UN ANNO CON MARIA
28° Agosto
PRIMIZIA
DELLA CHIESA
Come
« Figlia di Sion », la Vergine è dunque il punto di approdo
dell'Antico Testamento e primizia della Chiesa. Ella, pertanto, è un
richiamo permanente a ricordare i legami che ci stringono ad Abramo, «
nostro padre nella fede », e al popolo che ha sperato ed atteso
l'evento della Redenzione. Ed è altresì un monito perché la Chiesa
— nuova « Figlia di Sion » — viva nella gioia. Cristo, infatti, è
in mezzo a noi, sempre (Mt 28, 28).
Giovanni
Paolo II
MARIA
CON NOI
Secondo
una leggenda, le origini del Santuario di Nostra Signora dei Rimedi in
Palermo, sono in realtà molto antiche e legate ad un evento miracoloso.
Secondo Maria Goffredo Malaterra, nel 1064, i soldati normanni che
assediavano Palermo, accampati nelle vicinanze della città, sopra un
monte denominato Tarantino, ebbero grosse difficoltà perché assaliti
da ragni velenosi. Tale contrattempo li costrinse a trasferirsi in un
luogo più vicino a Palermo, che a quel tempo era sotto il dominio dei
Saraceni che la governavano da due secoli. Secondo alcuni studiosi la
truppa normanna fu colpita, tragicamente, da una epidemia di tifo anche
se dalle cronache cittadine non si riscontra alcun contagio in quel
periodo nella città di Palermo. In questa nefasta difficile circostanza
i principi normanni rivolsero una preghiera alla Vergine affinché li
aiutasse a superare le difficoltà del problema. Secondo la tradizione
la Vergine apparve ai normanni e li esortò ad accendere del fuoco che
servisse ad uccidere i pericolosi ragni. La soluzione suggerita dalla
Santa Vergine ebbe esito positivo così come il risultato
dell’assedio. Allorché l’8 gennaio 1072 Re Ruggero II, conte di
Sicilia, entrò a Palermo, si ricordò del rimedio prodigioso accaduto
per l’intercessione della Vergine e per ringraziamento volle edificare
nello stesso luogo dove erano stati accesi i fuochi, una chiesetta
chiamata “S. Maria dei Rimedi”. Si sa che nel 1610 questa chiesetta
venne donata ai Carmelitani nella persona di padre Domenico di Gesù e
Maria, chiamato dal viceré spagnolo Giovanni Fernandez Paceco e che
egli l'anno successivo vi celebrò la prima messa. Nel 1844 la chiesa fu
restaurata e chiusa poi nel 1866 con la soppressione degli ordini
religiosi, e subì una spoliazione di altare, arredi e presbiteri
marmorei. Fu solo grazie al cardinale Ernesto Ruffini, arcivescovo di
Palermo, che riebbe l’edificio dal Ministero della Difesa, e il 15
ottobre 1949, festa di santa Teresa d'Ávila, la chiesa venne consacrata
di nuovo.
PALERMO
- Nostra Signora dei Rimedi
FIORETTO: — Fa tutte le cose con grande amore per imitare S. Agostino; recita tre Pater a S. Agostino.