I. - O
beatissimo Giobbe, per l'ammirabile conformità che in tutta la vostra vita
aveste col Divin Salvatore, di cui foste profeta e una delle più espressive
figure, degnatevi di ottenerci la grazia di poter anche noi ricopiar fedelmente
Gesù, nostro modello, ed essere così nel numero dei predestinati alla gloria,
riservata a quelli che saran trovati conformi all'immagine del Figliuolo di Dio.
Pater, Ave, Gloria.
II. -
O beatissimo Giobbe, per l'ammirabile compassione, che con voi crebbe sin
dall'infanzia per i poveri e per i tribulati, onde poteste gloriarvi di essere
l'occhio del cieco, il piede dello zoppo, il padre dei poveri, il sostegno dei
vacillanti, il consolatore degli afflitti, otteneteci la grazia di saper
compatire e soccorrere i nostri prossimi nelle loro tribulazioni, e soprattutto
di saper compatire le acerbe pene interiori di Gesù agonizzante e meritar così
che anch'Egli ci consoli nelle nostre afflizioni e nelle nostre agonie. Pater,
Ave, Gloria.
III.
- O beatissimo Giobbe, per l'ammirabile fortezza d'animo, con cui sosteneste
l'abbandono dei vostri amici, che non ebbero per voi una parola di consolazione
e di conforto, ma scherni ed amari rimproveri, otteneteci, ve ne preghiamo, la
grazia di sopportare da forti le pene che ci possono cagionare i nostri prossimi
e famigliari, e di mantenerci sempre fedeli all'unico vero amico Gesù, che non
abbandona mai i suoi amici, ma li consola nel tempo e li corona nella eternità.
Pater, Ave, Gloria.
IV.
- O beatissimo Giobbe, per l'ammirabile esempio che lasciaste di eroico distacco
da ogni bene di questa terra sostenendo in pace la perdita delle sostanze e le
amare privazioni della più grande povertà, otteneteci la grazia di essere nel
numero di quelle anime che il Divin Salvatore chiamò beate perchè, povere di
spirito, soffrono in pace gli effetti della povertà o, abbandonando pure di
beni, ne sono col cuore staccate, e si assicurano felicemente il regno dei
cieli.
Pater,
Ave, Gloria.
V.
- O beatissimo Giobbe, per l'ammirabile pazienza con cui sosteneste le dure
prove alle quali volle sottoporvi il Signore, e foste così degno di essere
proposto quale modello a quanti soffrono in questa valle di lacrime, otteneteci
ve ne scongiuriamo, la grazia di essere costantemente pazienti nelle
tribulazioni della vita, e mantenere, a vostro esempio, sempre vivo in noi lo
spirito di fede e di confidenza, di cui sentiamo tanto il bisogno di santificar
le nostre pene ed onorare le agonie di Gesù, ripetendo in ogni evento la
parola che Egli ci ha insegnato e che forma la scienza, la virtù, il tesoro dei
suoi veri amanti: Fiat voluntas tua!
Pater,
Ave, Gloria.