.

.

Cappellina Home  

 

UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

20° Maggio

POVERTA' DI SAN GIUSEPPE: NE PROVA TUTTI I DISAGI 

 

A quel modo che Gesù, non solo fu povero, ma ancora negli affanni fin dalla sua prima età, così S. Giuseppe, suo padre verginale, provò tutti i disagi delle privazioni e tutta l'asprezza della vita dura e stentata propria dei più bisognosi e mendici: la grotta di Betlemme, dove Gesù fece la sua prima comparsa al mondo, era nuda e squallida; la santa Casa di Nazareth, quale ancora vedesi a Loreto, era piccola e disadorna; non meno disadatta ed incomoda la precaria abitazione dell'esilio, come si crede, in un propilone d'un tempio pagano; i viaggi da Nazareth a Betlemme, da Betlemme in Egitto, dall'Egitto a Nazareth, furono lunghi, penosi e pedestri, con l'immancabile accompagnamento di stanchezza, di fame e di sete. La prova più sicura della sua povertà fu il lavoro manuale, a cui dovette assoggettarsi per tutta la vita, lavoro rozzo e faticoso, sebbene non senza speciale disposizione di Dio, salutare e non indecoroso: era fabbro e probabilmente in legnami e per strumenti agricoli, e Gesù in Nazareth, era noto come figlio del fabbro, anzi fabbro egli stesso e continuatore del mestiere paterno. Più dura fu a S. Giuseppe la povertà, per due ragioni: la prima, perché disprezzata dai Nazareni e dagli Egiziani e soggetta a villane ripulse come a Betlemme; era infatti da tutti ignorata nel suo essere di volontaria e tenuta in conto di necessaria e forzata come dovuta a inerzia od imperizia; la seconda, perché penosa al suo Gesù costretto a sopportarne le conseguenze, mentre, per il grande amore che gli portava e per la fede viva nella sua divinità, S. Giuseppe avrebbe voluto circondarlo di ogni attenzione più delicata e mettere ai suoi piedi tutti i tesori della terra. 

 

PREGHIERA PER TUTTO IL MESE DI MAGGIO

 

San Giuseppe, eletto da Dio per essere lo sposo purissimo di Maria e il padre putativo di Gesù, intercedi per noi che ci rivolgiamo a te. Tu che fosti il fedele custode della sacra famiglia, benedici e proteggi la nostra famiglia e tutte le famiglie cristiane. Tu che hai sperimentato nella vita la prova, la fatica e la stanchezza, aiuta tutti i lavoratori e tutti i sofferenti. Tu che avesti la grazia di morire tra le braccia di Gesù e di Maria, assisti e conforta tutti i moribondi. Tu che sei il patrono della santa Chiesa, intercedi per il Papa, i Vescovi e tutti i fedeli sparsi nel mondo, specialmente per coloro che sono oppressi e che soffrono persecuzione per il nome di Cristo.

 

FIORETTO: - Ripeti, lungo il giorno, la giaculatoria: San Giuseppe, prega per me.

 

Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa CLICCA QUI

 

 

il Chiostro: indice meditazioni