MEDITAZIONE
PACE
1. Il frutto della pace corona quello della gioia. La pace è qualche cosa di stabilmente tranquillo. A prima vista la pace non potrebbe andare d'accordo con la gioia, così come si presenta nel mondo, perchè la gioia va a momenti, va a scatti. Non così per la gioia soprannaturale. Perchè essa è calma e durevole. Somiglia al getto d'acqua montana che viene giù sempre uguale, chiara, fresca. Chi ha sete ne beve, lungo l'aspra salita. Lo Spirito del Signore l'ha seminata apposta, così, mentre pellegriniamo lontani, e dobbiamo e vogliamo ritornare a Lui. Viene la pace dell'Amor suo e si innesta sul nostro amore. Fiorisce da questo duplice amore. Fa tenerezza pensarlo. Non c'è che l'amor di Dio, che viene o che va a Dio, che possa esser davvero pacificatore.
2. La pace allontana dal peccato. È evidente. La pace è ordine, è armonia, e il peccato è disordine, è confusione: e tutta l'opera dello Spirito Santo in noi tende a far sì che noi apprezziamo al massimo grado la Grazia che è segreto e motivo di santificazione. La Grazia stabilisce l'anima nell'armonia con il Signore, con se stessi, con il prossimo. Non c'è posto per il peccato. Il disordine invece è fomite di cadute e cadute: è una terribile catena che si va desolatamente formando, nè si sa quale sarà l'ultimo anello. È il regno degli schiavi, il regno del disordine: e perciò dell'odio, della ribellione, della tristezza, della morte. La pace è giust'appunto il contrario: è il regno dell'amore, dell'ubbidienza, della gioia, della vita. Che bisogno ci può esser mai di andare al peccato? I cattivi andando alla colpa cercano il loro bene... Disgraziati! dove vanno mai? Il bene non viene che da Dio, come la pace. «Vi lascio la pace, vi dò la mia pace», ha detto Gesù.
3. Il frutto della pace ci fa correre nelle vie di Dio. Il progresso dell'anima è legato d'ordinario ad uno stato di pace. Se io sono turbato, resto stazionario o vado indietro nelle vie dello spirito. Avanti non posso andare. E' lo stesso che star fermo e pretendere di camminare. Non ci sono che gli stolti che possono ragionar così. E quanti sono! Chi ha lo Spirito di sapienza segue altre vie. In pace con Dio e con gli uomini, è contento di piacere a Dio che è Padre, di piacere agli uomini che sono i fratelli. È il perfetto gaudioso equilibrio.
* Spirito santissimo d'infinita pace, guarda come l'umanità e come le anime sono oggi inquiete e tristi. Anch'io non ho sempre quella limpida pace che è promessa ai giusti. C'è dunque qualche cosa in me che non è secondo il Cuore di Dio. C'è qualche ombra nella mente, c'è qualche esitazione nel cuore, ci sono forse anche scorie di male di cui non mi sono ancora liberato. Purificami, o fuoco rinnovatore.
ELEVAZIONE
Togliamo queste parole dalla sequenza allo Spirito Santo d'Ildeberto, Vescovo di Mans. «Spirito di verità, nodo della fraternità, colui che ti ha inviato ti ha anche promesso. La nostra fede che riconosce in te il Creatore degli esseri, vi riconosce pure il giudice di tutti. Giudice per onorare di ricompensa coloro che l'avranno meritata e per sottomettere al supplizio coloro che se ne sono resi degni. Tu spiri dove vuoi, quando vuoi; insegni a quanti vuoi e quando vuoi. Tu riempi le anime e le illumini nei loro dubbi, sicchè acquistano certezza; tu sei la loro forza negli attacchi subitanei e la loro regola nella scelta di quello che è lecito. Tu sei l'armonia che dona a tutto bellezza, perchè ogni cosa da te è ordinata e da te riceve splendore. Nelle parole tu metti la verità, nelle azioni l'onestà, nei pensieri la purità. O Dono eccellente! Bene perfetto! Tu dai l'intelligenza e nel tempo stesso il sentimento. Tu dirigi in noi ciò che è retto, infondi in noi l'affetto, ci fortifichi nella corsa, e alle porte del paradiso coroni colui che tu hai amato».
FIORETTO Studierò con cura per trovar la causa più frequente del mio turbamento, della mia guerra interiore.
GIACULATORIA Pacemque dones
protinus. Riportami presto la pace.