ausiliatrice, S. Giovanni Bosco
pregate per noi.