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NOVENA
A
SAN FRANCESCO DI SALES
(Festa:
24 Gennaio)
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INDICE
di tutte le NOVENE
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PRIMO
GIORNO
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O vero prodigio di scienza e di purità, glorioso s. Francesco, che, sprezzando i comodi e lo ricchezze del vostro stato, fin dai primi anni non attendeste che alla mortificazione continua della vostra carne; e perciò non contento di affliggerla con digiuni e coi cilici, e di respingere valorosamente le più pericolose tentazioni, la consacraste per sempre a Dio con voto di perpetua verginità: otteneteci dal Signore la grazia di combatter costantemente tutti i sensuali appetiti, affinchè, conservandoci come voi casti ed illibati fino alla morte, possiamo come voi conseguire la beatitudine promessa a tutti i
puri di cuore. Beati mundo corde, quoniam ipsi Deum videbunt.
Infine vi espongo
le mie umili istanze per ottenere, se è a maggior gloria di Dio, la grazia
( qui nominate la grazia che volete ) per la quale ho eletto di praticare ad onor vostro il presente
devoto ossequio.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Massima del Santo
La fede per essere grande deve essere non solamente viva e vegliante, ma ancora attenta, e con questa attenzione essa giunge al sommo della perfezione.
Pratica
Animare tutte le nostre azioni collo spirito di fede
operando sempre sotto lo sguardo d'Iddio.
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SECONDO
GIORNO
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O vero prodigio di mansuetudine e di dolcezza, glorioso s. Francesco, che falsamente accusato di tradimento presso i Re, di eresia presso i Pontefici, di impudicizia presso i nobili, di rea dottrina presso la plebe, caricato quindi di ingiurie nella vostra casa, perseguitato perfino in pubblico tra le funzioni, contraddetto nei vostri disegni i più santi, calunniato nei vostri scritti più eccellenti, lungi dall’aderire giammai al minimo moto di sdegno, o dal proferire la minima parola di lamento, rispondeste sempre con le preghiere e coi benefici all’insolenza dei vostri oltraggiatori, otteneteci dal Signore la grazia di attendere continuamente alla mortificazione dell’ira, affinché, conservandoci sempre, come voi, tranquilli fra le più crudeli persecuzioni, possiamo con voi conseguire la beatitudine promessa ai veri mansueti. Beati mites, quoniam ipsi possidebunt
terram.
Infine vi espongo
le mie umili istanze per ottenere, se è a maggior gloria di Dio, la grazia
( qui nominate la grazia che volete ) per la quale ho eletto di praticare ad onor vostro il presente
devoto ossequio.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Massima del Santo
L' incenso è propriamente simbolo della Speranza; perchè come esso senza fuoco non può mandare in alto il profumo, così la Speranza per salire al Cielo bisogna che sia posta sul fuoco della carità di Dio e si appoggi sui meriti di Gesú Cristo.
Pratica
Allontanare dallo spirito ogni pensiero di diffidenza nella divina Misericordia; se si cade in qualche difetto non
scoraggiarsi, ma umiliarsene e chiederne perdono.
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TERZO
GIORNO
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O vero prodigio di umiltà, glorioso s. Francesco, che, dotato di grandi talenti, fornito di grandi ricchezze, venerato dai cattolici, temuto dagli eretici, consultato dai Papi, desiderato dai Re, non aderiste giammai al minimo sentimento di vanità, che anzi metteste ogni vostro studio nel nascondere agli occhi del mondo i vostri meriti, e generosamente rifiutaste le più onorevoli offerte, otteneteci dal Signore la grazia di combattere continuamente il nostro amor proprio sempre desideroso degli onori e delle lodi, affinché, vivendo come voi una vita nascosta in Gesù Cristo, ed a lui solo riferendo ogni nostro bene, possiamo con voi conseguire la beatitudine promessa ai veri poveri di spirito. Beati pauperes spiritu, quoniam ipsorum est regnum
coelorum.
Infine vi espongo
le mie umili istanze per ottenere, se è a maggior gloria di Dio, la grazia
( qui nominate la grazia che volete ) per la quale ho eletto di praticare ad onor vostro il presente
devoto ossequio.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Massima del Santo
Bisogna anzi morire mille volte, che amare altri che Dio, e perdere anzi ogni altra cosa che la speranza, il coraggio e la risoluzione di amarlo eternamente.
Pratica
Guardarsi con premura non solo dai minimi difetti, ma da tutto ciò che non
potrebbe essere di pieno gradimento alla Sua Divina Maestà.
