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UN ANNO CON DON BOSCO

17° Aprile

CAPO VII. 

 

Remissione dei Peccati. Peccato. 

 

133) Che significa remissione dei peccati? 

 

Remissione dei peccati significa che Gesù Cristo ha dato agli Apostoli e ai loro successori la potestà di rimettere nella Chiesa ogni peccato. 

 

432. - Guarigione del Paralitico. 

 

Da tutte le parti conducevano a Gesù infermi d'ogni genere ed indemoniati, i quali tutti erano da lui guariti. In Cafarnao alcuni cercavano di presentargli un paralitico, e, non potendo per la grande folla, montarono sopra il tetto, di dove lo calarono giù nel suo lettuccio davanti al Redentore. Veduta la loro fede, Gesù disse al paralitico: — Figliuolo, ti sono rimessi i tuoi peccati. I Farisei, udendo questa parola, dissero tra sè : « Costui dice bestemmie. Chi può perdonare i peccati, se non Iddio solo?». Gesù, il quale come Dio vedeva tutti i loro pensieri, soggiunse: — È egli più facile a dire: Ti sono perdonati i tuoi peccati, oppure, alzati e cammina? Ora, affinchè sappiate che ho podestà di rimettere i peccati: alzati, — disse in quel punto al paralitico, — prendi il tuo letto e vattene a casa tua. A quel divino comando il paralitico subito si drizzò, e in presenza di tutto il popolo prese il letto, e se n'andò a casa glorificando Iddio per il gran favore ricevuto. In tutte le guarigioni operate dal Divin Salvatore noi dobbiamo ammirare la singolare bontà, con cui prima guariva i mali dell'anima e appresso quelli del corpo, dandoci così il grave ammaestramento di mondare la nostra coscienza prima di ricorrere a Dio nei nostri bisogni corporali. (Bosco, Storia Sacra, 21) 

 

(..) 

 

434. - Il fazzoletto piegato. 

 

La notte dal 14 al 15 giugno 1861 Don Bosco sognò. Gli pareva di essere sul pulpito per predicare: tutti aspettavano che parlasse, ma egli non sapeva che cosa dire. Ad un tratto la chiesa diventa una grande valle ed egli solo soletto, camminando, arriva presso un palazzo maestoso con molti terrazzi. Nelle piazze prospicenti vede una Signora che distribuisce ai suoi giovani un fazzoletto ciascuno. Questi vanno a disporsi, in fila sui terrazzi. La Signora dice a ciascuno: — Non distenderlo mai quando tira vento: ma se il vento ti sorprende, quando tu l'avessi disteso, volgiti subito a destra non mai a sinistra. In breve son tutti schierati sul terrazzo. Tosto un dopo l'altro spiegano il fazzoletto che è molto bello e ricamato in oro con le parole: Regina virtutum. Si leva tosto un vento impetuoso da sinistra: pochi piegano e ricompongono il fazzoletto, altri si volgono a destra, molti restano immobili. Si addensano le nubi, piove, grandina, nevica, e le gocce, i grani, i fiocchi, trapassano e crivellano i fazzoletti distesi. Don Bosco va a chiedere spiegazione ad alcuni uomini là presso, ma la Signora stessa gli spiega: — Quei giovani esposero la virtù della castità al vento delle tentazioni. Alcuni al primo accorgersene, subito fuggirono o nascosero il fazzoletto. Quei che si volsero a destra, son quelli che nelle tentazioni ricorsero al Signore. Quelli che stettero fermi caddero nel peccato. Don Bosco piange al vedere quella rovina spirituale. E la Signora soggiunge : — Anche la pioggia e la neve forano il fazzoletto : non datur parvitas materiae. Un uomo comanda a tutti i giovani di volgersi a destra : quasi tutti obbediscono. Quei pochi che non si muovono finiscono per avere tutto il fazzoletto lacero. Quelli che ubbidiscono lo hanno ricucito e ridotto. Quella Signora conclude: — Ecco quelli che ebbero la disgrazia di perdere la bella virtù, ma vi rimedieranno colla Confessione. Gli altri poi che non si mossero sono quelli che continuano nel peccato, e, forse, andranno alla perdizione.  (M. B. VI, 972-975). 

 

435. - Il sogno dei corvi. 

 

Il 3 aprile del 1864 Don Bosco sognò ed il 14 aprile raccontò: — Vidi un gran lenzuolo bianco, che copriva tutto il cortile e sotto questo i giovani giocavano. Molti corvi, che svolazzavano sopra il lenzuolo, trovato un passaggio, si scagliavano a beccare i giovani: a cavar loro gli occhi, a farne a pezzi la lingua, a straziarne il cuore: e nessuno si difendeva. Poco dopo però fu un gemito universale ed i feriti si appartarono dagli altri. Nei giorni seguenti diminuirono assai le Comunioni. Don Bosco la notte del 13 riprese il sogno : — Vidi che i feriti stavano in cortile gemendo, quando entrò un personaggio con un vaso di balsamo ed un altro con un pannolino: costoro medicarono i feriti che guarirono all'istante. Alcuni però non vollero essere risanati; notai i loro nomi; ma appena li ebbi scritti, mi svegliai. Il balsamo rappresentava il sacramento della Penitenza. (M. B. VII, 649-651). 

 

436. - Don Bosco rappezza. 

 

Quando faceva il primo corso di filosofia, narrò Don Bosco ad alcuni in privato: — Io mi vidi già prete con rocchetto e stola; e così vestito lavoravo in una bottega da sarto; ma non cucivo cose nuove, bensì rappezzavo robe logore e mettevo insieme un gran numero di pezzi di panno. Questo sogno o visione indicava come egli non fosse solo chiamato a fare scelta di giovani santi, sebbene a radunare intorno a sè giovanetti fuorviati e guasti dai pericoli del mondo. (M. B. I, 381-382). 

 

FRASE BIBLICA. - Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Scacciate via dal vostro cuore il peccato e le affezioni al peccato e allora possederete abbastanza di scienza per salvarvi l’anima.

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, o Spirito di consiglio, ed assistetemi in tutti gli incontri di questa vita; inclinate il mio cuore al bene, allontanatelo dal male, siatemi guida in tutte le mie incertezze, affinché camminando sempre per la strada dei divini comandamenti giunga al bramato fine della vita eterna. Così sia. Pater noster... 

 

FIORETTO: - Facciamo oggi tutto volentieri per amore di Gesù e di S. Giuseppe; sette Gloria al Santo.

 

 

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