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UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

16° Giugno

SAN GIUSEPPE PATRONO DEGLI OPERAI: EGLI NOBILITA LA CONDIZIONE DELL'OPERAIO 

 

Nei decreti dell'Eterno Padre era stabilito che l'Uomo Dio, nel nascondimento di Nazareth, dovesse condurre una vita laboriosa come un semplice artigiano: egli avrebbe potuto nascere da famiglia principesca e in una reggia, quando solo lo avesse voluto; ma perché voleva darci l'esempio della povertà volontaria, dispose che la famiglia a cui doveva appartenere fosse quella di un povero operaio. Tale era S. Giuseppe, che il Vangelo chiama con il nome di fabbro, come Gesù è detto figliuolo del fabbro (Marc. 6, 3; Matt. 13, 55), il che si ha da intendere del mestiere di falegname, occupazione umile, ma non abbietta, decorosa e salutare. San Giustino dice che Gesù, quasi un piccolo artigianello, aiutava suo padre nella costruzione di gioghi ed aratri, e ai tempi di S. Girolamo si conservavano ancora tali lavori che la tradizione voleva fossero stati fatti dal Verbo divino. Misura se poi l'infinito abbassamento dello stesso Verbo, il quale almeno per diciotto anni lavorò nella bottega di San Giuseppe piallando, segando, adoperando la scure ed il martello egli che con un fiat aveva creato l'universo, qui fecit coelum et terram (Gen. 2, 4), e che secondo l'espressione dell'Ecclesiaste, è il fabbro di tutte le cose (Eccì. 11, 5). Nella bottega di Nazareth, il lavoro imposto all'uomo da Dio come espiazione del peccato, allorché disse col sudore della tua fronte mangerai il pane (Gen. 3, 19), per l'esercizio di Gesù e di Giuseppe si circondò di un'aureola di nobiltà, e in tanto il lavoro acquistò di dignità in quanto Dio stesso fatto uomo volle adattarvisi alla scuola di S. Giuseppe. Quel sudore versato nella quotidiana fatica era santo ed ogni sua goccia era una gemma preziosissima che brillava sulla fronte di quei due grandi personaggi: essi lavoravano per insegnare a noi a dare con il lavoro gloria a Dio, espiare i nostri peccati, esercitare molte virtù, preparci l'eterna mercede. Le chiacchiere dei demagoghi, lo spirito di ribellione, le pretese degli oziosi, non nobilitano, ma deprimono il lavoro e abbassano l'operaio al livello dei giumenti; perché il lavoro sia nobile è indispensabile che sia cristiano, senza di che è un peso intollerabile, un umiliante servaggio. 

 

PREGHIERA PER TUTTO IL MESE DI GIUGNO

 

O San Giuseppe con te, per tua intercessione noi benediciamo il Signore. Egli ti ha scelto tra tutti gli uomini per essere il casto sposo di Maria e il padre putativo di Gesù. Tu hai vegliato continuamente, con affettuosa attenzione la Madre e il Bambino per dare sicurezza alla loro vita e permettere di adempiere la loro missione. Il Figlio di Dio ha accettato di sottoporsi a te come a un padre, durante il tempo della sua infanzia e adolescenza e di ricevere da te gli insegnamenti per la sua vita di uomo. Ora tu ti trovi accanto a Lui. Continua a proteggere la Chiesa tutta. Ricordati delle famiglie, dei giovani e specialmente di quelli bisognosi; per tua intercessione essi accetteranno lo sguardo materno di Maria e la mano di Gesù che li aiuta. Amen.

 

FIORETTO: — Bacia tre volte la Croce, e considerala un prezioso gioiello.

 

 

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