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IL CUOR DI GESU'

MEDITAZIONI E PREGHIERE

 

 

GIORNO 26

 

Indice

 

  

IL CUOR DI GESU' VERO AMICO

 

 

26° GIORNO

 

Il Cuor di Gesù vero Amico.

 

Io sono il tuo Creatore, il tuo Dio... eppure mi compiaccio di trattare famigliarmente con te... Gli Angeli si tengono onorati di essere i miei servi sempre pronti ai miei cenni, la mia Madre Maria si vanta di essere la mia umile ancella. E tu? guarda la mia degnazione!... io non ti chiamo già la mia schiava, la mia serva... ma la mia diletta, la mia amica. L'amico fa noto alla persona che ama tutte le sue cose, ed io non discesi forse dal cielo e venni in terra per spiegarti la mia dottrina, per rivelarti tante verità, per insegnarti le cose necessarie all'eterna salute?... E tu... quale conto facesti della mia dottrina? come ascoltasti la mia parola, che ti veniva spiegata con tanta carità dai miei ministri? come approfittasti di tante istruzioni, di tanti salutari ammaestramenti?... L'amico cerca di star sempre vicino alla persona amata, ed io, come Dio, non sono forse sempre presso di te, con te, dentro di te?... va pure in qualunque luogo, nasconditi pure nelle viscere della terra, dappertutto ti seguo, sono sempre con te... Con te quando mi ami, e quando mi offendi, con te quando sei fra le gioie e quando sei nei dolori, con te quando sei piena dí salute e di vita, e quando addolori nelle malattie e nelle angosce di morte!... Ma questo non bastava ancora al mio Cuore di vero amico!... Con un sorprendente prodigio di amore, per essere ancora più intimamente unito con te, volli come Uomo—Dio abitare nel Sacramento dell'Eucaristia per starti sempre dappresso, per entrare dentro di te, per diventare una cosa sola con te in questo banchetto d'amore, io divento l'amico intimo del tuo cuore, ascolto tutti i tuoi lamenti, i tuoi sospiri, le tue preghiere, e tutto trova un'eco nel mio Cuore... In questo Sacramento d'amore perdono tutte le tue sconsideratezze, sollevo l'anima tua dal fango della terra, a poco a poco la distacco dall'amore delle creature, e finalmente la unisco indivisibilmente a me... Vieni dunque, anima cristiana, alla mia mensa, e quando con tutto amore ti domanderò: amico a che venisti? rispondimi con confidenza: ad amarvi! ... Sono secoli e secoli che dimoro in tal modo in mezzo agli uomini, e non sono ancor stanco dei rifiuti che riceve il mio Cuore d'amico fedele... Dimoro in qualunque luogo si trovano anime capaci di conoscermi, di intendermi, di amarmi; nelle superbe basiliche e nelle povere chiese di campagna, nel campo di battaglia e tra i ferri del condannato, sotto la tenda del missionario e sul bastimento che attraversa i mari... E che faccio in quell'Ostia?... Guardo... guardo e leggo nel cuore di tutti. Guardo e vedo il peccatore, che vive lungi da me per le sue colpe, accostarsi al mio altare, ricevermi in quell'anima che è albergo del mio nemico, il Demonio: ed oh! quale strazio per il mio Cuore! Guardo, e vedo il tiepido che entra nella mia Casa, osserva le bellezze dell'arte, pensa ai suoi affari, e... non saluta l'Amico che aspetta una parola amore!... Guardo, e vedo l'anima che mi ama e viene a confidarmi i suoi guai, a domandarmi la grazia e l'amore! ... E tu, anima cristiana?... Io ti vidi in Chiesa dinanzi al tuo solo Amico, e tu eri distratta, tiepida, indifferente... io volevo parlare al tuo cuore, e tu volgevi il pensiero ad altre cose... Ah! vieni al mio Cuore che teneramente ti ama; disprezza tutti gli amori e le amicizie terrene, per amare unicamente quel vero Amico, che solo merita il tuo amore, e che solo può renderti interamente felice!... 

 

PREGHIERA 
Il vero amico dell'anima mia mi ha chiamato, e tosto rispondo: Ecco che vengo, o Signore. Tante volte mi chiamaste, o Gesù, al vostro servizio e alla vostra amicizia, ed io vi volsi le spalle, e feci più conto delle creature che del mio Creatore. Deh! amico mio, dimenticate il mio passato, e dove abbondò il peccato sovrabbondi la vostra misericordia!... Quali vantaggi ritrassi io mai finora dalla amicizia delle creature? ne ebbi soltanto dispiaceri ed affanni!... Ora però ben comprendo a che valgano gli amici del mondo! cercano soltanto il loro interesse, utile, il piacere... Voi sì siete il vero amico che cercate il mio interesse, la mia felicità! Voi siete il vero amico che per guadagnare il mio povero cuore non risparmiaste nè fatiche, nè tormenti, nè sangue!... Vadano dunque tutte le amicizie del mondo, che io tutte le ripudio purchè mi resti amico Gesù!. Deh! Voi, o unico vero amico dell'anima mia, accoglietemi nel vostro S. Cuore, e fate che non ne parta mai più!... 

 

ESEMPIO 
Una giovane sposa, rimasta vedova con un figliuolo, rimase tanto angustiata per la morte del suo marito, che perduta ogni rassegnazione al divino volere, abbandonò ogni pratica di devozione, dicendo più volte esser meglio viver dimentico di Dio. Per meglio soffocare l'interno dolore pensò di darsi tutta al mondo, non appena avesse terminato l'anno di lutto; e così fece. Non è a dire come venisse accolta, come trovasse ovunque occasioni di divertirsi, e in quanti pericoli si trovasse esposta. Venne il primo giorno del Giugno 1877, e se ne stava leggendo un giornale di moda, quando dalla cameriera le venne presentato un biglietto, nel quale le si faceva invito di recarsi ad un Triduo in onore del S. Cuor di Gesù. Mise in disparte il biglietto, dicendo con disprezzo: non so come si prendano la briga di portare a me questi avvisi, mentre vedono che io non intervengo mai a tali cerimonie. Se non che, giunto il giorno designato, fu ripetutamente invitata da una sua buona amica a recarsi al Triduo, cosicché dovette accondiscendere per non parere scortese. Recatasi alla Chiesa, passò quel breve tempo che si dovette attendere nel ciarlare e ridere con le vicine; ma al primo apparire del Predicatore fu tutta compresa di rispetto, e non osò più proferire una parola. Il sacerdote cominciò: «Tutti quaggiù sentiamo il bisogno di un appoggio, di un amico fedele che ci conforti nelle nostre pene... ma il mondo non ce lo può dare, e se per avventura si giunge a possederlo, la morte, nemica della nostra felicità, ce lo rapisce nel più bello, Gesù solo è il nostro vero amico che non ci abbandona mai». Queste parole proferite con molta espressione commossero l'infelice vedova, che non potè trattenere il pianto, e stabilì di fare devotamente tutto il Triduo. L'ultimo giorno fece la sua santa confessione generale e la SS. Comunione, proponendo di amare e servire sempre il vero Amico dell'anima nostra Gesù. 

 

PRATICA 
Privatevi di qualche vanità o divertimento per amor di Gesù. 

 

GIACULATORIA 
Dolce Cuor del mio Gesù, fa che io t'ami sempre più. (Indulgenza di 300 giorni).

 

(Tratto dal libretto "IL CUOR DI GESU' - D. Antonio Zaccaria - 1902)

 

 

 

 

 

 

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