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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

22° Gennaio

LA SACRA FAMIGLIA

 

I pastori presero a dir tra loro: Andiamo sino a Betlemme a veder quello che ivi è accaduto, come il Signore ci ha manifestato. E andarono con prestezza e trovarono Maria, Giuseppe e il Bambino giacente nella mangiatoia (S. Luca, II, 15).

 

1° Preludio. Eccoli tutti e tre a Nazareth ove vissero insieme per trent'anni. 

 

2° Preludio. O santa Trinità terrestre, io vorrei essere il vostro piccolo servitore, onde essere testimonio delle vostre virtù ed imitarle!

 

1° PUNTO. Quadro dogmatico tracciato dalle antifone della festa. L'officio della festa della santa Famiglia è ammirabile; essendo un tratto dogmatico, un poema lirico e un catechismo ascetico. Vi è prima come un preludio tolto dall'Antico Testamento e formulato dai responsori del Mattutino. È uno schizzo sommario della vita della santa Famiglia. « Dio è venuto sulla terra ed ha conversato con gli uomini » (Profeta Baruch III, 38). «Io sono povero e fra i lavori della mia giovinezza » (David, Sal. LXXXVII). « Io sono povero e mendicante » (Salmo XXXIX). « Voi siete veramente un Dio nascosto, Dio Salvatore d'Israele » (Isaia xLv). Poi le diciannove antifone dell'ufficio ricordano tutto ciò che il Vangelo ci ha detto della santa Famiglia. Ai primi vespri, è la genealogia della Famiglia: Giuseppe, virum Mariae, de qua natus est Jesus, qui vocatur Christus. Poi il dubbio di san Giuseppe, l'adorazione dei pastori, quella dei Magi e l'adorazione di Maria e di Giuseppe di fronte alle meraviglie, di cui erano i testimoni. Al primo notturno, è la Purificazione, il ritorno a Nazareth e l'infanzia di Gesù che cresce in età ed in grazia. Al secondo notturno, è la fuga in Egitto, il ritorno ed il soggiorno a Nazareth. Al terzo notturno, è Gesù alla Pasqua ed al Tempio a dodici anni. Alle laudi, è Gesù ritrovato al Tempio, Gesù a Nazareth, Gesù operaio. È dunque un quadro completo storico e dogmatico: un soggetto immenso di meditazioni; tutta la vita umile e nascosta del Salvatore, la sua vita povera, la sua vita obbediente, la sua vita di lavoro; quadro completo in cui lo sguardo attento trova l'esempio di tutte le virtù. 

 

2° PUNTO: Quadro poetico negli inni di Leone XIII. L'opera di Leone XIII è meravigliosa; vi si scopre il fuoco sacro che animava Pindaro, Orazio, Isaia. Noi siamo obbligati, ohimèl a sfigurarla per riportarne qui qualche strofa: «Salve, o Gesù, luce celeste, speranza dei mortali, a voi sorride fin dalla nascita l'affetto famigliare! O Maria, ricca di grazie, voi sola potete riscaldare Gesù nel vostro casto seno, e dargli col latte i vostri baci. «E voi, Giuseppe, nato da illustre stirpe, custode eletto della Vergine, voi siete salutato dal Figlio di Dio col dolce nome di Padre!... «Canterò la discendenza regale del Figlio di Dio, la casa di David ed i nomi illustri della sua stirpe? «Preferisco ricordare l'umile tetto di Nazareth, il suo modesto mobilio e la vita nascosta di Gesù... «Umile apprendista del mestiere di Giuseppe, Gesù cresce nell'ombra, e lavora col suo padre adottivo. «Dice: Il sudore inondi le mie membra, prima che esse siano coperte di sangue: sarà questa una sofferenza espiatoria. «Maria resta accanto al Figlio, accanto allo sposo, cercando con cure amorose di alleggerirne le fatiche. «Il sole, i cui raggi dorati illuminano di volta in volta tutte le plaghe, non ha mai incontrato un quadro così santo e così ridente. «Gli angeli, messaggeri del cielo, vanno sovente a vedere ed onorare questo santuario di virtù. «Con quanto amore e con quanta premura. Gesù compie i desideri del Padre suo! Con quanta gioia Maria compie i doveri materni! «Amandosi fra di loro, Maria e Giuseppe concentrano il loro amore su Gesù; e Gesù li ricompensa ambedue dando loro tutto il suo divino amore...» Ecco un povero abbozzo della poesia pontificia. Contempliamo e meditiamo. 

 

3° PUNTO: Quadro morale e pratico tracciato dall'Epistola di san Paolo ai Colossesi (1 notturno) e dai commentari di sant'Ambrogio e san Bernardo. - San Paolo contemplava certamente questo modello ideale di Nazareth, quando descriveva una famiglia santa. Rivestitevi, diceva, delle virtù di Gesù Cristo; la misericordia, la bontà, l'umiltà, la modestia, la pazienza... Tutto ciò che fate, fatelo in nome di Gesù Cristo, rendendo grazie al suo Padre. Donne, siate sottomesse a vostro marito come a Dio; sposi, amate le vostre spose, e non siate duri con loro; bambini, obbedite in tutto ai vostri genitori; Dio lo vuole; servi, obbedite ai vostri padroni per l'amor di Dio. Quanto è mai bello questo quadro della famiglia cristiana ! Sant'Ambrogio e Bernardo ritornano sull'argomento nelle lezioni del secondo e del terzo notturno. Gesù, dice sant'Ambrogio, si è fatto umile ed obbediente per esserci d'esempio, per riparare la disobbedienza d'Adamo e la nostra, e per meritarci la grazia divina ed il cielo. San Bernardo aggiunge: «Impariamo da Gesù l'umiltà e l'obbedienza. È questa la via sicura, la vera via della salute». 

 

Risoluzione. Ogni giorno, ogni mattina, mi porterò a Nazareth, e considererò un istante questo esempio sublime di vita umile e nascosta, vita di preghiera, di lavoro e di sacrificio; vita di carità, vita d'unione a Dio. Considererò e imiterò le virtù di questi tre sacri Cuori, i più perfetti modelli della santità. 

 

 

FIORETTO: — Passa con fervore l'intera giornata.

 

 

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