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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

13° Dicembre

SULLA RIFORMA DELLA VITA 

 

Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Tutte le valli si riempiranno, e tutti i monti e le colline si abbasseranno: e i luoghi tortuosi si raddrizzeranno e i malagevoli si appianeranno. E vedranno tutti gli uomini la salute di Dio (S. Luca, III, 5). 

 

1° Preludio. S. Giovanni Battista, predicando la penitenza, domanda la riforma della vita, senza la quale la penitenza non sarebbe sincera. 

 

2° Preludio. Signore Gesù, voi ci avete domandato questa riforma della vita, anche per mezzo di S. Margherita Maria; aiutatemi a riformare, malgrado tutti gli ostacoli, lo spirito, il cuore e le azioni. 

 

1° PUNTO: La riforma della nostra vita deve preparare la venuta di nostro Signore. — In Oriente i grandi usano farsi precedere nei viaggi da corrieri, i quali hanno l'incarico d'osservare se le strade sono in buon stato; nello stesso modo nostro Signore aveva inviato il servo Giovanni Battista per preparargli le vie. Il precursore si diede a questa preparazione, chiamando gli uomini a penitenza e dicendo loro: «Il Salvatore sta per venire, preparate le vie, raddrizzate le strade, cioè fate penitenza, correggetevi, riformate i costumi: riparate le ingiustizie, dimenticate gli odi, purificate gli spiriti, i cuori ed i sensi, affinchè il Salvatore vi trovi ben disposti». Anche per noi nostro Signore sta per venire. Egli viene quotidianamente con la grazia. Viene più particolarmente nel cuore delle anime privilegiate, dei religiosi, dei sacerdoti, per formarvi le virtù che il suo divin Cuore vuol vedervi. Sta per venire nel mistero del Natale, per nascere negli spiriti, rischiarandoli con la luce d'una fede viva, nei cuori purificandoli ed ardendoli con il più puro amore. 

 

2° PUNTO: Pratica di questa riforma. — Prepariamo attentamente le vie a nostro Signore lavorando alla riforma di queste due potenze, lo spirito ed il cuore, affinchè egli venga a consacrarli con la sua visita, con la sua presenza e con la sua dimora. Vi è moltissimo da riformare nel nostro spirito: l'ignoranza dei doveri e delle cose divine, la curiosità delle cose della terra, i pensieri vani ed inutili, la pigrizia ad applicarci alle verità della fede, la poca riflessione sugli affetti, l'orgoglio, la doppiezza, la precipitazione, l'impetuosità; ecco quante colline dobbiamo abbassare per preparare la strada. Così pure nel cuore quante riforme dobbiamo fare! L'insensibilità per Dio, l'amore eccessivo di sé stesso, le inclinazioni sregolate, l'attacco alle creature, l'indifferenza e la durezza per il prossimo, le rivolte contro la grazia, la pigrizia a servir Dio, le delicatezze e l'ardore per il piacere, ecco le strade dirupate e tortuose che dobbiamo raddrizzare. Questa riforma dello spirito e del cuore non basta ancora; nostro Signore è venuto sulla terra per la riforma di tutto l'uomo. Bisogna mirare anche alla riforma del nostro esteriore. Riformate gli sguardi, dice san Giovanni Crisostomo (Hom. 2), e la prudenza cristiana ne regoli tutti i movimenti; riformate le parole della bocca mediante la prudenza e la carità, i movimenti di tutto il corpo con la modestia; tutti i passi mediante la circospezione e una gravità che dimostri che camminate alla presenza di Dio; il viso con un'aria d'affabilità e di dolcezza cristiana; l'intemperanza della bocca e la sensualità della carne con la mortificazione; gli orecchi tenendoli chiusi alla maldicenza e a tutto ciò che offende la modestia; le mani con il lavoro e le vesti con la semplicità. Quale sarà la vostra penitenza, se voi non riforniate la vita? Essa sarà assolutamente vana. La riforma della vostra vita è una conseguenza necessaria della penitenza. Nostro Signore vuol farla insieme a noi questa riforma, per cui è venuto a darcene il modello ed il prezzo. Ha cominciato nel presepio riformando le seduzioni con un'estrema povertà, l'orgoglio con la più profonda umiltà, la delicatezza o sensualità con l'austerità più rigorosa, ed ha continuato così tutta la vita. Ma egli vuole che noi lavoriamo con lui ogni giorno con una grande applicazione. Allora metterà lui stesso il sigillo al nostro lavoro per renderci degni del suo soggiorno in noi. Fiat! 

 

3° PUNTO: Raccomandazioni degli apostoli e di nostro Signore stesso. — Gli apostoli non hanno raccomandato niente più di questa rinnovazione. Nostro Signore ispirava loro questo zelo; san Paolo la domandava a tutte le Chiese che fondava o visitava ai Romani, ai Corinti, agli Efesini, ai Colossesi. — Viviamo di una vita nuova (ai Rom. VI). Riformate i sentimenti (ai Rom. XII) — Ai Corinti indica il fattore principale del rinnovamento, che è Dio (II Cor. V, 17). — Agli Efesini ed ai Colossesi indica il modello, che è Gesù, l'uomo nuovo per eccellenza (Ef. IV, 24). Ai Colossesi indica anche le qualità di questa vita nuova: Rivestitevi della benignità, dell'umiltà, della modestia di Gesù Cristo (Col. III, 30). L'amore che noi dobbiamo avere del Cuore di Gesù non esige imperiosamente questa riforma? Possiamo dire d'amare nostro Signore, se non correggiamo i difetti che lo contristano? Nostro Signore domandava a S. Margherita Maria la riforma delle imperfezioni nello stesso tempo che ne domandava la riparazione. «Voglio mettere davanti ai tuoi occhi il quadro della vita, e così dicendo le mostrava le imperfezioni, perchè se ne correggesse. 

 

Risoluzioni e preghiera. — Signore, aiutatemi in questa riforma che voglio intraprendere; riforma dello spirito, del cuore e di tutto me stesso. In unione a voi voglio vivere d'ora innanzi nell'umiltà, nella carità, nella modestia. Mi appoggerò sulla vostra grazia che consulterò incessantemente. 

 

FIORETTO: - Ripeti lungo il giorno: Signore, io spero in te. Gesù mio, misericordia!

 

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