(S. Tommaso d'Aquino)
La passione di Cristo è sufficiente per orientare tutta la nostra vita.
Chiunque vuol vivere in perfezione non faccia altro che disprezzare quello che Cristo disprezzò sulla croce, e desiderare quello che egli desiderò.
Nessun esempio di virtù infatti è assente dalla croce.
Se cerchi un esempio di carità, ricorda: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici»
(Gv 15, 13).
Se cerchi un esempio di pazienza, ne trovi uno quanto mai eccellente sulla croce.
Infatti «quando soffriva non minacciava» (1 Pt 2, 23)
e come un agnello fu condotto alla morte e non aprì la sua bocca (cfr. At 8, 32).
Se cerchi un esempio di umiltà, guarda il crocifisso: Dio, infatti, volle essere giudicato sotto Ponzio Pilato e morire.
Se cerchi un esempio di obbedienza, segui colui che si fece obbediente al Padre fino alla morte.
Se cerchi un esempio di disprezzo delle cose terrene, segui colui che è il Re dei re e il Signore dei signori.
Egli è nudo sulla croce, schernito, sputacchiato, percosso, coronato di spine, abbeverato con aceto e fiele.
Non legare dunque il tuo cuore alle vesti ed alle ricchezze, perché «si sono divise tra loro le mie vesti» (Gv 19, 24);
non gli onori, perché ho provato gli oltraggi e le battiture
(cfr. Is 53, 4);
non alle dignità, perché intrecciata una corona di spine, la misero sul mio capo
(cfr. Mc 15, 17);
non ai piaceri, perché «quando avevo sete, mi han dato da bere aceto»
(Sal 68, 22).
il
Chiostro: pillole per lo spirito