MEDITAZIONE
Sollevare i morti è pratica gradevolissima alla SS. Vergine.
Tutte le devozioni che hanno per oggetto Maria SS. si congiungono mirabilmente con la devozione verso le anime del purgatorio, sia che se ne onori la Maternità divina, il suo Cuore immacolato, la compassione ed i dolori suoi, sia che si reciti il suo rosario, si porti il suo Scapolare, o si faccia parte d'una qualche sua confraternita: non potremmo dimostrarci suoi figli, se non venissimo in aiuto delle anime purganti.
Infatti, il purgatorio fa parte dell'impero di
Maria; ella è non solo Regina del cielo e della terra, ma anche del doloroso regno espiatorio. Qui ella ha sudditi in maggior numero di quel che si abbia nella Chiesa militante; quanto non
deve essere perciò soddisfatto il cuor suo di Regina, allorché porgiamo sollievo a servi e sudditi, i quali, malgrado il castigo con cui vengono puniti dalla Giustizia divina, non sono meno degni dell'amore di lei! Inoltre, s'ella è Regina, è ancor meglio Madre loro; ed ella stessa, nelle rivelazioni fatte a s. Brigida, ha voluto darsi il titolo di Madre delle anime purganti. Nè a torto dalla santa liturgia viene ella chiamata: «Consolatrice degli afflitti, Madre di misericordia, Madre della santa speranza; sono essi i nomi che la SS. Vergine sembra desiderare maggiormente; né mai si mostra tanto contenta quanto nell'esercitare la bontà e la misericordia che le vengono attribuite. S.Pier Damiani racconta l'apparizione d'una persona uscita dal purgatorio, la quale assicurava che nel giorno dell'Assunzione di Maria erano state liberate maggiori anime dal purgatorio, di quel che fossero in Roma di abitanti; sappiamo inoltre che fra le promesse da lei fatte a coloro che porteranno devotamente il santo Scapolare, v'è quella di venir loro abbreviate le pene dell'altra vita. Perciò se è vero che ella è la Madre del purgatorio, potremmo noi farle cosa più grata dell'alleviare e liberare le sante anime? Quale maggior piacere per una madre del vedersi sollevare e liberar dalle sofferenze il proprio figlio? Quale riconoscenza non serberà ella verso coloro che in tal modo soccorrono il suo figlio! Se Maria ascolta le preghiere di chi l'invoca con fiducia, se copre della sua protezione gli stessi peccatori, che non deve fare per coloro che soccorrono i suoi prediletti figli, da lei amati con tenerezza speciale, perché sofferenti ed in procinto d'essere uniti irrevocabilmente al suo divin Figlio! Si, allorché vogliamo ottenere grazie da Maria SS., preghiamo per le anime purganti, e Maria ci esaudirà sicuramente. Se non abbiamo devozione seria verso quelle anime, temiamo che la nostra devozione verso Maria non sia illusoria, e le nostre pratiche di pietà si limitino a formule e simboli puramente esterni. Maria è madre, di tutta la Chiesa; i membri della Chiesa sofferente, che sono figli suoi, sono anche nostri fratelli; se non li amiamo, non siamo della stessa famiglia; e non prendendo parte alle sollecitudini di quell'ottima Madre, le nostre proteste d'affetto si riducono a vane parole, che non meriteranno i suoi favori.
FIORETTO SPIRITUALE. Io sono la madre di quelli che sono nel luogo delle sofferenze. Le mie preghiere leniscono il castigo inflitto alle loro colpe.
(S.Brigida).
Esempio. In Otranto, città del
Napolitano, una matrona udì assicurare da un predicatore dell'ordine del Carmelo, che i cristiani, i quali con le debite disposizioni portassero il santo Scapolare, ed osservassero fedelmente le piccole pratiche prescritte agli associati, al terminar della vita incontrerebbero la divina Madre, ed al primo sabato, dopo la loro morte, verrebbero liberati dalle pene del purgatorio ed introdotti nel soggiorno della gloria. Quella signora vi si fece iscrivere; e nelle sue preghiere domandava di morire nel giorno di sabato, per essere immediatamente liberata dalle fiamme
espiatrici. Ella morì in giorno di sabato, conforme al suo desiderio. Mentre la sua figliuola, afflittissima d'aver perduta una madre così buona, pregava per il riposo dell'anima di lei, ricevette la visita d'un gran servo di Dio, uomo molto celebre per grazie ricevute dal cielo e per meravigliose rivelazioni, il quale le disse: «Cessate, o buona figlia, perchè v'assicuro che oggi, giorno di sabato, per grazia di Maria SS., colei, che tanto piangete, è uscita dal purgatorio ed è stata ammessa all'eterna gloria.»