UN
ANNO CON IL SACRO CUORE
18° Dicembre
L'ATTESA DI MARIA
Ma mentre egli stava in questo pensiero, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere Maria tua consorte: perchè ciò che in essa è stato concepito è dallo Spirito Santo (S. Matt., I, 20).
1° Preludio. Io considero Maria che porta Gesù nel seno e Gesù vivente nel seno di
Maria.
2° Preludio. O Maria, datemi il Salvatore, ed insegnatemi a vivere come voi nell'unione con lui.
1° PUNTO: Figura di Maria prima della nascita del Salvatore. — Consideriamo con amore la divina Madre del Salvatore in questi giorni d'attesa. Essa è la degna depositaria del più ricco e del più sacro deposito che mai ci sia stato. È il carro preziosissimo che porta nel seno il Re dei re. È il letto d'onore, il letto di delizie, ove riposa lo sposo delle vergini, lo sposo delle anime sante e di tutta la Chiesa
(IV dei Re II); (Cant. III, 7). È il tempio più augusto che fu; e sarà per sempre il sacro altare ove è posto un Dio immortale, rivestito della carne che egli impresta a sua Madre (Salmo
XLV).. Essa è veramente piena di grazie, come l'ha proclamata l'Angelo: Ave gratia piena. Porta nel seno colui che
l'apostola saluta come pieno di grazia e di verità:. Plenum gratiae èt
veritatis. Porta la pienezza della grazia, la speranza di tutti gli uomini e la loro prossima salute. Andiamo a questo tabernacolo augusto, e preghiamo Maria di renderci favorevole questo Dio Salvatore che essa porta nel seno, e che darà alla luce per la salvezza del mondo. Essa è come l'Aurora che porta il Sole di giustizia fin dallo spuntare. Preghiamola di produrre al più presto questa luce eterna che deve rischiarare tutti gli uomini nelle vie della giustizia e della salute. È il roveto ardente, di cui Mosè vide la figura. Le fiamme dell'amore e del fervore di Maria circondano il suo Dio, e non si estinguono un solo istante. Ella porta con gioia e senza fatica il celeste e glorioso fardello. Ed è essa stessa portata spiritualmente dalla grazia e dalla virtù divina di colui che porta nel seno. (S.
Bernardo). E sopratutto è madre, e come tale porta tutti i pensieri, tutti gli affetti verso il frutto del suo seno. Pensa alle parole dell'angelo Gabriele: Cogitabat qualis esset ista
salutatio; pensa alle profezie, alle promesse, al rango del Salvatore, alla passione del Redentore. I suoi occhi non si asciugano mai di lagrime, il suo cuore è tutt'ardente d'amore. Essa è madre, e come tale forma con il sangue, il sangue del figlio. I battiti del cuore imprimono il moto a questo cuore di bambino che si forma, e che impara a vivere.
2° PUNTO: Gesù vivente in
Maria. — Il cuore di Maria era dunque il vero Cuore di Gesù durante questo periodo. Di qui la sua santità, e la necessità dell'Immacolata Concezione. Questo cuore che doveva essere quello di
Gesù, non poteva essere appartenuto al demonio. Quindi la grande potenza d'intercessione di
Maria. Come potrebbe nostro Signore rifiutare di disporre del suo sangue e del prezzo di questo sangue a lei che glielo ha messo nelle vene, e ve l'ha fatto circolare, a lei che ha impresso al suo Cuore i primi battiti? Ricorriamo dunque a Maria con una intera confidenza. Domandiamo e riceveremo. E Gesù che faceva nel seno di
Maria? Era come il Verbo divino divenuto muto. Il discepolo diletto ha scritto la doppia generazione del Verbo: Al principio era il Verbo, ed il Verbo era Dio. Il Verbo era Dio come il Padre celeste che lo ha generato da tutta l'eternità. Per mezzo di lui furono fatte le cose tutte; in lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini. Infine questo Verbo si è fatto carne per amore degli uomini, ed ha voluto essere generato nel seno d'una vergine per opera dello Spirito Santo. Gesù santificava la madre, e nello stesso modo ci vuol tutti santificare, abitando spiritualmente in noi.
3° PUNTO: Suprema umiltà di Gesù. - Gesù era là, l'immensità rinchiusa in uno stretto spazio. L'immensità divina riempie tutto; gli spazi non possono nè contenerlo, nè rinchiuderlo e la stessa sapienza pagana ha conosciuto questo appannaggio divino. Ma per l'amore infinito verso gli uomini, Gesù ha voluto mettere limiti a quest'immensità. Ha rinchiuso in questo corpicino di bambino tutti gli abissi della scienza e della sapienza, tutti i lumi della divinità. Questo cuoricino di bambino è divenuto la sede del divin amore, di tutti i divini ardori capaci di bruciare tutti i cuori. Il Dio fatto uomo, il Creatore divenuto creatura è ridotto a quest'annientamento. Eccolo il Verbo, il creatore di quest'universo e di tutte le creature visibili ed invisibili! Ha creato tutte le cose con una sola parola e come scherzando. Ha tratto gli uomini dal nulla per farne delle sue immagini, per riceverne gli omaggi e l'amore, e con un nuovo prodigio di bontà si fa creatura con loro per salvarli. Qual esempio di carità e d'umiltà!
Preghiera e risoluzione. — Siate lodata e benedetta, o
Maria, Tabernacolo sacratissimo che portate il Salvatore; beato il seno che ha portato il Cristo e le mammelle che lo hanno allattato!(San Luca
XI, 27). Mostrateci presto la faccia del Salvatore (Salmo LXXIX).
Apritevi, o cieli, e lasciate scendere con il Salvatore la rugiada della grazia, che irrighi i nostri solchi (Isaia
XV). Terra mistica, producete il giglio di Jesse. Venite, Signore Gesù, venite.
FIORETTO: - Recita atto di Carità e uno di
contrizione.