MESE DI APRILE

DEDICATO ALLA DIVINA MISERICORDIA

 

 

GIORNO 14

 

 

MEDITAZIONE

 

La misericordia di Dio nel sacramento del matrimonio.

 

«Maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra"» (Gn 1,27-28). 

 

Dio ha creato l'uomo e la donna a propria immagine e somiglianza. Ambedue hanno la stessa natura e devono completarsi a vicenda. Sono stati chiamati da Dio a trasmettere la vita alle generazioni successive. La nuova vita dovrebbe essere frutto dell'amore reciproco dei coniugi, riflesso dell'amore di Dio Creatore. Dagli inizi dell'umanità quindi il matrimonio è considerato una cosa sacra, infatti uomini di diverse epoche e razze affidavano il legame dell'uomo e della donna alla speciale protezione divina. Nel Vecchio Testamento il matrimonio è immagine del legame che Dio ha instaurato con il suo Popolo. Il Nuovo Testamento paragona il matrimonio al legame di Cristo con la Sua Chiesa. Il matrimonio contratto tra cristiani è sacramento, segno cioè attraverso cui lo stesso Gesù Cristo è presente nell'amore di ambedue i partners. Ciò significa che non solo i coniugi si offrono amore reciproco, ma che anche il Dio misericordioso dona a questo legame il suo amore. Innalzando il matrimonio al rango di sacramento, Gesù ha mostrato grande misericordia sia ai coniugi e ai loro figli sia a tutta la società. La convivenza dei coniugi è fonte di molte gioie, ma esige anche numerose reciproche concessioni, rinunce e sacrifici. È necessario dunque l'aiuto di Dio per sopportarli con forza, persistere nella fedeltà coniugale e crescere nell'amore. Tale aiuto di Dio è assicurato dal sacramento del matrimonio, che in particolare moltiplica la grazia santificante, ma concede pure la grazia sacramentale per adempiere con dignità a tutti i doveri matrimoniali e familiari. Gesù Cristo, innalzando l'unione matrimoniale al rango di sacramento e restituendogli l'indissolubilità, ha mostrato grande misericordia per i figli. I divorzi infatti sono non solo un dolore per i coniugi, ma anche e forse soprattutto per i loro figli. Soltanto insieme i genitori possono educare bene i figli e assicurare loro le dovute cure. Il sacramento del matrimonio è anche misericordia di Dio per la società, che ha bisogno di cittadini sani ed efficienti. L'unità e l'indissolubilità del matrimonio sono di grande aiuto per l'educazione di tali persone. 

 

Quando osservai come pregava mio padre, mi vergognai molto, dato che io che ero vissuta tanti anni in convento non sapevo pregare con tanta sincerità e tanto fervore. Perciò ringrazio continuamente Iddio di tali genitori (Suor Faustina - Q. I, p. 167). Quando salutai i genitori e li pregai di benedirmi, sentii la potenza della grazia di Dio che scendeva nella mia anima. Mio padre, mia madre e la madrina del battesimo, mi diedero la loro benedizione piangendo e mi augurarono la massima fedeltà alla grazia di Dio e mi dissero di non dimenticare mai le tante grazie che Dio mi aveva concesso, chiamandomi alla vita religiosa. Mi chiesero di pregare per loro (Suor Faustina - Q. I, p. 168). 

 

PREGHIERA:
Desidero trasformarmi tutta nella tua misericordia ed essere il riflesso vivo di Te, o Signore. Che il più grande attributo di Dio, cioè la Sua incommensurabile misericordia, giunga al mio prossimo attraverso il mio cuore e la mia anima. Aiutami, o Signore, a far sì che i miei occhi siano misericordiosi, in modo che io non nutra mai sospetti e non giudichi sulla base di apparenze esteriori, ma sappia scorgere ciò che c'è di bello nell'anima del mio prossimo e gli sia di aiuto. Aiutami a far sì che il mio udito sia misericordioso, che mi chini sulle necessità del mio prossimo, che le mie orecchie non siano indifferenti ai dolori ed aì gemiti del mio prossimo. Aiutami, o Signore, a far sì che la mia lingua sia misericordiosa [e] non parli mai sfavorevolmente del prossimo, ma abbia per ognuno una parola di conforto e di perdono. Aiutami, o Signore, a far sì che le mie mani siano misericordiose e piene di buone azioni, in modo che io sappia fare unicamente del bene al prossimo e prenda su di me i lavori più pesanti e più penosi. Aiutami a far sì che i miei piedi siano misericordiosi, in modo che io accorra sempre in aiuto del prossimo, vincendo la mia indolenza e la mia stanchezza. Il mio vero riposo sta nella disponibilità verso il prossimo. Aiutami, Signore, a far sì che il mio cuore sia misericordioso, in modo che partecipi a tutte le sofferenze del prossimo. Alberghi in me la Tua misericordia, o mio Signore (Suor Faustina - Q. I, pp. 8889).

 

FIORETTO - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: O Gesù Misericordioso, santifica le famiglie cristiane e tienile unite nell'amore.

 

 

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