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UN ANNO CON MARIA

3° Settembre

L'ARCA DELL'ALLEANZA 

 

« Tutte le cose sono state create... in vista di lui » (Col 1, 16), precisa l'apostolo Paolo. Anche Maria. In vista di lui Ella fu creata: perché ne fosse la "madre" santa, e nel suo grembo verginale il Verbo rivestisse l'umana natura; perché ne fosse la "discepola" fedele, che nello scrigno di un cuore puro custodisse la parola di vita (cf. Lc 2, 1951), la "donna" nuova, posta accanto a lui, l'Uomo nuovo, redentore di tutti gli uomini, perché fosse l'"arca" di un'Alleanza non infranta; "l'immagine" del nuovo Popolo di Dio e della nuova Gerusalemme, il "frutto" primo e già pienamente maturo della redenzione. 

 

Giovanni Paolo II

 

 

MARIA CON NOI

 

Posto su un ridente altopiano alle falde dell’Etna e a pochi chilometri dalla città di Catania, il Santuario della Madonna di Valverde è da sempre meta di numerosi e devoti pellegrinaggi ed è uno dei più antichi della Sicilia, dato che lo si fa risalire verso l'anno mille. L’immagine della Vergine impressa su un pilastro, è così bella da essere attribuita a origine soprannaturale, tanto che la Liturgia della festa la celebra " divinitus formata". L'antichissima tradizione la fa risalire all’apparizione di Maria ad un feroce brigante che si converte. Siamo in tempi sanguinosi e drammatici per la storia della Sicilia. È l’epoca in cui si fronteggiano tre civiltà: quella Araba che vi domina da oltre due secoli, quella Bizantina che tenta di riconquistare l’antico dominio, e la giovane civiltà Normanna che riuscirà vincitrice. In questo drammatico scenario si succedono guerre, banditismo, piraterie ed ogni genere di violenza. Il brigante di nome Dionisio realizza proprio in questa zona furti, aggressioni e omicidi. Un pio cittadino di Catania di nome Egidio, dovendo recarsi ad Aci, pur temendo il pericolo, ma fiducioso nella protezione della Madonna, della quale è gran devoto, si mette in viaggio. Ha già percorso un buon tratto di strada, quando all’improvviso, dal folto della boscaglia gli piomba addosso l’assassino che con il pugnale alzato lo minaccia di morte. All’improvviso una voce, da un globo di luce, si fa sentire. “Dionisio, Dionisio, non toccare il mio devoto!”. A quella voce il brigante trattiene il braccio, si guarda attorno, poi alza lo sguardo in alto: “Deponi quell’arma – si sente ancora dire – e cessa questa vita di brigantaggio”. A queste parole Dionisio rientra in se stesso, comprende in un baleno la mostruosità della sua vita, riconosce il suo errore, scaglia lontano l’arma omicida e si prostra ai piedi della vittima, chiedendo perdono. È il primo miracolo: Egidio è salvo e Dionisio è convertito! La Madonna appare in seguito a Dionisio che piange i propri peccati nella caverna dove abita, lo conforta esortandolo ad avere fiducia nella bontà e nella misericordia di Dio: si presenti al sacerdote per ottenere il perdono ed inviti sacerdoti e fedeli di Aci a salire processionalmente sul colle di Valverde. Una notte di agosto, mentre è assorto in preghiera, Dionisio è colpito da un raggio di intensa luce e da una nube nella quale vede la Madonna attorniata da Angeli. Quando la nube si alza, e la luce scompare, una bellissima immagine di Maria è impressa sulla ruvida parete di un pilastro della chiesa. 

 

VALVERDE - Beata Vergine di Valverde

 

 

FIORETTO: — Ripeti oggi: Deus, in adiutorium meum intende (O Dio, vieni a salvarmi).

 

 

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