IL
MODELLO DEL SALESIANO
Per
prepararmi convenientemente alla festa di S. Giovanni Bosco, farò
oggetto delle mie meditazioni lo spirito salesiano, secondo gli
insegnamenti e gli esempi del mio Santo Fondatore e Padre, per formarmi
degno di lui e della vocazione salesiana.
In
questo primo giorno della novena mediterò:
I
- sul modello del vero Salesiano;
II
- sul dovere di ricopiare tale modello;
III
- sulle tristi e nefaste conseguenze, qualora disgraziatamente non lo
ricopiassi a dovere.
Mi
rappresenterò il caro Padre nell’atto di volermi parlare cuore a
cuore. Egli, mostrandomi un misterioso personaggio dei suoi sogni, mi fa
soavemente ma fermamente risuonare all’orecchio il pressante invito:
“ Contempla, e sappi trarne le doverose conseguenze pel tuo spirituale
profitto! Inspice: et fac secundum exemplar! “.
Punto
Primo
Il modello del vero
Salesiano
Dio stesso, non senza
l’intervento di Maria Ausiliatrice, si è degnato di presentarmi in
modo plastico ed efficacissimo, il modello del Salesiano, nella celebre
visione avuta da S. Giovanni Bosco in San Benigno. (Cfr. XV, 183 ss.).
Il misterioso personaggio
della visione, con i simbolici ornamenti e diamanti del suo
abbigliamento, mi dice come dev’essere il Salesiano: qualis esse
debet.
Ecco le virtù
caratteristiche che devono brillare nel Salesiano e costituirne come la
fisionomia spirituale, per renderlo atto a compiere la sua sublime
missione di educatore, secondo le preziose indicazioni offerte nella
visione con le scritte sui diamanti.
La fede è
indispensabile per superare le insidie del demonio: fede operosa, che
dice coerenza di vita e di opere con la verità professata.
La speranza fa
confidare nell’immancabile aiuto, con cui Dio sostiene quanti lavorano
per Lui e conforta col pensiero delle celesti ricompense alle nostre
fatiche.
La carità anima
la pietà eucaristica e la preghiera, facendo amar Dio con tutte le
nostre forze, e si traduce nella ricerca del bene delle anime e
nell’amor fraterno e paziente del prossimo.
Il lavoro conquista
per il bene tutte le attività, e libera dai pericoli dell’ozio.
La temperanza conduce
alla custodia ed al dominio delle passioni.
L’obbedienza è
il fondamento della vita religiosa, e garantendo l’osservanza della volontà
di Dio che vuole la nostra santità, assicura il conseguimento della
santità stessa.
La povertà affettiva
ed effettiva, distacca dalle cose della terra e rende liberi di aspirare
solo ai valori soprannaturali e celesti.
La castità luminosa
ed irradiante, caratteristica del Salesiano, preserva dalie seduzioni
dei sensi e del cuore nel lavoro educativo, fa vedere e amare Dio nei
giovani, e rende simili agli angeli e degni dell'intimità con Dio.
Questo meraviglioso
ideale è stato realizzato da S. Giovanni Bosco, che la Chiesa con la
canonizzazione ha presentato, anzitutto ai suoi figli, quale sublime
modello da imitare e potente patrono da invocare.
Alla luce delle virtù di
S. Giovanni Bosco e dell’ideale salesiano, simboleggiato nei preziosi
diamanti enumerati, voglio esaminare la mia coscienza per conoscere bene
il mio stato e le mie deficienze.
Invece di scoraggiarmi e
abbattermi, mi rivolgo umilmente al Signore, e chiedo un aumento di
fede, di speranza e di carità. Rinnovo con generosità la mia
volontà di lavoro e di temperanza, e l’impegno per l’esatta
osservanza dei voti. Ringrazio pure la Vergine Ausiliatrice del dono
della vocazione salesiana, e la supplico di rendermi fedele e
perseverante.
Punto Secondo
II
dovere di formarmi vero Salesiano
Chiamandomi alla
Congregazione Salesiana, Dio si impegna di assistermi e di aiutarmi per
conseguire le virtù proprie del Salesiano, ed abilitarmi sempre meglio
alle responsabilità ed alle esigenze della mia vocazione. E pero
indispensabile la mia diuturna e seria cooperazione. Dio infatti, pur
avendo fatto e continuando a fare con divina larghezza la parte sua, mi
vuole impegnato nel compiere ogni giorno la parte mia, per adeguarmi
sempre più al modello del vero Salesiano, quale Egli stesso mi ha
indicato nella visione dei diamanti e nella vita del mio Santo
Fondatore.
Per ravvivare la mia volontà
e il mio fervore di corrispondenza alla vocazione, mi e di grande utilità
considerare le molteplici ragioni che mi spingono a formarmi vero
Salesiano, fedele imitatore di Don Bosco.
