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MARZO
SANTA
LEA
† Roma, 384
La vita di questa santa ci è nota solo
attraverso gli scritti di san Girolamo, che ne parla in una lettera
alla gentildonna Marcella, animatrice di una comunità femminile di
tipo quasi monastico nella sua residenza sull'Aventino. Anche Lea è
di famiglia nobile: rimasta vedova in giovane età, pareva che
dovesse poi sposare un personaggio illustre, Vezzio Agorio
Pretestato, chiamato ad assumere la dignità di console. Ma lei è
entrata invece nella comunità di Marcella, dove si studiano le
Scritture e si prega insieme, vivendo in castità e povertà. Con
questa scelta, Lea capovolge modi e ritmi della sua vita. Marcella
ha in lei una fiducia totale: tant'è che le affida il compito di
formare le giovani nella vita di fede e nella pratica della carità
nascosta e silenziosa. Quando Girolamo ne parla, nel 384, Lea è già
morta. (Avvenire)
PREGHIERA
A SANTA LEA
Santa
Lea, sii nostra maestra,
insegna anche a noi,
a seguire la Parola,
come lo facesti tu,
in silenzio e con le opere.
Ad essere umili servi,
dei più poveri e degli ammalati.
Con amore e fedeltà,
per piacere al nostro Signore.
Amen
(Nicola Pinna)
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