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QUARTO
GIORNO
O vero prodigio di carità, glorioso s.Francesco, che, quantunque sempre unito con Dio per mezzo della contemplazione e della preghiera, sapeste però farvi come l’Apostolo, tutto a tutti, attendendo continuamente a soccorrere i poveri, a consolare gli afflitti, a difendere gli oppressi, ad istruire gli ignoranti, a correggere i traviati, a sostenere i deboli, a rassodare i perfetti, otteneteci dal Signore la grazia di attendere con tutto l’impegno, non solo alla santificazione dell’anima nostra, ma anche a quella dei nostri prossimi, affinché, spargendo continuamente il buon odore di Gesù Cristo nelle nostre parole e nelle nostre opere, possiamo con voi conseguire la beatitudine promessa ai veri misericordiosi. Beati misericordes, quoniam ipsi misericordiam
consequentur.
Infine vi espongo
le mie umili istanze per ottenere, se è a maggior gloria di Dio, la grazia
( qui nominate la grazia che volete ) per la quale ho eletto di praticare ad onor vostro il presente
devoto ossequio.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Massima del Santo
L' anima del nostro prossimo è come l' albero della scienza del bene e del male; il quale è proibito toccare, per non giudicarlo sotto pena d'essere castigato, avendosene Dio riservato il giudizio.
Pratica
Sopportare e scusare di cuore le piccole contrarietà e molestie che potessimo ricevere dal nostro prossimo.
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QUINTO
GIORNO
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O vero prodigio di pazienza e di rassegnazione, glorioso s. Francesco, che, provato da Dio con tante afflizioni, ora con la morte dei vostri cari, ora con l’incostanza della vostra salute, ora con le desolazioni del vostro spirito, ora con il rovescio dei vostri disegni, sempre tranquillo e sereno benediceste come Giobbe la mano che vi percuoteva nel mezzo delle vostre speranze e delle vostre consolazioni, anzi di tutto vi serviste per più intimamente congiungervi al vostro Bene, otteneteci dallo stesso Signore la grazia di uniformarci in ogni cosa alla sua suprema volontà, affinché, appoggiando a lui solo la nostra speranza,e conservandoci sempre a lui fedeli anche tra le più desolanti sventure, possiamo infine conseguire con voi la beatitudine promessa a tutti quanti i pacifici. Beati pacifici quoniam fiili Dei
vocabuntur.
Infine vi espongo
le mie umili istanze per ottenere, se è a maggior gloria di Dio, la grazia
( qui nominate la grazia che volete ) per la quale ho eletto di praticare ad onor vostro il presente
devoto ossequio.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Massima del Santo
Una sola Comunione ben fatta è capace e sufficiente per farci santi e perfetti.
Pratica
Combattere generosamente la cattiva inclinazione che più domina in noi, onde disporci meglio alla SS. Comunione.
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SESTO
GIORNO
O vero prodigio di zelo, glorioso s. Francesco, che, spedito apostolo fra gli eretici, non risparmiaste mai alcuna fatica per guadagnare le anime a Gesù Cristo, che anzi sempre giulivo affrontaste gli incomodi dei viaggi, i rigori delle stagioni, le insidie dei nemici, sempre pronto da buon pastore a dare la vita e a divenire anche anatema per la salute del gregge a voi affidato, otteneteci dal Signore la grazia di non lasciarci mai sgomentare da alcuna difficoltà negli esercizi di
devozione e nell’adempimento dei nostri doveri, affinché, aspirando sempre, come s. Paolo, a doni migliori, o bramando sempre di crescere nei meriti dinanzi a lui, possiamo con voi conseguire la beatitudine
promessa ai famelici ed assetati della giustizia. Beati qui esuriunt et sitiunt justitiam, quoniam ipsi
saturabuntur.
Infine vi espongo
le mie umili istanze per ottenere, se è a maggior gloria di Dio, la grazia
( qui nominate la grazia che volete ) per la quale ho eletto di praticare ad onor vostro il presente
devoto ossequio.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Massima del Santo
Onorate, riverite e rispettate con speciale amore la sacra e gloriosa Vergine Maria; Essa è Madre del nostro sovrano Padre, e per conseguenza nostra gran Madre.
Pratica
Ricorrere a Maria in ogni tentazione ed in ogni pericolo: Oh Maria venite in mio aiuto.
