UN
ANNO CON IL SACRO CUORE
3° Aprile
SAN GIOVANNI E L'EUCARISTIA
Stava però uno dei discepoli, che era amato da Gesù, posando sul seno di lui. A questo perciò fece cenno Simon Pietro e gli disse: Di chi parla egli? Questi pertanto posando sul petto di Gesù gli disse: Signore, chi è mai? (S. Giov., XIII, 23).
1° Preludio. Basta contemplar S. Giovanni nell'ultima Cena per vedere che egli ha compreso l'Eucaristia, che l'ha gustata, che ne ha ricevuto i frutti.
2° Preludio. Carissimo apostolo, insegnatemi a comprendere ed a gustare il Cuore eucaristico di Gesù.
1° PUNTO: La preparazione. — Il miracolo di Cana e sopratutto la moltiplicazione dei pani erano preludi e simboli dell'Eucaristia. I Giudei non avevano veduto che i benefici temporali del Salvatore. Nella moltiplicazione dei pani nostro Signore fece agli apostoli una lunga istruzione sull'Eucaristia. Il popolo era ritornato là ove Gesù aveva moltiplicato i pani, e non trovandolo era andato a
Cafarnao, ov'eglí era. Nostro Signore desiderando sollevarne gli spiriti, parlò loro dell'Eucaristia. «Voi mi cercate, perché siete stati saziati: desiderate piuttosto l'alimento della vita eterna che il Figlio dell'uomo vi darà... I vostri padri hanno mangiato la manna che si chiamava la manna del cielo. Ma il vero pane del cielo non era quello, è quello che il Padre mio vi dà. Sono io, che sono il pane di vita... Il pane che vi darò, è la mia carne immolata per la vita del mondo. Chi mangerà questo pane, vivrà eternamente». Molti discepoli trovarono strano questo linguaggio, e si allontanarono. Gli apostoli stessi non compresero, e non ricordarono questi discorsi. Ma san Giovanni ebbe una grazia speciale per ritenerlo, e lo riportò con una precisione meravigliosa e con grande unzione nel capitolo sesto del Vangelo. Nostro Signore aveva voluto prepararlo in modo tutto particolare al dono dell'Eucaristia.
2° PUNTO: Al cenacolo. — San Giovanni viene prima scelto insieme a san Pietro, per preparare il Cenacolo. Occorre un bel santuario per questo grande atto di carità, ed ecco che la sala è bella, grande, ornata; san Giovanni vi prepara tutto con pietà. E' un esempio per noi. San Giovanni aveva fatto meglio degli altri il preparamento remoto ed il preparamento prossimo; e perciò si comunica meglio. E' il più raccolto, il più concentrato: tenendo la testa nel seno di
Gesù, sente battere questo cuore adorabile, lo ama, ne è riamato. Queste parole: «Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue» gli hanno ricordato le grandi promesse che Gesù aveva fatto dopo la moltiplicazione dei pani: «Io sono il pane della vita, colui che mangia la mia carne e beve il mio sangue, avrà la vita in lui». San Giovanni crede: sente che ha la vita in
sè. Ed a queste altre parole: «Fate questo in memoria di me» san Giovanni comprende benissimo che è il sacerdozio della legge nuova che gli viene conferito. Le emozioni si succedono, e si precipitano. Il cuore di san Giovanni è tutto pieno d'amore, d'umiltà, di riconoscenza: allora adagia con trasporto il capo sul seno di
Gesù, e là egli alterna al raccoglimento i suoi affettuosi colloqui. Ecco il vero e perfetto modello del ringraziamento della comunione. San Pietro notando i colloqui intimi di san Giovanni con Gesù gli dice di domandargli il nome del traditore. Niente di più facile che san Giovanni impressionato da questa profezia del tradimento, abbia fatto ammenda onorevole al Cuore di
Gesù, di cui sentiva i battiti turbati dal dolore. Impariamo da questo grande santo a prepararci alla santa Comunione, a ben riceverla, ad offrire a Gesù il ringraziamento e l'ammenda onorevole.
3° PUNTO: Dopo la Cena. — San Giovanni è vissuto lungamente ancora, e sicuramente egli è stato sempre il vero devoto del Eucaristia. Come poteva consolarsi insieme a Maria dell'assenza di
Gesù, se non con la santa messa, con la santa comunione, con l'adorazione di Gesù nell'Eucaristia? La pietà cristiana si compiace di rappresentare san Giovanni nell'atto di comunicare la santissima Vergine. Quando san Giovanni ci parla del fiume di vita che cola dal trono dell'Agnello immolato, la tradizione e l'arte cristiana vedono in questa nuova sorgente di vita l'acqua del battesimo ed il sangue di Cristo, che trascina nei suoi flutti le specie eucaristiche. Senza dubbio davanti all'Eucaristia o dopo la Comunione san Giovanni riceveva le visioni, come in generale hanno fatto tutti i mistici. Al principio dell'Apocalisse ci ricorda la redenzione per mezzo del sangue di
Gesù, poi scrive la bella visione che egli ebbe del Figlio dell'uomo una domenica, indubbiamente durante le espansioni del ringraziamento. Nelle apparizioni a santa Geltrude e a santa Margherita Maria egli, è sempre l'apostolo del ringraziamento; riposa sempre sul petto di
Gesù, rinnova così il grande esempio che ci ha dato nel Cenacolo, e ci esorta ad amare teneramente il Salvatore ed a ringraziarlo con grande fervore.
Risoluzioni. — Santo apostolo, fate di me l'amico dell'Eucaristia. Ammiro la vostra diligenza nel preparamento, il vostro fervore nel ricevere la comunione, la vostra tenerezza nel ringraziamento. Confermate in me queste disposizioni mediante la vostra potente intercessione. Il Cuore di Gesù non può rifiutare nulla al vostro cuore amante.
FIORETTO:
— Domanda la grazia di una vera risurrezione; Signore, prima morire
che peccare.