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UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

3° Novembre

ESEMPIO 

 

Un giovane di nobile e ricca condizione aveva sposato una figlia di condizione uguale alla sua. La scelta era stata fatta con piena libertà di entrambi gli sposi, perciò eravi buon motivo di sperare che quel matrimonio sarebbe andato bene. Avvenne invece tutto il contrario, poichè quei due sposi, fin dal primo giorno del loro sposalizio, senza saperne il motivo, si sentirono oppressi da un rancore, da una diffidenza reciproca che li rese molto inquieti. Dapprima essi si lusingavano che quell'inconveniente sarebbe passato in pochi giorni, ma invece esso crebbe ancor più; e la cosa arrivò al punto che essi, perduta la speranza di fare una buona convivenza, già pensavano di separarsi. Prima però di fare quel passo, si presentarono ad un Padre Carmelitano per averne consiglio. Il padre, sentito il caso disse loro: Non è conveniente che vi separiate; piuttosto fate tutti e due una preghiera a San Giuseppe, ed appendete la sua immagine al vostro letto, ed intanto si vedrà meglio quale sia la volontà di Dio. Docili a quel consiglio, quei due sposi lo misero in pratica, e sapete che ne avvenne? e avvenne che in breve, senza neppur saperne il perchè, essi si sentirono cambiati i loro cuori, l'avversione di prima si convertì nell'affezione più simpatica, onde principiarono una vita felice e pena di pace, che durò per molti anni. Fu questo un prezioso frutto della preghiera a San Giuseppe. E poichè la diffidenza, la discordia e il rancore può aver luogo nei coniugati, anche ai nostri giorni, chiunque vivesse in queste spine, faccia suo il consiglio di quel buon Carmelitano; pensi cioè, che la separazione non è conveniente; piuttosto è necessario cambiare modo di convivenza, sostituendo la pace alla discordia, la fiducia alla diffidenza. Per riuscire in questa cosa importantissima, gioverà assai la devozione a San Giuseppe, il quale non mancherà di esaudire chiunque gli domanderà la pace e la concordia. 

 

ORAZIONE 
O San Giuseppe fedelissimo custode e sposo di Maria, voi che con tanta premura e sollecitudine accompagnaste la vostra SS. Sposa in Giudea, assistendola amorevolmente e diminuendole quanto potevate le fatiche di quel lungo viaggio, impetratemi dal Signore quello spirito di viva carità che mi porti a soccorrere prontamente ed amorevolmente il mio prossimo nelle sue pene, ed aiutarlo nelle difficoltà della vita. Così sia. 

 

FIORETTO: — Recita un De profundis e fa una mortificazione per l'Anima che uscirà la prima dal Purgatorio.

 

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