MEDITAZIONE
I SUOI TITOLI
1. Sono tanti! perchè innumerevoli sono le effusioni dello Spirito Santo. Dalle labbra di Gesù sappiamo ch'Egli è Spirito di Verità,
Paraclito, cioè avvocato e consolatore. Senza di lui nel mondo non ci sarebbe che tenebra, e tenebra avvolgerebbe le nostre menti: Egli è l'Illuminatore delle menti e dei cuori, lumen
cordium, l'Annunciatore di tutta la verità. E non c'è che la verità che possa davvero consolare e assistere: perchè la verità è il segreto della gioia. Gaudium de
veritate, il gaudio vien dalla verità. La verità ci fa liberi e ci fa trovar grazia presso la giustizia del Padre. Ma da questi, quasi da divina matrice, innumerevoli altri titoli, cioè altre luci, sono spuntati come spunta il fiore dallo stelo. La santa liturgia - che è in certo modo la cetra dello Spirito Santo - e gli scritti dei Padri sono tutti raggianti dei nomi del
Paraclito. Innumerevoli come le stelle e i fiori. Conta le stelle, conta i fiori, se puoi. E lo sbocciare e il fiorire dal Cielo e dalla terra non è ancora finito.
2. Sono belli e gloriosi. Basta enumerarli: sono belli proprio come le stelle e i fiori e più ancora e molto di più. Ma come si fa a raccoglierli tutti? Il più bello, il più caro al Cuore di Cristo, è questo:
Charitas, amore. È la sua essenza, la sua storia eterna. L'amore spira, sospira, si effonde: ineffabilmente. E poi basta leggere due gioielli: l'inno del Veni, Creator e la sequenza: Veni, Sancte
Spiritus: che esuberanza e che fragranza! E che gloria! «Spirito Creatore, dono d'Iddio, fonte vivo, fuoco, unzione spirituale, dito della destra di Dio, Padre dei poveri, datore di grazie, luce beatissima, luce dei cuori, ospite amico dell'anima, dolce refrigerio, riposo nei travagli, negli ardori frescura, sollievo nel pianto». I Padri e i Santi, i Pontefici e i teologi, su questa mirabile trama ricamano. Non possiamo, per brevità, seguirli. Raccolgo un titolo solo e lo colgo nel fiorito giardino di sant'Agostino. È un titolo tra i più profondi, ispirati e consolanti: fragrantia Verbi, la fragranza del Verbo. Non è invero frutto e profumo di Cristo, per noi, il
Paraclito? Lui ce l'ha meritato e dato con la sua vita e con la sua morte
3. Sono consolanti. Basta devotamente recitarli questi titoli, per averne imbalsamato il cuore, per sentirne la mirabile inesauribile fecondità, per goderne la interna letizia. È il Cielo che ci è disceso in cuore. Sì che anche per virtù di Spirito Santo possiamo osare dire: «Non son più io che vivo, è il divino Amore che vive in me», E quando si vive con Lui nulla al mondo ci può turbare, nulla paganamente avvilire o addolorare. Il pianto? Con lo Spirito Santo diventa purissimo gaudio. «Nulla è più dolce in Dio che lo Spirito Santo», ha scritto san
Bernardo.
* O Spirito soavissimo, degno in Cielo e in terra di tutta la gloria, nessun nome ti può esaurire. Noi balbettiamo estasiati qualche sillaba del tuo libro infinito. Come sei grande, come sei buono, come sei bello! lo sento l'immensa dolcezza di gettarmi in te come in un mare soavissimo, senza sponde. E tutto abbandonato in te io vivo. È sparita la terra, nulla vedo all'infuori di te, con il Padre e con il Figlio: e son beato. Che cosa sarà il giorno dell'incontro eterno?
ELEVAZIONE
Le qualità dello Spirito Santo - leggiamo in un discorso sulla Pentecoste del Bourdaloue - ci sono rappresentate sensibilmente dal fuoco misterioso e miracoloso, sotto il cui simbolo è stato dato agli Apostoli. Perchè il fuoco, che di tutti gli elementi è il più nobile, possiede la virtù d'illuminare, di purificare e di scaldare. Orbene queste, rispetto a noi, sono le proprietà dello Spirito di Dio. Come Spirito di verità c'illumina, come Spirito di santità ci purifica e come Spirito di forza ci anima. Come Spirito di verità ci libera dall'errore; come Spirito di santità ci emancipa dagli attaccamenti peccaminosi; come Spirito di forza ci fa trionfare dalle nostre debolezze. Come Spirito di verità eleva e perfeziona i nostri spiriti; come Spirito di santità riforma e cambia i costumi; come Spirito di forza mette in azione tutte le nostre energie, per lo zelo che eccita in noi, quando vuole che noi operiamo per la gloria e per gli interessi di Dio.
FIORETTO Voglio imparare alcune invocazioni liturgiche allo Spirito Santo e farne la mia delizia lungo il giorno.
GIACULATORIA Qui diceris
Paraclitus, miserere mei. Tu che sei detto Paraclito, abbi pietà di me.