Nato nel 1065 a Garresio-Borgoratto, diocesi di
Mondovì, il beato Guglielmo di Fenoglio, dopo un periodo di romitaggio a
Torre-Mondovì, si trasferì a Casotto - sempre in zona - dove dei solitari
vivevano secondo lo stile di san Bruno, fondatore dei Certosini. Fu così
tra i primi religiosi della Certosa di Casotto. Vi morì da fratello laico (è
patrono dei conversi certosini), intorno al 1120. La tomba fu da subito meta
di pellegrini. Pio IX confermò il culto nel 1860. Tra le circa 100
raffigurazioni note del beato (solo nella Certosa di Pavia ce ne sono 22)
una fa riferimento al leggendario «miracolo della mula». Guglielmo vi è
ritratto con una zampa dell'animale in mano. Con essa si sarebbe difeso da
alcuni malintenzionati per poi riattaccarla al corpo dell'equino. (Avvenire)
PREGHIERA
O
Dio, grandezza degli umili, che ci chiami a servirti per
regnare
con te, fa’ che camminiamo sulla via della semplicità
evangelica
ad imitazione del beato Guglielmo, per approdare al