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SETTIMO
GIORNO
O vero prodigio di penitenza, glorioso s. Francesco, che non contento di portare, come l’Apostolo, la mortificazione di Gesù Cristo in tutte le vostro membra, sospiraste ancora e gemeste come un altro Geremia. Sulle perdite e disgrazie della mistica Gerusalemme, ne mai cessaste dalle lacrime nemmeno allora che convertiti per opera vostra più di settantamila eretici, incamminati tanti fedeli nella via della santità, ed edificato tutto il mondo con il nuovo ordine della Visitazione da voi con tanto studio fondato e diretto, vi accorgeste di avere con l’aiuto dell’Altissimo rimarginate le sue piaghe e mitigato il suo dolore, otteneteci dal Signore la grazia di pianger sempre internamente i traviamenti dei nostri fratelli non meno che le nostre infedeltà, affinché, implorando con le lacrime della contrizione la misericordia e il perdono per noi e per tutti, possiamo con voi conseguire la beatitudine promessa a tutti coloro che piangono. Beati qui lugent, quoniam ipsi
consolabuntur.
Infine vi espongo
le mie umili istanze per ottenere, se è a maggior gloria di Dio, la grazia
( qui nominate la grazia che volete ) per la quale ho eletto di praticare ad onor vostro il presente
devoto ossequio.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Massima del Santo
Chi è veramente umile, non mai può credere che gli faccia torto in cosa alcuna.
Pratica
Non lasciarci sfuggire oggi alcuna occasione di praticare l' umiltà, come non
scusarci, non dire parole di propria lode.
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OTTAVO
GIORNO
O vero prodigio di fortezza, glorioso s.Francesco, che, circondato dai pericoli, combattuto dalle tentazioni, screditato dalle calunnie e perseguitato fino a morte da quelli stessi ai quali procuraste con ogni impegno la vita, non desisteste mai dall’impresa a cui vi aveva destinato come apostolo la Provvidenza, che anzi vi offeriste a Dio come una vittima disposta ad essere immolata per l’altrui saluto e per la sua gloria, otteneteci dal Signore la grazia di sprezzare coraggiosamente tutte le mondane dicerie, di scoprire e di deludere tutto le insidie dei nemici, affinché, perseverando sino alla fine nel santo divino servizio, possiamo conseguire la beatitudine promessa ai perseguitati per la giustizia. Beati qui persecutineem patiuntur propter justitiam, quoniam ipsorum est regnum
coelorum,
Infine vi espongo
le mie umili istanze per ottenere, se è a maggior gloria di Dio, la grazia
( qui nominate la grazia che volete ) per la quale ho eletto di praticare ad onor vostro il presente
devoto ossequio.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Massima del Santo
Bisogna che abbiamo una gran pazienza con tutti, ma particolarmente con noi medesimi, essendo noi più
molesti a noi stessi che alcun altro.
Pratica
Soffrire pazientemente le molestie che ci potrebbero arrivare in questo giorno.
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NONO
GIORNO
O vero prodigio di santità, glorioso s.Francesco, che sapeste congiungere così bene la semplicità della colomba con la prudenza del serpente, la conversazione del secolo col raccoglimento del chiostro e con l’austerità del deserto, quindi ricolmo di tutti i doni dello Spirito Santo, sapeste aprire agli amanti della pietà una vita affatto nuova, cioè tutta facile e deliziosa per arrivar con certezza alla perfezione la più sublime, otteneteci dal Signore la grazia di camminar sempre fedeli dietro la scorta ineffabile dei vostri santi insegnamenti, affinchè, vivendo come voi a guisa di lucerne ardenti e luminose possiamo, dopo aver santificati noi stessi ed eruditi gli altri nella giustizia, divenire, non solo ammiratori dei vostri meriti, ma partecipi ancora di quella gloria che voi godete beato con i santi e con gli Angeli nel Paradiso. Qui ad justitiam erudiunt multos, quasi stelloe fulgebunt in perpetuas
ceternitates.
Infine vi espongo
le mie umili istanze per ottenere, se è a maggior gloria di Dio, la grazia
( qui nominate la grazia che volete ) per la quale ho eletto di praticare ad onor vostro il presente
devoto ossequio.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Massima del Santo
Nessuna cosa è così grata alla Maestà Divina quanto la perseveranza, e non pensate che sia piccola virtù il perseverare a fare una medesima preghiera.
Pratica.
Essere fedeli nei nostri buoni propositi, soprattutto nell' adempimento esatto dei nostri doveri di pietà.
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