MEDITAZIONE
La misericordia di Dio nell'Eucaristia.
Il Cenacolo L'ultimo incontro del Maestro con i suoi discepoli. «Gesù sapendo che era giunta la Sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi nel mondo, fino alla fine li amò». In un'atmosfera di amore e di apertura del cuore ha istituito l'Eucaristia. Dopo aver consumato l'agnello e aver lavato i piedi degli Apostoli, Gesù ha preso il pane, lo ha benedetto, lo ha spezzato e distribuito ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate — questo è il Mio Corpo». Dopo, prese il calice, rese grazie e disse: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza, versato per molti in remissione dei peccati»
(Mt 26,26). «Fate questo in memoria di Me!» (1 Cor 11,24). In tal modo davanti agli occhi degli Apostoli si è compiuto il grande mistero di fede: è stata celebrata la prima santa Messa. Gesù sotto le spoglie del pane e del vino si è offerto per gli Apostoli e per tutta l'umanità, per la remissione dei peccati, compiendo il mistero dell'amore che ha annunciato più volte. Gesù per la prima volta ha nutrito con il suo Corpo e ha dissetato con il proprio Sangue coloro che «ha amato fino alla fine». Oggi la Chiesa con la potenza dello Spirito Santo in ogni santa Messa fa' lo stesso: compie la trasformazione del pane e del vino in vero Corpo e Sangue di Cristo. Misticamente, ma realmente si fanno attuali gli avvenimenti che hanno avuto luogo nel Cenacolo e sul Golgota circa duemila anni fa. L'Eucaristia non è quel pane con cui Gesù ha nutrito miracolosamente gli affamati né quello con cui Mosè ha nutrito il popolo nel deserto; l'Eucaristia è il Pane «disceso dal cielo», è lo stesso Cristo, che nella sua misericordia diventa cibo per gli uomini! L'amore per sua natura tende alla più stretta unione con l'amato. Questi erano i desideri di Gesù nel Cenacolo quando istituiva l'Eucaristia, il miracolo dell'amore misericordioso, che supera ogni immaginazione umana. In questo sacramento di inesprimibile misericordia, il Cristo risorto è come se continuamente «morisse» nella consacrazione del pane e del vino solo perché l'umanità e tutto l'universo possano partecipare alla Sua vittoria. Attraverso l'Eucaristia Gesù continua ad essere presente nella Chiesa in modo reale, la vivifica e continuamente offre al Padre celeste la riparazione fatta sul
Golgota. Egli «possiede un sacerdozio che non tramonta e perciò può salvare perfettamente coloro che per lui si accostano a Dio»
(Ebr 7,24). Per la Chiesa quindi l'offerta Eucaristica è un grande sacramento di misericordia per mezzo del quale i fedeli attraverso Cristo si avvicinano pienamente a Dio, nel modo più perfetto. Gli offrono venerazione e ringraziamento, chiedendo il perdono dei peccati e le grazie necessarie per se stessi e per il mondo intero. Durante la vita terrena di Gesù gli ammalati «si affollavano» per poterlo almeno toccare, «perché da lui usciva una forza che guariva tutti»
(Lc 6,19). Egli possiede la stessa potenza oggi sui nostri altari e nel tabernacolo. Chi lo ha scoperto, non si pente di dedicare tempo alla Messa e all'adorazione del Santissimo.
Oggi durante la S. Messa ho visto Gesù Crocifisso. Gesù era inchiodato sulla croce e tra grandi tormenti. La mia anima fu compenetrata dalle sofferenze di Gesù, sia nell'anima che nel corpo, sebbene in maniera non visibile, ma egualmente dolorosa. Oh, che tremendi misteri avvengono durante la S. Messa! Un grande mistero avviene nella Messa. Con quanta devozione dovremmo seguire e partecipare a questa morte di Gesù! Un giorno conosceremo quello che Iddio fa per noi in ogni S. Messa e quale dono ci prepara in essa. Solo il Suo amore divino poteva concepire un simile dono. (Suor Faustina - Q.
II, p. 328).
PREGHIERA:
O Gesù nascosto nell'Ostia, mio dolce Maestro e fedele Amico, oh, quanto è felice la mia anima, perchè ho un tale Amico, che mi tiene sempre compagnia, Non mi sento sola, anche se sono in isolamento. O Gesù Ostia, noi ci conosciamo, questo mi basta (Suor Faustina - Q.
II, p.318).
FIORETTO -
Recita sette Gloria al Padre a Gesù Misericordioso per ringraziarlo dal
dono della Santissima Eucaristia.