UN
ANNO CON SAN GIUSEPPE
16° Maggio
DISCEPOLO PIÙ PERFETTO DOPO MARIA
La casa di Nazareth era eminentemente scuola e palestra di ubbidienza: in essa l'occupazione prima, anzi unica, era ubbidire. Il Figliuol di Dio prese la natura umana per farsi ubbidiente, secondo l'energica espressione di San Paolo
(Filipp. 2, 8), ossia per poter ubbidire, dato che come Dio non aveva che una sola volontà col Padre. Con l'ubbidienza fino alla morte, e morte di croce, egli compì la redenzione del genere umano; nell'ubbidienza, sta tutta la sua dottrina; come nella disubbidienza, prima causa della nostra caduta, era il compendio di tutti i peccati. Prima di farsi unico spettacolo di ubbidienza sul Calvario, ne diede lezioni incomparabili nel segreto di Nazareth, che da nessuno più si compresero e si ammirarono che da Maria e da Giuseppe. Essi restarono come impregnati dal soavissimo profumo, che spandeva intorno l'ubbidienza di
Gesù; non fecero voto di ubbidienza, come lo fecero di castità; poiché l'ubbidienza era a loro necessaria come l'aria alla vita; vissero di ubbidienza e l'amarono più della loro vita. Nella casa di Nazareth erano tre personaggi e, secondo l'ordine inverso stabilito da Dio, ognuno d'essi ubbidiva:
Gesù, il più degno, ubbidiva a Giuseppe ed a Maria; Maria, più degna di S. Giuseppe, ubbidiva a Giuseppe e comandava a
Gesù; Giuseppe, il meno degno dei tre, comandava a Gesù ed a Maria, ma nel comandare ubbidiva all'Eterno Padre, che l'aveva collocato al disopra della sua famiglia, quem constituit Dominus super familiam
suam. Pur comandando, egli spiava e preveniva ogni minimo volere, ogni desiderio di Maria e di
Gesù, lieto di farsi servo a chi gli ubbidiva e di umilmente ubbidire a chi gli serviva. Questa santa gara di reciproca ubbidienza teneva in ammirazione le legioni degli Angeli, meno solleciti e perfetti di Maria e di Giuseppe nel servire il loro Re.
PREGHIERA PER TUTTO IL MESE DI MAGGIO
San Giuseppe, eletto da Dio per essere lo sposo purissimo di Maria e il padre putativo di
Gesù, intercedi per noi che ci rivolgiamo a te. Tu che fosti il fedele custode della sacra famiglia, benedici e proteggi la nostra famiglia e tutte le famiglie cristiane. Tu che hai sperimentato nella vita la prova, la fatica e la stanchezza, aiuta tutti i lavoratori e tutti i sofferenti. Tu che avesti la grazia di morire tra le braccia di Gesù e di
Maria, assisti e conforta tutti i moribondi. Tu che sei il patrono della santa Chiesa, intercedi per il Papa, i Vescovi e tutti i fedeli sparsi nel mondo, specialmente per coloro che sono oppressi e che soffrono persecuzione per il nome di Cristo.
FIORETTO: - Di quando in quando, ripetiamo un atto di amore a Gesù, a
Maria e a San Giuseppe.