UN
ANNO CON IL SACRO CUORE
14° Febbraio
SILENZIO E RACCOGLIMENTO
E tutti quelli che ne sentirono parlare, restarono meravigliali delle cose che eran state riferite loro da' pastori. Maria pur di tutte queste cose faceva conserta, paragonandole in cuor suo... E se n'andò con. loro, e fece ritorno a Nazareth, ed era ad essi soggetto (S. Luca, II, 18 e 51).
1° Preludio. A Nazareth si parla ben poco; Maria medita e riflette in onor suo su tutti i misteri, di cui è testimonio.
2° Preludio. Aiutatemi, Signore, a condurre una vita di silenzio o di raccoglimento che fu la vita del vostro Sacro Cuore, o che è cosi favorevole alla santità.
1°
PUNTO: Sobrietà di parole nella Sacra Famiglia. — Si parla poco a Nazareth. Il santo Vangelo non ha voluto riportare neanche una sola parola di S. Giuseppe: ce ne dà qualcuna di
Maria, ma ben poche. Piuttosto ne nota a due riprese la vita di raccoglimento e di silenzio. «. Conservava e meditava in cuor suo i misteri, di cui era stata testimonio. » Questa meditazione abituale implica una vita di calma, di silenzio e d'unione con Dio. A Nazareth, nella santa casa, si udivano solo discorsi brevi, affettuosi, discreti; ad intervalli regolari, senza invadere mai le ore raccolte, senza lamenti nè maldicenze, senza quei fiumi di parole, quei vani propositi che caratterizzano gli spiriti agitati, dissipati e curiosi. Ciascuno si mortificava per servire a Dio, sia direttamente con la preghiera, sia indirettamente aiutando il prossimo. Non una parola in più di quelle necessarie per intendersi nel lavoro o nella vita di famiglia, o di quelle espressioni di pietà utili ad aiutarsi ad amare e servire Iddio. Oh, quanta differenza dalla mia maniera d'agire! Come sono lontano io da questa calma, da questa discrezione, da questa riserva! Che farò oggi per cercare di
avvicinarmici?
2° PUNTO: Sobrietà di parole con le persone estranee. — Quale raccoglimento si può trovare con quelli che vivono nel mondo? La curiosità e la dissipazione sono i nemici della vita interiore. Per un popolo la vita d'agitazione è un gran disastro come la vita febbrile delle passioni, delle feste, della curiosità. Geremia ce lo disse: «Tutta la terra è nella desolazione, perchè nessuno medita»
(XII, 11). Come potrà intendere Dio un'anima sempre agitata da feste, letture turbolenti, conversazioni oziose, futili e interminabili? A Nazareth si parla poco; l'Evangelo riporta, la conversazione di Maria con l'Angelo Gabriele: una conversazione che non dissipa affatto. — Maria scambia anche qualche parola con sant'Elisabetta; ma non è che un saluto seguito dal canto del Magnificat. Abbiamo ancora qualche parola rivolta da Maria a Gesù nel Tempio, poi il suo intervento a
Cana. Che belle lezioni di fede e di pietà in queste conversazioni di Maria con la sua cugina Elisabetta, ed i servi del convito di
Cana! Essa saluta Elisabetta, e l'invita a ringraziare Dio: esorta i servitori di Cana a fare tutto ciò che Gesù dirà. Questi erano i pensieri e le parole di
Maria, mentre noi cerchiamo sempre conversazioni dissipanti, lasciamo che i rumori del mondo vengano al nostro spirito per mezzo delle chiacchiere inutili e di un'attenzione troppo viva data alle preoccupazioni quotidiane. Come ci resterà allora il raccoglimento, la vita interiore, l'unione con Dio? Il nostro Dio è un Dio di pace, e non si compiace delle agitazioni
(III Re XIX, 11), il suo amabile saluto era sempre: «La pace sia con voi» Signore, datemi l'amore per questa pace, ed il coraggio di respingere la dissipazione!
3° PUNTO: Conversazione con Dio. — Due volte il Vangelo ci dice che Maria conservava nel suo cuore, nella sua mente, nel suo pensiero i misteri di cui era testimonio. Questo esprime il carattere di
Maria, uguale a quello di Gesù e di san Giuseppe, tutto amore e cura per la vita interiore, la contemplazione, la conversazione con Dio. Si possono applicare loro le pagine deliziose del libro dell'Imitazione sulla vita interiore, di cui ripetiamo qui qualche riga: «Beata l'anima che intende il Signore parlarle internamente, e che riceve dalla bocca di lui la parola di consolazione. «Beati gli orecchi sempre attenti al dolce suono delle divine ispirazioni e sordi ai rumori del mondo! «Beati coloro che meditano i misteri custoditi dal cuore e che mediante esercizi quotidiani procurano di comprendere sempre meglio i segreti del cielo!» (Libro
III, cap. I). «Imparate a disprezzare le cose esteriori e a darvi alle interiori, e voi vedrete il regno di Dio venire in voi... «Dio visita sovente l'uomo interiore, i cui discorsi sono dolci, le conversazioni rapiscono, la pace di lui è ineffabile e la famigliarità, incomprensibile...» A. Nazareth, questi tre cuori così puri e santi sono sempre attenti al soffio divino che li ispira, e li ricopre di tesori immensi di luce e di grazia. Gesù cresceva in sapienza, e Maria e Giuseppe crescevano pure in sapienza ed in grazia.
Risoluzione. — Perdono per la passata dissipazione, o mio Salvatore! Voglio sbarazzarmi da ogni dissipazione e da ogni conversazione inutile; voglio frenare l'immaginazione e dirigere la memoria verso voi ed i vostri misteri. Ho perduto un'infinità di grazie, perdonatemi, guaritemi, fatemi partecipare al raccoglimento del vostro divin Cuore.
FIORETTO: — Nelle tentazioni rinnova il pensiero della presenza di Dio: Dio mi vede.