MESE DI APRILE
DEDICATO ALLA DIVINA MISERICORDIA
GIORNO 17
La festa della Divina Misericordia.
Desidero che la prima domenica dopo la Pasqua sia la Festa della Misericordia (Suor Faustina - Q. I, p. 132).
Gesù ha parlato per la prima volta del desiderio di istituire la festa della Misericordia nel 1931 a Plock, trasmettendo la sua volontà riguardo al quadro della Misericordia. Negli anni successivi è ritornato su questo desiderio ben 14 volte, stabilendo il giorno della festa nel calendario liturgico, la causa e lo scopo della sua istituzione e il modo di prepararsi e di viverla.
Il tema della Divina Misericordia domina durante tutto l'anno liturgico. La scelta della prima domenica dopo Pasqua, che conclude l'ottava della Risurrezione del Signore, indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Salvezza e la festa della Misericordia. La Passione, la morte e la risurrezione di Cristo sono infatti la più grande manifestazione della Divina misericordia verso gli uomini. Tale legame è sottolineato dalla novena, precedente la festa, che inizia il Venerdì Santo, e dunque il giorno della passione e della morte in croce di Cristo. Attraverso il Verbo Incarnato faccio conoscere l'abisso della Mia Misericordia (Suor Faustina - Q. I, p. 46) —leggiamo nel Diario di suor Faustina. L'opera salvifica di Cristo si rende attuale nei santi sacramenti e proprio di questi parla la liturgia della Domenica in Albis. Il battesimo, il sacramento della penitenza, l'Eucarestia sono inesauribili fonti della misericordia Divina, a cui la Chiesa conduce su tutta la terra, tutte le generazioni. Perciò la liturgia di questa domenica è un punto culminante dell'adorazione di Dio nel mistero della misericordia. Gesù ha anche motivato l'istituzione di questa festa: Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione. Concedo loro l'ultima tavola di salvezza, cioè la festa della Mia misericordia. Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre (Suor Faustina - Q. II, p. 345).
La festa della Misericordia deve essere non solo giorno di particolare venerazione di Dio in questo mistero, ma anche giorno di grazia per tutti gli uomini, e soprattutto soccorso per i poveri peccatori: Desidero che la festa della misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori (Suor Faustina - Q. II, p. 267). In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita — ha promesso Gesù — questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene (Suor Faustina - Q. I, p. 132). Una particolare grazia è legata alla Comunione ricevuta degnamente in quel giorno e cioè la «remissione totale delle colpe e delle pene». Tale grazia «è qualcosa di significativamente più grande che la remissione totale. Questa ultima consiste infatti solo nella remissione delle pene temporali, meritate per i peccati commessi, ma non è mai la remissione delle stesse colpe. La grazia più particolare è fondamentalmente più grande delle grazie dei sei sacramenti, ad eccezione del sacramento del battesimo: la remissione delle colpe e delle pene è presente solo nella sacramentale grazia del santo battesimo. Invece nelle promesse riportate Cristo ha legato la remissione delle colpe e delle pene alla Comunione ricevuta nella festa della Misericordia. (...) È chiaro che la santa Comunione (...), deve essere non solo degna, ma deve anche adempiere alle fondamentali esigenze della devozione alla Misericordia, affinché dia la totale remissione delle colpe e delle pene. Ricevuta invece indegnamente, senza la fiducia nella misericordia verso il prossimo (...), al posto della più particolare grazia, attirerebbe sulla testa del ricevente l'ira di Dio» (don I. Rózycki). Cristo non ha limitato la sua generosità a quest'unica, seppur particolare, grazia. Ha detto infatti che riverserà tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Sua misericordia, poiché: in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto (Suor Faustina - Q. II, p. 267). Il mondo oggi sta affogando nei peccati, nel sangue dei bambini non nati, nelle lacrime di chi ha subito un torto..., mentre molti cristiani appartengono alla Chiesa solo in modo esteriore: per anni non si avvicinano ai santi sacramenti, non partecipano alla santa Messa domenicale, e non battezzano più i loro figli e non si preoccupano della loro educazione cristiana. Spesso tale indifferenza non deriva dalla cattiva volontà, ma dalla mancanza di coscienza dell'importanza delle grazie della misericordia di Dio, che così abbondantemente sono contenute in tutti i sacramenti e nelle altre pratiche religiose. La coscienza della grandezza della misericordia Divina deve contagiare la freddezza e l'indifferenza dei cristiani che vivono nel mondo contemporaneo, deve fare di essi persone felici, piene di speranza e gioia di Dio.
«La festa della Mia misericordia — dice Gesù — è uscita dalle Mie viscere a conforto del mondo intero (Suor Faustina - Q. V, p. 504). La novena deve costituire la preparazione alla festa della Misericordia, novena che consiste nella recita (per nove giorni, cominciando dal Venerdì Santo) della coroncina alla Divina Misericordia. Nel Diario di suor Faustina è annotato anche il contenuto della novena, che Gesù le ha dettato per suo uso personale. I fedeli possono pure recitarla per devozione. Invece la novena, costituita dalla coroncina alla Divina Misericordia, è destinata a tutti. «Durante questa novena — ha detto Gesù — elargirò alle anime grazie di ogni genere (Suor Faustina - Q. II, p. 294). Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa, Gesù ha espresso due desideri: che il quadro della Misericordia fosse in quel giorno benedetto solennemente e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato (Suor Faustina - Q. I, p. 26; Q. I, p. 46). Inoltre: i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della Mia grande ed insondabile misericordia (Suor Faustina - Q. II, p. 227). Gesù esige non solo devozione alla Divina Misericordia, ma anche azioni di carità verso il prossimo (Suor Faustina - Q. II, p. 277). Tale incredibile abbondanza di grazie e benefici non è stata legata da Gesù a nessun altra forma di culto della Divina Misericordia, e perciò il bene spirituale dei fedeli esige che sappiano quanto grandi grazie e a quali condizioni possono riceverle nella festa della Misericordia.
Novena alla Divina Misericordia (Ha inizio il Venerdì Santo): Desidero — ha detto Gesù a suor Faustina — che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell'ora della morte. Ogni giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia misericordia. E Io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. (...) Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione.
PREGHIERA:
Per tutto, l'anima mia, magnifica il Signore ed esalta la Sua misericordia, poichè la Sua bontà non ha fine. Tutto passerà, ma la sua Misericordia è senza limiti e senza termine. Sebbene la malvagità arrivi a colmare la sua misura, la misericordia è senza misura. (Suor Faustina - Q. I, p.175)
FIORETTO - Evita ogni amarezza: Riempiti di perdono.
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