UN ANGELO DEL
SIGNORE
Mentre però [Giuseppe] stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». (Mt 1,20-21)
Giuseppe è sospeso, trattiene il fiato, la sua vita ha una battuta d'arresto: ecco che si immerge nella riflessione, o meglio sprofonda nel suo stesso stupore. "Pensare", nel linguaggio biblico, non vuol dire "ragionare", ma ascoltare il cuore, chinarsi sul proprio intimo più segreto, per cercare di avvertire il germe del pensiero divino che sta spuntando.
Pensare dunque vuol dire ascoltare quel che Dio dice al mio cuore. Niente di strano che questo stato possa essere paragonato al sonno: nel sonno la ragione tace e si abbandona... Il sonno di Adamo, il sonno di Abramo, quello dei discepoli di fronte al mistero di Gesù, è il ritrarsi della mia ragione, insufficiente a spiegare ciò che accade, e della mia natura ridotta al silenzio. Ed ecco perché il "sogno" è una visione del segreto di Dio.
Questo accade nella preghiera. Infatti si può dire che l'uomo in ascolto della voce che parla al suo cuore, sta pregando e Dio gli apre il suo stesso cuore per condividere con lui il suo segreto.
Il messaggero celeste porta la parola di Dio, è egli stesso una parola di Dio che si rivolge sempre all'uomo reale, che ha un'identità precisa:. "Giuseppe, figlio di Davide...", tu che sei l'erede della promessa fatta a Davide, figlio secondo la discendenza, ma ancor più perché in te si compie quella promessa, "... non temere!": ecco la parola decisiva, quella che ogni profeta ha ascoltato. Perché il profeta è uomo, come Giuseppe, e si riconosce del tutto inadeguato a compiere la volontà di Dio.
Non temere... perché, infatti, tu potresti temere, se questo fosse un tuo progetto, ma non è così, e il tuo timore incontra la presenza dello Spirito Santo che agisce in Maria, in lei per la sua maternità, in te per quella che sarà la tua paternità. Infatti, come prescrive la Legge, darai il nome al figlio che ricevi come dono di Dio: non temere, proprio perché chi compie ogni cosa è Dio. Tu sei affidato a colui che è sceso in Maria. Consegnati a lui, che compirà la sua opera anche in te, che sarai padre di questo figlio, riconoscendo in lui il salvatore atteso da tutto Israele.
Non temere... perché, anche se è sconvolgente per la mente umana e causa di turbamento per il cuore, questa chiamata è per te e attendeva proprio te, figlio di Davide.
figlio che il re Davide ebbe secondo la carne, Salomone, costruì il tempio di Gerusalemme,
grandiosa dimora per l'Arca dell'Alleanza e segno per tutti i popoli che Dio vuole dimorare in mezzo ai suoi. Ma tu sarai, con la tua stessa vita, con il tuo lavoro e il tuo silenzio, la casa in cui l'Arca dell'Alleanza troverà dimora. Maria è questa Arca, tabernacolo del Dio vivente, e tu la casa per lei e per colui che è con lei, il redentore del suo popolo.
Figlio di Dio, nel tuo amore sei venuto tra noi
a fare tutte le cose nuove.
Perchè io parli del tuo amore a chi mi ascolta
donami il tuo amore.
Dio Altissimo Tu sei disceso dal cielo
per abitare con noi peccatori.
Perchè io racconti la bellezza del Tuo amore
donami di salire dove Tu abiti.
Nel Tuo amore per noi Tu hai accettato con pazienza
di essere inchiodato sulla croce.
Perchè io parli della Tua bontà
fa' scorrere nelle mie vene sangue Tuo che dona la vita.
Nel Tuo amore bruciante permetti che la mia bocca
annunci con forza la Tua buona notizia.
Donami di cantare a piena voce la Tua gloria
tra le genti di questa terra.
(Giacomo di Sarug)
FIORETTO
DEL GIORNO:
Sarò
fedele nelle piccole cose di ogni giorno, per essere fedele
anche
nelle cose grandi.
per
lasciare il tuo nome se oggi hai fatto un fioretto
|