MESE DI APRILE

DEDICATO ALLA DIVINA MISERICORDIA

 

 

GIORNO 09

 

 

MEDITAZIONE

 

La Misericordia di Dio nel sacramento del battesimo.

 

«Egli ci ha salvati (...) per sua misericordia, mediante un lavoro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo» (Tit 3,5). 

 

Gesù all'inizio dell'attività pubblica ha ricevuto il battesimo nelle acque del Giordano dalle mani di Giovanni Battista. La voce del Padre e la presenza dello Spirito Santo hanno proclamato Gesù amatissimo Figlio di Dio e allo stesso tempo Servitore, inviato per annunciare ai poveri la buona novella della salvezza. Egli, Misericordia Incarnata, non aveva peccato, ma non si è allontanato dall'umanità peccatrice: insieme ai peccatori è entrato nelle acque del Giordano, simbolo di quell'acqua che lava l'uomo da ogni sporcizia, fa rinascere a vita nuova, introduce nel mistero della morte e della risurrezione del Salvatore del mondo. L'avvenimento accaduto sulle rive del Giordano porta al ricordo del nostro battesimo, attraverso il quale siamo stati purificati, siamo nuovamente rinati e divenuti figli di Dio. Tutto ciò si è compiuto grazie alla grande misericordia di Dio, come dice san Paolo: «Quando si sono manifestati la bontà di Dio nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini ci ha salvati, non per merito di opere di giustizia da noi compiute, ma per la sua sua misericordia, mediante il lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo nostro Salvatore, perché giustificati dalla sua grazia, diventassimo, secondo la speranza, eredi della vita eterna» (Tit 3,4-7). L'apostolo dice che nel santo battesimo nasce il figlio di Dio non secondo le leggi della natura, ma dalla infinita misericordia di Dio. «A quanti però l'hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio» (Gv 1,12). San Giovanni sia nel Vangelo che nelle Lettere più volte parla della nascita da Dio, contrapponendola alla nascita dall'uomo. Battezzati sono coloro, che «non da sangue né da volere della carne né da volere d'uomo, ma da Dio sono nati» (Gv 1,13). Ogni uomo nasce con il peccato originale e si trova nella schiavitù del demonio. Solo il sacramento del battesimo cancella il peccato e distrugge il dominio di satana. Solamente il contatto con l'acqua del battesimo rende l'uomo figlio adottivo di Dio e partecipe della natura Divina. Allora egli può chiamare Dio: «Abba-padre» e sentirsi a pieno diritto membro della Chiesa, vivo tempio dello Spirito Santo, ricco dei Suoi doni e virtù: fede, speranza e carità. Così dunque come sul Cristo nel Giordano, così anche sul battezzato Dio Padre pronuncia le parole: «Questi è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3,17). Il battesimo è un avvenimento così importante che bisognerebbe suonare le campane della chiesa in cui l'uomo riceve questo sacramento. Nasce infatti allora il figlio di Dio e un nuovo membro della comunità parrocchiale: san Luigi, re di Francia, si firmava: «Luigi di Poissy», il luogo cioè dove era stato battezzato: era per lui il più caro di tutta la Francia. Ogni cristiano perciò dovrebbe festeggiare il giorno del suo battesimo più che il compleanno. Dovremmo anche ricordarci che il battesimo non è una questione «privata». Il battezzato, non importa chi sia — bambino o adulto — viene ricevuto nel popolo di Dio, nella Chiesa, e attraverso ciò innestato nel Corpo Mistico di Cristo. Ha dunque il dovere di adorare Dio e di proclamare nel mondo il regno di Dio, cioè la buona novella sulla salvezza. È un dovere, che i primi cristiani compivano con gioia e con ardore. «I laici... inseriti nel corpo mistico di Cristo per mezzo del battesimo, fortificati dalla virtù dello Spirito Santo per mezzo della Cresima, sono deputati dal Signore stesso all'apostolato. Vengono consacrati per formare un sacerdozio regale e una nazione santa... e testimoniare dappertutto il Cristo» (Decreto A. A., I, 3). 

 

Che gioia essere una figlia fedele della Chiesa — confessa suor Faustina — Oh! quanto amo la santa Chiesa e tutti coloro che vivono in essa; guardo a loro, come a membra vive di Cristo, che è il loro capo. (Suor Faustina - Q. I, p. 195). 

 

PREGHIERA:
Grazie, o Dio, per il santo battesimo, che mi ha inserito nella Tua famiglia: È un grande, inconcepibile dono della grazia che ci trasforma l'anima (Suor Faustina - Q. IV, p. 430). 

 

FIORETTO - Evita il pessimismo: Riempiti di speranza cristiana.

 

 

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