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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

26° Maggio

SAN FILIPPO NERI 

 

Ma tu, uomo di Dio, fuggi da queste cose; ma attieni alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mansuetudine. Combatti nella fede, rapisci la vita eterna per la quale sei stato chiamato ed hai professata una buona professione dinnanzi a molti testimoni (Ep. a Tim., VI, 11). 

 

1° Preludio. Questa descrizione del sacerdote santo indirizzata da S. Paolo a Timoteo, corrisponde ammirabilmente alla vita di S. Filippo Neri. 

 

2° Preludio. Santo Apostolo di Roma, pregate per me, pregate per il Papa. 

 

1° PUNTO: Le virtù cristiane. — Dall'età di cinque anni, Filippo obbedisce ai genitori con la più grande precisione. É paziente nelle malattie; dopo la prima comunione passa lunghe ore in chiesa. La più grande sua felicità è di pregare e di ascoltare la parola di Dio. Tutti ne ammirano l'umiltà, il fervore, la dolcezza, l'affabilità: e tutti amano il buon Filippo. Divenuto precettore in una famiglia di Fiorentini, edifica tutti con la santità. Non fa che un pasto al giorno, ordinariamente con pane ed acqua. Respinge con orrore i giovani che vorrebbero sedurlo. Studiando a Roma vive poveramente; visita, sovente le basiliche e le catacombe; fonda la confraternita della SS. Trinità per assistere i pellegrini. Vorrebbe rimanere laico per umiltà, e, se accetta il sacerdozio, è solo per obbedienza al confessore! Divenuto prete si dedica tutto al bene delle anime: catechizza i fanciulli, passa intere giornate in confessionale. Per perpetuare l'opera, fonda l'Oratorio: il suo ideale è sempre l'umiltà e l'obbedienza secondo l'esempio del Salvatore. 

 

2° PUNTO: Vita d'amore. — Come questo caro santo ama nostro Signore, e quanto ne è riamato! Gesù gli fa provare tali dolcezze nell'orazione, che egli grida: «Basta, Signore, muoio d'amore, se non mi aiutate!». Lo si udiva anche dire assai frequentemente: «O mio Dio! poichè siete così amabile perché non mi avete dato che un cuore per amarvi? E perchè questo povero cuore è così chiuso e così piccolo?». L'amor divino agiva su di lui con tanta impetuosità, che ne risentiva violente palpitazioni di cuore. Dice il biografo che l'amor di Dio gli dilatò il cuore, tanto che gli si ruppero le cartilagini che uniscono le coste del costato sinistro. Così il suo cuore ebbe un più grande spazio; ed il santo rimase in questo stato tutti gli ultimi cinquant'anni della vita. Nel giorno della prima messa, l'anima sua ricevette straordinarie consolazioni. Il corpo gli tremava così forte che dovette appoggiarsi all'altare per sostenersi. E celebrò sempre la santa messa con un fervore estremo: sovente aveva delle estasi all'altare, per cui prolungava di molto la messa. Nell'orazione poi veniva sovente favorito da rapimenti: il corpo s'alzava da terra, ed il viso splendeva di luce. Era come un serafino sulla terra. E quanto amava anche la Santissima Vergine! Essa gli apparve, e lo guarì una volta da grave malattia. Quando stava per morire, ed il cardinal Borromeo gli portò il santo viatico, esclamò piangendo: «Ecco l'amor mio! Viene a me colui che forma la delizia dell'anima mia. Datemi presto il mio amore!» 

 

3° PUNTO: Vita di riparazione. — Il caro santo amava la penitenza. Si era fatta una legge di pensare ogni giorno alle sofferenze di Gesù Cristo e di meditare sui peccati e sull'ingratitudine degli uomini. Era un'anima riparatrice. Sovente gettando lo sguardo sopra un crocifisso versava un torrente di lagrime, piangeva i peccati di quelli che si confessavano da lui. Prima del sacerdozio aveva condotto in Roma la vita di un vero eremita praticando ogni specie di penitenza e di macerazioni. Soffriva particolarmente quando riconosceva nelle penitenti anime che non erano caste o non sincere. Nelle prove mostrò la più ammirabile pazienza: se ne volse in ridicolo la pietà ed il modo di celebrare la messa: lo si calunniò per le udienze ai peccatori che voleva convertire: lo si accusò, presso il cardinal Vicario, d'essere un ambizioso che cercava la popolarità, tanto che, per un dato tempo, venne privato della facoltà di celebrare la messa e di udire le confessioni. Fu anche minacciato della prigione, ma soffrì tutto questo con tanta umiltà che ben presto si riconquistò la stima di tutti. La vita dei peccatori scandalosi lo impressionava così vivamente, che non poteva trattenere le lacrime. Ebbe anticipatamente lo spirito della devozione al Sacro Cuore. 

 

FIORETTO: Prega sempre con la persona, le mani e gli occhi composti.

 

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