Mornese è come
Valdocco. Là nacquero i Salesiani, qui nacquero le
Figlie di Maria Ausiliatrice.
Don Bosco trovò in questo paese un giovane
germoglio, le Figlie dell'Immacolata, con Maria Domenica Mazzarello, e da
questo germoglio fece crescere un albero gigantesco, le FMA.
MORNESE E I MAZZARELLI
I
Mazzarelli
Mornese è un paese in provincia di Alessandria, sulle ultime colline del Monferrato prima dell'Appennino Ligure.
I Mazzarelli è una frazione che ha preso nome dalle famiglie che l'abitavano e la abitano.
Ai tempi di Maria contava circa 200 persone.
LA CASA NATIVA
La
casa nativa di Santa Domenica Maria Mazzarello
La casa in cui nacque Maria Mazzarello era modesta, ma discretamente ampia, circondata da campi e vigneti di proprietà della famiglia. La parte posteriore della costruzione affondava nel vallone, formando tre piani abitabili. Al piano di centro viveva Giuseppe
Mazzarello, padre di Maria
Domenica, con la famiglia e la nonna paterna (capofamiglia). Nei piani inferiore e superiore gli altri fratelli di Giuseppe. In tutto, ai tempi dell'infanzia della Santa, 15 persone. Maria Domenica nacque il 9 maggio 1837 e fu battezzata nello stesso
giorno. Era la prima di dieci figli: 7 nati ai Mazzarelli e 3 alla Valponasca (tre bambine morirono piccole). Il padre aveva accolto in casa anche Domenica
Mazzarello, figlia del fra-tello Lorenzo, rimasta orfana dei genitori. Questa «grande famiglia» ebbe una particolare incidenza sulla
formazione della Santa. Ai Mazzarelli Maria Domenica rimase fino ai 12 anni (1849). Tornò in questa stessa casa nel 1860 a 23 anni per curare gli zii e i cugini malati di tifo. E qui contrasse la malattia.
LA
CHIESETTA DI MARIA AUSILIATRICE
La
chiesetta di Maria Ausiliatrice
A breve distanza dalla casa nativa si trova una chiesetta dedicata a Maria Ausiliatrice. La primitiva costruzione risale al 1843 ed è espressione di un voto fatto dalle famiglie dei Mazzarelli alla Vergine durante il colera del 1836. L'edificio, con il passare del tempo, andò quasi distrutto. Nel 1964,
centenario del primo incontro di don Bosco con Maria Domenica Mazzarello, è stato restaurato.
IL TEMPIO DI S. M.D. MAZZARELLO
Il
tempio dedicato a S. M.D.Mazzerello
Nella frazione dei Mazzarelli si innalza oggi il tempio dedicato alla Santa. Costruito con il contributo delle exallieve di tutto il mondo, fu consacrato nel 1972, anno centenario della fondazione dell'Istituto delle
FMA. Sullo sfondo, si trova il grande affresco del Caffaro che rappresenta
Madre Mazzarello protesa verso Maria Ausiliatrice.
MORNESE: CASA DI VIA VALGELATA
Casa
di Via Valgelata
La via che dalla piazzetta del Municipio si dirige verso la parte ovest del paese si chiamava allora via
Valgelata. Nel 1858 il padre di Maria, avendo deciso di lasciare la
Valponasca, acquistò una modesta casetta al n. 19 e
venne ad abitarvi con la famiglia. Maria aveva 21 anni e vi rimase fino ai 30, nel 1867. In questa casa, nel 1860, visse il periodo della malattia 'del tifo contratto ai Mazzarelli mentre assisteva i parenti colpiti dallo stesso male. Per due
mesi combatté tra la vita e la morte. Ne uscì guarita ma prostrata di forze.
Proprio durante la convalescenza avvertì la prima chiamata alla missione educativa. E la svelò all'amica Petronilla in un incontro
avvenuto nel sentiero detto degli orti, situato presso la Parrocchia. «Senti, Petronilla, a me pare proprio che il Signore voglia che noi due ci occupiamo delle
ragazze di Mornese. Guarda: tu non hai forza e non puoi andare in campana; io, dopo la
malattia, non posso più. Tutte e due sentiamo vivo il desiderio di salvare l'anima nostra facendo del bene alle giovanette. Non ti pare che, se sapessimo cucire, potremmo riuscirvi? Io ho deciso di imparare a fare la sarta. Vieni anche tu con me”.