1. Di fronte a Dio. Abbracciando
la vita salesiana mi impegno, di fronte a Dio stesso, di viverne gli
obblighi. I voti si fanno a Dio, e a Dio stesso si promette di osservare
le Regole della Congregazione Salesiana, per esser vero Salesiano. Ecco
il solenne impegno che si prende con Dio nel giorno della Professione:
≪Professando le Costituzioni Salesiane, io intendo promettere a
Dio di aspirare alla santificazione dell’anima col rinunciare ai
piaceri ed alle vanità del mondo, colla fuga di qualunque peccato
avvertito, e di vivere in perfetta povertà, in esemplare castità e in
umile obbedienza. Conosco pure che professando le Costituzioni debbo
rinunziare a tutte le comodità e a tutte le agiatezze della vita, e ciò
unicamente per amore di nostro Signore Gesù Cristo, cui intendo
consacrare ogni mia parola, ogni mia opera, ogni mio pensiero per tutta
la vita ≫. (Rito della Professione).
Devo quindi essere fedele
sempre e ovunque alla parola che ho data a Dio. Secondo questo solenne
impegno, devo vivere la mia vita salesiana con senso di nobile
precisione, quale Dio si merita. Presentandomi al tribunale divino, Dio
mi giudicherà sull’osservanza di questi fondamentali doveri di
corrispondenza alla mia vocazione.
2. Di fronte alla
Congregazione. Il Salesiano osservante, fedele agli impegni della
sua vocazione, coopera allo sviluppo e all’efficienza della
Congregazione di cui e figlio.
Il tesoro più prezioso
della Congregazione, non sono le case e le istituzioni, ma i Salesiani
ferventi, che le attirano le benedizioni di Dio e la stima degli uomini.
Quanto importa adunque
che io pure realizzi in me il vero Salesiano.
O Maria, Madre mia, sii
anche a me guida e maestra, come lo fosti per S. Giovanni Bosco!
Punto Terzo
Tristi e nefaste
conseguenze qualora disgraziatamente, non fossi buon Salesiano
Il pericolo peggiore
della Congregazione non sono le persecuzioni che vengono dai nemici di
Dio, ma sono invece i soci inosservanti, che demoliscono la
Congregazione dall’interno e ne rovinano lo spirito e le opere.
Ripenso alla visione
suaccennata. Dopo la fulgida visione del Salesiano modello, nel fulgore
delle sue virtù, caratteristiche e dei suoi voti, ecco il triste quadro
della rovina spirituale a cui conduce la inosservanza.
Invece della fede, il sonno
e la accidia. Invece della speranza, il riso e la scurrilità.
Invece della carità, la negligenza nelle pratiche di pieta e
la ricerca egoistica del proprio comodo. Al posto della
temperanza e del lavoro, la golosità e l’ozio.
Anche i voti sono
miseramente profanati: l’obbedienza è perita; sulla castità trionfa
la concupiscenza e la superbia; invece della povertà vi e
la ricerca della comodità e del lusso nel riposo, negli abiti,
nelle bevande, e l'attacco al denaro.
Miserando spettacolo!
Possibile che si possa giungere a questo punto?
Eppure la visione è là
ad ammonire che il pericolo esiste, e che potrebbe incogliere anche me.
Ora comprendo, o Signore,
che se non mi formo vero Salesiano, degno figlio e imitatore di Don
Bosco, comprometto gli interessi di Dio, e delle anime. Quale tremenda
responsabilità!
Per premunirmi di fronte
a questa triste possibilità di rovina, risolvo fermamente di far tesoro
del celeste ammonimento che chiude la visione: ≪ Quanto avete
veduto e udito, è un avviso del cielo, inviato ora a voi e ai vostri
fratelli... I colpi previsti fanno minor danno e si possono prevenire...
Le vostre opere siano come luce, che sotto forma di sicura tradizione
s’irradi sui vostri fratelli e figli di generazione in generazione...
La meditazione del mattino e della sera sia costantemente
sull’osservanza delle Costituzioni. Se ciò farete, non vi verrà meno
giammai l’aiuto dell’onnipotente...,≫;
Quanto debbo meditare su
tali parole chiare e impegnative!
Un pressante e
inderogabile dovere è dunque per me, ricevere con riverente ossequio e
conservare con trepida- gioia tutto intero lo spirito del Padre.
So di avere la rigorosa
consegna e il grave impegno di tramandarlo integro nel significato e
inviolato nella pratica. Quale difficile compito! Per questo elevo a Don
Bosco Santo la mia fervida preghiera: ≪Proteggi, o Padre, la tua
famiglia e conserva in essa il tuo spirito ≫.
O Maria, dolce Madre mia,
dammi la forza di contribuire alla edificazione e non alla rovina dei
miei fratelli.
O Signore, voglio, con la
fedeltà ed osservanza degli impegni assunti, meritare il tuo aiuto
sulla Congregazione, affinché essa continui la sua missione benefica
nella Chiesa di Dio.