MEDITAZIONE
La misericordia di Dio nella santa
Chiesa.
«Si ricordino bene tutti i figli della Chiesa che la loro privilegiata condizione non va ascritta ai loro meriti, ma ad una speciale grazia di Cristo» (LG, 14).
La Chiesa è — come dice il Concilio Vaticano II — «segno e strumento della salvezza». Dio Misericordioso «ha amato infatti così il mondo, che il Figlio suo Unigenito ha dato », invece il Figlio di Dio divenuto Uomo «ha amato la Chiesa e ha dato la sua vita per lui». La Chiesa nata dalla misericordia Divina, porta su di sé il Suo marchio ed è il segno visibile dell'amore misericordioso di Dio, compassionevole per l'uomo caduto. Cristo stesso infatti «ribadendo espressamente la necessità della fede e del battesimo, non ha fatto che confermare simultaneamente la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano, per così dire, attraverso la porta del battesimo. Perciò non potrebbero salvarsi quegli uomini i quali, pur non ignorando che la Chiesa Cattolica è stata da Dio per mezzo di Gesù Cristo fondata come necessaria, non vorranno tuttavia entrare in essa o in essa perseverare» (Ad gentes
divinitus, 7). Gesù ha detto una volta a Filippo: «Chi ha veduto me ha veduto il Padre»
(Gv 14,9). Oggi la Chiesa può dire: chi mi vede e conosce, vede e conosce anche l'insondabile misericordia di Cristo. In Lui infatti «si è manifestata la bontà e la benevolenza di Dio». Chiunque giustamente e onestamente guarda la Chiesa, vedrà in essa il sacro Volto di Cristo, vedrà il Suo amore, la misericordia e il perdono. Vedrà inoltre il volto dell'uomo debole, che cade ed è peccatore. Il grande mistero della Chiesa sta nel fatto che nel suo grembo raccoglie santi e peccatori, che non li allontana, ma come Cristo si piega su di loro e li fa avvicinare. Nonostante i peccati e le imperfezioni dei credenti, la Chiesa prolunga la missione salvifica di Cristo: include gli uomini nel Corpo Mistico, perdona i peccati, nutre con il Pane Eucaristico, per loro e a nome loro offre sacrifici a Dio, rafforza le famiglie e santifica la sofferenza. Come una volta in Palestina, così anche oggi, per mezzo della Chiesa, Gesù Cristo proclama la Buona Novella, cioè il messaggio di amore e misericordia su tutta la terra. Va incontro ai figli prodighi, aspetta che tornino alla casa del Padre. In breve, la Chiesa incessantemente «accosta gli uomini alle fonti della misericordia del Salvatore, di cui essa è depositaria e dispensatrice»
(DiM 13). «Occorre che la Chiesa del nostro tempo — scrive il Santo Padre Giovanni Paolo II — prenda più profonda e particolare coscienza della necessità di rendere testimonianza alla misericordia di Dio in tutta la sua missione, sulle orme della tradizione dell'antica e della nuova Alleanza e, soprattutto, dello stesso Gesù Cristo e dei suoi Apostoli. La Chiesa deve rendere testimonianza alla misericordia di Dio rivelata in Cristo nell'intera sua missione di Messia, professandola in primo luogo come verità salvifica di fede e necessaria ad una vita coerente con la fede, poi cercando di introdurla e di incarnarla nella vita sia dei suoi fedeli sia, per quanto possibile, in quella di tutti gli uomini di buona volontà. Infine, la Chiesa — professando la misericordia e rimanendole sempre fedele — ha il diritto e il dovere di richiamarsi alla misericordia di Dio, implorandola di fronte a tutti i fenomeni del male fisico e morale, dinanzi a tutte le minacce che gravano sull'intero orizzonte della vita dell'umanità contemporanea»
(DiM VII).
Sono tre volte santo — ha detto Gesù a suor Faustina — ed ho orrore del più piccolo peccato. Non posso amare un'anima macchiata dal peccato, ma quando si pente, la Mia generosità non ha limiti verso di lei. La Mia misericordia l'abbraccia e la perdona. Con la Mia misericordia inseguo i peccatori su tutte le loro strade ed il Mio Cuore gioisce quando essi ritornano da Me. Dimentico le amarezze con le quali hanno abbeverato il Mio Cuore e sono lieto per il loro ritorno. Dì ai peccatori che nessuno sfuggirà alle Mie mani se fuggono davanti al Mio Cuore e sono lieto per il loro ritorno. Dì ai peccatori che li attendo sempre, sto in ascolto del battito del loro cuore quando batterà per Me. Scrivi che parlo loro con i rimorsi di coscienza, con gli insuccessi e le sofferenze, con le tempeste ed i fulmini; parlo con la voce della Chiesa, e, se rendono vane tutte le Mie grazie, comincio ad adirarMi contro di essi, abbandonandoli a se stessi e do loro quello che desiderano (Suor Faustina - Q. VI, p. 567).
PREGHIERA:
O Chiesa di Dio, tu sei la migliore delle madri. Tu sola sai educare e far crescere le anime. Oh! quanto amore e quanta venerazione ho per la Chiesa, per la migliore delle madri (Suor Faustina - Q. I, p. 102).
FIORETTO -
Recita sette Gloria al Padre a Gesù Misericordioso per il trionfo della Santa
Chiesa nel cuore di tutti gli uomini.