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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

30° Luglio

CONSIGLI EVANGELICI 

 

Un giovane principe corse a gettarsi ai piedi del Salvatore e gli domandò: Maestro buono, che farò per acquistare la vita eterna?... E Gesù miratolo gli mostrò affetto e gli disse: Una cosa sola ti manca: va, vendi quanto hai, e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; e vieni e seguimi (S. Marco, X, 17). 

 

1° Preludio. Vi è una vocazione eletta, una chiamata alla perfezione, a un distacco completo, che si compie sopratutto nel chiostro, ma che può venir praticata anche, in certo qual modo, nel mondo.

 

2° Preludio. Signore, datemi il coraggio di praticare il distacco come voi l'avete praticato nel vostro divin Cuore. 

 

1° PUNTO: Gesù lo guarda, lo ama, lo invita. — Fin dal discorso sulla montagna Gesù aveva indicato i consigli di perfezione: «Vi è una via stretta, ma quelli che la trovano son rari». E proponeva intanto la povertà volontaria: «Non ammassate tesori sulla terra ove la ruggine ed i vermi li rodono, ove i ladri scavano e rubano. Vendete ciò che avete, e fate l'elemosina; preparatevi tesori per il cielo... Poiché ove si trova il vostro tesoro, ivi pure sarà il vostro cuore» (San Matt. VI). Poi viene l'applicazione: Un giovanetto di nobile famiglia viene a gettarsi ai piedi di Gesù per domandargli qial'è la miglior via da seguire. Il Cuor di Gesù è commosso; egli guarda con affetto questo giovanetto, lo ama, gli propone i consigli di perfezione. E' una vocazione: «Va, gli dice, vendi ciò che hai, dallo ai poveri, e vieni con me». Che grazia insigne! Essere chiamato da Gesù a vivere con lui, abbandonandosi alla sua divina Provvidenza!. 

 

2° PUNTO: La prova, il distacco. — «Ma egli, che era ricchissimo, udendo queste parole rimase afflitto e se ne andò tutto triste. Gesù guardò attorno a sè e disse ai discepoli: «Ah! com'è difficile per chi possiede molti beni, l'entrare nel regno dei cieli!» - Il giovanetto si era fatto triste, perché era stato invitato a camminare nel disprezzo delle cose temporali, a seguire più da vicino, mediante la povertà, il Maestro povero. La via regale della croce s'apre davanti a lui, ma egli manca di coraggio. Le ricchezze hanno tanto impero sul cuore umano! Gesù lo vede partire, e si fa triste egli pure: e come deve essere stato straziante questo sguardo di Gesù! Questo giovanetto non è dunque ritornato, non ha guardato Gesù; oh, se si fosse voltato, quello,sguardo divino lo avrebbe certamente colpito! Egli sarebbe divenuto un discepolo carissimo, un discepolo del Cuor di Gesù, come san Giovanni. Questo giovane ha un cuore buono e puro, ma è senza coraggio, perché non è distaccato. Gesù sospirò e disse: «Oh, com'è difficile ai ricchi l'entrare nel regno dei cieli!». Pietro era là presente con gli altri; egli aveva seguito tutto col proprio sguardo, aveva capito tutto e provando una gioia novella per aver abbandonato la barca e le reti esclamò: «Noi, Signore, abbiamo abbandonato tutto per te, e tu ci darai il regno dei cieli, non è vero? E quale sarà?». Noi abbiamo abbandonato tutto! Questo tutto era poi ben poca cosa, poichè gli apostoli non erano ricchi; ma Dio ha gradito la buona volontà. E così pure quello che noi possiamo abbandonare è ben poca cosa: un po' di fortuna? ma il pane non ci mancherà, e noi avremo un pensiero e una cura di meno; — la libertà? ma se essa è sovente così pericolosa e funesta; — il mondo? è così vano, così ingannatore, così pieno d'ingiustizie! — l'amicizia? essa è sovente tanto effimera; — i legami di famiglia? ma la morte li infrange tanto presto! — Oh, abbandoniamo tutto, di cuore o realmente, per Gesù, per essere tutti suoi, al suo servizio, per il suo amore, per il suo divin Cuore. Signore, eccomi, io voglio abbandonar tutto per voi. 

 

3° PUNTO: La ricompensa. «In verità vi dico, rispose nostro Signore, voi che avete abbandonato tutto, e che mi avete seguito, quando nel giorno della rigenerazione il figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, voi pure sarete seduti sopra dodici troni per giudicare le dodici tribù d'Israele; e nessuno che avrà abbandonato casa, fratelli, sorelle, o padre, madre, moglie o figliuoli o terre per me, non riceverà il centuplo, e anche più in questo mondo con le persecuzioni, e nell'avvenire con la vita eterna». Anche in questa vita le anime staccate ricevono il centuplo. Dio diventa loro Padre e loro Madre: essi trovano fratelli e sorelle in quegli stessi che hanno fatto come loro. Queste anime sono felici anche fra le persecuzioni e le tribolazioni: felici di dar tutto per somigliare più completamente al buon Maestro; felici di sopportare come lui l'odio e le persecuzioni. Ma è in cielo sopratutto che la loro ricompensa sarà grande. Il sacrificio che essi hanno fatto, dà a loro il diritto d'entrare. E' una sicurezza per l'eternità; e lassù essi giudicheranno, insieme a nostro Signore, quelli che sono rimasti attaccati ai beni del mondo, quelli che hanno conservato un'anima divisa e tutta insozzata di concupiscenze. Cerchiamo la via stretta: ben pochi hanno il coraggio d'entrarvi, dice nostro Signore, chiediamogli il favore d'essere di questo numero. 

 

Risoluzioni. - Come vorrei potervi dire sinceramente con san Pietro: Ecco che ho tutto abbandonato per voi! Io non ho più attaccamenti ai beni della terra, agli affetti mondani, al mio amor proprio, ai miei sensi, ai miei capricci. Signore, prendete l'anima mia; è la vostra vigna, tagliate, strappate, mondate, staccatemi da tutto ciò che è terrestre. Prendete il mio cuore, unitelo al vostro. 

 

FIORETTO: — Signore, insegnatemi a fare la vostra volontà. Imparate a dire: Pazienza, Dio vuole così.

 

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