O
Dio, nostro Padre,
che
per mezzo del tuo Figlio
e
con la potenza del tuo Spirito
ci
ha predestinati ad essere
santi
e immacolati al tuo cospetto nella carità,
ascolta
la nostra preghiera.
Tu,
che hai associato
il
tuo servo e fratello nostro
Giuseppe
Puglisi
al
sacerdozio del tuo Figlio divino,
come
annunciatore del mistero pasquale
e
dispensatore dei doni della salvezza,
degnati
di glorificarlo qui in terra,
attraverso
il ministero della Chiesa,
come
testimone dell'amore del Cristo
che
ha dato la sua vita per noi.
Amen
PREGHIERA
A PINO PUGLISI
Beato martire Giuseppe,
sei stato, per grazia di Dio,
operaio
infaticabile nella sua vigna,
testimone audace del Vangelo,
fratello e amico dei giovani,
difensore dei poveri e degli oppressi.
Intercedi per la Chiesa,
perché in essa il Signore susciti
generosi ministri del Vangelo,
uomini e donne capaci di impegnarsi
per la vera libertà, la pace e il bene di
tutti.
Fa che anche noi possiamo avere
il tuo impavido coraggio nel rifiutare il male
e ogni compromesso con i poteri tenebrosi
e criminali degli uomini,
per rimanere fedeli a Cristo
e così entrare nella gioia del suo Regno
Amen.
PENSIERI
DI PADRE PINO PUGLISI
Il
Signore sa aspettare.
"Nessun uomo è lontano dal Signore.
Il Signore ama la libertà, non impone il suo amore.
Non
forza il cuore di nessuno di noi.
Ogni cuore ha i suoi tempi, che neppure noi riusciamo a
comprendere.
Lui bussa e sta alla porta. Quando il cuore è pronto si aprirà.".
Il
senso della vita.
"Ognuno di noi sente dentro di sé una inclinazione,
un carisma.
Un progetto che rende ogni uomo unico e irripetibile.
Questa chiamata, questa vocazione è il segno dello Spirito Santo
in noi.
Solo ascoltare questa voce può dare senso alla nostra vita".
Ho
fatto del mio meglio.
"Bisogna cercare di seguire la nostra vocazione, il
nostro progetto d'amore.
Ma non possiamo mai considerarci seduti al capolinea, già
arrivati. Si riparte ogni volta. Dobbiamo avere umiltà, coscienza
di avere accolto l'invito del Signore, camminare, poi presentare
quanto è stato costruito per poter dire:
sì,
ho fatto del mio meglio".
Come
le tessere di un mosaico.
"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel
Duomo di Monreale.
Ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico.
Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual’é il nostro posto e
aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi
l'unico volto del Cristo".
Le
parole e i fatti.
"E'
importante parlare di mafia, soprattutto nelle scuole, per
combattere contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque
ideologia disposta a svendere la dignità dell'uomo per soldi. Non
ci si fermi però ai cortei, alle denunce, alle proteste.
Tutte queste iniziative hanno valore ma, se ci si ferma a questo
livello,
sono
soltanto parole. E le parole devono essere confermate dai
fatti".
Dio
ci dà forza.
"L'amore per Dio purifica e libera. Ciò non vuol dire che
veniamo spersonalizzati ma, anzi, la nostra personalità viene
esaltata e potenziata, cioè viene data una nuova potenzialità
alle nostre facoltà naturali, alla nostra intelligenza. Viene
data una luce nuova alla nostra volontà".
Se
ognuno fa qualcosa.
"Le nostre iniziative e quelle dei volontari devono
essere un segno.
Non è qualcosa che può trasformare Brancaccio.
Questa è un'illusione che non possiamo permetterci.
E' soltanto un segno per fornire altri modelli, soprattutto ai
giovani.
Lo facciamo per poter dire: dato che non c'è niente, noi vogliamo
rimboccarci le maniche e costruire qualche cosa.
E se ognuno fa qualche cosa, allora si può fare molto...".
La
testimonianza che diventa martirio.
"Il discepolo di Cristo è un testimone.
La testimonianza cristiana va incontro a difficoltà, può
diventare martirio.
Il passo è breve, anzi è proprio il martirio che dà valore alla
testimonianza.
Ricordate San Paolo: "Desidero ardentemente persino morire
per essere con Cristo". Ecco, questo desiderio diventa
desiderio di comunione che trascende persino la vita".