MESE DI AGOSTO
DEDICATO A DIO PADRE
GIORNO 15
MEDITAZIONE
I MESSAGGERI DELL'AMORE: OSEA
INTRODUZIONE - Il profeta Osea ci rivela che l'amore di Dio è tanto grande che non può essere vinto o scoraggiato neppure dal tradimento e dal grave traviamento d'Israele, paragonabili all'adulterio e alla prostituzione di una donna sposata. Per rendere più evidente e scandalosa la vergognosa infedeltà del Popolo eletto e gridare con dolore l'amarezza di Dio-Amore, Osea si sentì obbligato a unirsi in matrimonio con una prostituta dal nome simbolico di «carbone - bianco» e ai figli spuri diede nomi allusivi ai peccati d'Israele e ai castighi che gli sovrastavano. Il Profeta è talmente preso dall'amore di Dio per sé e per il suo popolo, ne ha provato una tale esperienza mistica, che ne parla or con le sfumature più delicate della tenerezza or con la forza della passione più prepotente: come un dolce rapporto di padre e figlio, di sposo e sposa; come impeto potente di passione, di possesso, di gelosia, di odio quale risvolto d'amore ferito; e come condono, riconciliazione e amore misericordioso. Evidentemente, una simile concezione di Dio e dell'amore di Dio è considerata improbabile e scandalosa dalla fredda ragione umana dei filosofi o degli stessi libertini, che più di tutti soffrono il bruciore e la schiavitù della carne; ma il Dio della Bibbia non è l'Ente Supremo; è Amore Supremo, che scende per far risalire, si «umanizza», per «divinizzare».
MEDITAZIONE BIBLICA - (Parole del Signore): «Quando Israele era bambino io l'amai, e dall'Egitto chiamai il mio figlio. Ma più li chiamavo, più si allontanavano da me: ( ... ) Ad Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano. Ma essi non compresero che io mi prendevo cura di loro. Io li menavo con legami di bontà, con vincoli d'amore; ero per loro come chi si porta un bambino alle guance, mi chinavo su lui per dargli da mangiare. Ritornerà in Egitto, Assur sarà il suo re, perché non si son voluti convertire. La spada farà strage nella loro città. (...) Il mio popolo è duro a convertirsi; chiamato a guardare in alto, nessuno sa sollevare lo sguardo. Come potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israele? (...) Il mio cuore si commuove dentro di me, tutte le mie viscere fremono. Non darò sfogo all'ardente mia ira, non distruggerò Efraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te, e non amo distruggere». (Os. 11, 1-9)
CONCLUSIONE - Convinciamoci che Dio non è una divinità e neppure, come hanno detto i filosofi, la ragione prima ed ultima di tutto, ma lontana, solitaria, in sé, indifferente, perché impassibile. Il nostro Dio, il vero Dio, ha un cuore sensibilissimo, tenerissimo che ama e vuol essere amato, per il bene nostro. Apriamoci a tanto amore e apriamo anche altri cuori alla conoscenza e all'amore di Dio. E quando ci scandalizziamo o ci scoraggiamo e «perdiamo» la fede perché Dio tace sulle ingiustizie del mondo; e quando specialmente nei confronti degli altri, sollecitiamo impazienti l'in-tervento giustiziere di Dio, ricordiamoci l'ammonimento chiaro di Osea e di Dio stesso: Dio è Dio e non uomo, istintivo, irascibile, vendicativo, che si lascia provocare e vincere dal male. Dio preferisce la paziente attesa e che il peccatore si ravveda, si converta e viva.
PREGHIERA COMUNITARIA
INVITO - Rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera a Dio, nostro Padre, che in ogni tempo ha mandato i suoi profeti a richiamare gli uomini alla conversione e all'amore. Preghiamo insieme e diciamo: Per il Cuore di Cristo tuo Figlio, ascoltaci, o Signore.
INTENZIONI - Perché sorgano anche oggi nella Chiesa e nel mondo, profeti generosi che sappiano richiamare alla conversione e all'amore e suscitino operosa la Speranza cristiana, preghiamo: Perché la Chiesa sia liberata dai falsi profeti, che con zelo appa-rente e dottrine di superbia turbano il popolo di Dio e scandalizzano il mondo, preghiamo: Perché ognuno di noi sia docile alla voce di quel profeta interiore che ci è dato nella nostra coscienza, preghiamo: Perché nella Chiesa e nel mondo cresca il rispetto e l'obbedienza per i «profeti ordinari» costituiti in autorità da Dio nella S. Gerarchia, nella Società e nella Famiglia, preghiamo. (Altre intenzioni personali…)
PREGHIERA DI CONCLUSIONE - Signore, Dio nostro, mentre ti chiediamo perdono per aver tante volte chiuse le orecchie e il cuore alla tua voce che si manifestava nella nostra coscienza o per mezzo dei tuoi «profeti», ti preghiamo di formarci un cuore nuovo più docile, più umile, più pronto e generoso, come il Cuore di Gesù, tuo Figlio. Amen.
FIORETTO - Al suono dell' Ave Maria, alla mattina, al mezzo giorno ed alla sera, nel recitare l'Angelus Domini (clicca), baciate un'immagine di Gesù o di Maria; oppure elevate il pensiero al Cielo, e riconoscete la grandezza immensa di Dio, ed il vostro nulla.
FIORETTO:
Oppure dona la tua rosa:
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