CASA DI VIA DELLA CHIESA
Il primo oratorio per le ragazze di Mornese
Tornando in piazza e imboccando Via della Chiesa, a sinistra, dietro il nuovo Municipio, si incontra l'antica casa di Teresa
Pampuro. Qui nel 1862 Maria Domenica e Petronilla iniziarono un minuscolo
laboratorio e accolsero le prime ragazze di Mornese. Trovarono infine la prima sede stabile nella casa del fratello di Angela
Maccagno, pure localizzata in Via della Chiesa sulla destra, quasi vicino alla parrocchia. Il fratello di Angela nel 1863 offrì a Maria Mazzarello una stanza ampia e luminosa a pianterreno, adatta per il laboratorio, e in seguito il cortiletto nel quale ebbe origine il primo oratorio.
Di fronte a Casa Maccagno è situata Casa Bodrato. Nel 1863 le due
camere a pianterreno divennero sede del primo orfanotrofio.
CASA DELL'IMMACOLATA
Casa
dell'Immacolata
Sulla piazzetta antistante la chiesa, a sinistra di chi giunge dal paese, si trova la Casa dell'Immacolata, una costruzione abbastanza ampia, a due piani. Abitata inizialmente da don
Pestarino, venne in seguito da lui offerta alle Figlie dell'Immacolata. Nell'ottobre 1867 traslocò qui il piccolo mondo di Casa Maccagno e
Casa Bodrato. Le prime Figlie dell'Immacolata ospiti della nuova abitazione furono Maria Domenica (che si staccò definitivamente dalla famiglia), Petronilla
Mazzarello, Giovanna Ferrettino, Teresa Pampuro. In questa casa. dove ebbe inizio la vita comune, le Figlie dell'Immacolata rimasero fino al momento del passaggio al Collegio, maggio 1872.
UN INCONTRO DECISIVO
Durante questi anni, nel gruppo delle Figlie dell'Immacolata
e nella vita di Maria Mazzarello entrò don Bosco. Egli intervenne più volte nei riguardi del gruppo delle Figlie
dell'Immacolata: indirettamente attraverso don Pestarino (divenuto salesiano nel 1862) e direttamente durante le visite a Mornese (1864 - 1867 - 1869). Maria
Mazzarello, nei confronti di don Bosco, passò gradualmente dalla prima profonda intuizione della sua santità (7 ottobre 1864) all'adesione
cosciente e libera al suo progetto di fondazione dell'Istituto delle Figlie di
Maria Ausiliatrice.
IL COLLEGIO
Due imponenti costruzioni: il collegio e la Casa di Spiritualità.
Dietro il Castello, verso la campagna, si estende la zona chiamata
Borgoalto, con le antiche caratteristiche case. Nella parte più alta, verso destra, è il Collegio. L'idea prima dei costruttori fu di accogliervi i ragazzi di
Mornese e dintorni. Nel 1872, però, per volere di don Bosco, divenne sede del nascente Istituto delle
FMA.
Maria Mazzarello e il gruppo delle Figlie dell'Immacolata andarono ad abitarvi il 23 maggio 1872. Le prime FMA vi rimasero fino al 1879, anno in cui la Casa Madre si trasferì nella nuova sede di Nizza Monferrato. Nel Collegio, oggi restaurato e ampliato, rimangono luoghi significativi dei
primi tempi. Ricordiamo:
La cappella
antica. Sorgeva dove oggi si trovano le ultime arcate del portico. In essa il 5 agosto 1872 Maria Mazzarello e le sue compagne si
consacrarono a Dio con i primi voti. Nasceva così l'Istituto delle FMA.
Il
pozzo
Il
pozzo.
E' abbellito, ma è l'antico pozzo, con le stesse dimensioni.
Ad esso attinse acqua la prima comunità delle
FMA.
Cameretta
Cameretta di Madre
Mazzarello. È situata al primo piano, di fronte alla scala.
La Madre vi abitò per 7 anni, dal 1872 al 1879.
LA VALPONASCA
La Valponasca, cascina nella quale Maria Domenica Mazzarello
giunse dodicenne e trascorse l'adolescenza e la
giovinezza
Sulla strada provinciale che conduce da Mornese a
Montaldo, dopo circa tre quarti d'ora di cammino, si trova la cascina della
Valponasca. Giuseppe Mazzarello, tra il 1848 e il 1849, la prese in affitto con i terreni circostanti, e vi si trasferì con la famiglia. Vi rimase quasi dieci anni. Maria Domenica vi arrivò dodicenne, e vi trascorse l'adolescenza e la giovinezza. Per raggiungere la chiesa per la Messa e la Comunione
affrontava le strade della campagna e la dura salita, con qualunque tempo. Dalla cascina, poi, guardava sovente alla chiesa parrocchiale, tenendosi unita a
Gesù-Eucaristia. Il suo posto di osservazione era la piccola finestra, ancora visibile sul fianco sud della cascina.