FESTE MOBILI:
AVVENTO
IV SETTIMANA DI AVVENTO: VENERDI'
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L'EPIFANIA DI GESU' e LA FUGA IN EGITTO
Quando arrivano i Magi, i sapienti del tempo, appare la «luce che illumina le genti» (cf Lc 2,32): è l'epifania, o manifestazione, di Gesù. I Magi sono pagani che cercano la luce di Dio, e sul cammino si imbattono in un re pazzo, Erode, che nutre sentimenti di potenza e di odio verso tutti; gli chiedono: «Dov'è il re dei Giudei che è nato?». Le profezie indicavano Betlemme, e i Magi vi si incamminano. «Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra la casa... Entrati, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono» (cf Mt 2,9-11). Maria è lì a garantire la identità di quel Bimbo; non si stupisce degli onori a Lui offerti; sa che Gesù «è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione» (Ap 5,12). Essi offrono oro, incenso e mirra, doni simbolici, e quindi, per altra via, fanno ritorno alle loro terre. Il compito di guida, affidato prima alla stella, ora passa a Maria, "la stella" che porta le genti a Gesù. Intanto emergono anche le prime difficoltà profetizzate da Simeone: «Una spada ti trafiggerà l'anima» (Le 2,35). Erode, temendo il popolo che attende un Messia-Re, e «accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù» (Mt 2,16).
L'angelo, in sogno, dice a Giuseppe di fuggire in Egitto. Mentre i profughi camminano verso l'esilio, ripensano la profezia: «Una voce si ode da Rama, lamento e pianto amaro: Rachele piange i suoi figli...» (Ger 31,15). Anche Maria piange per le madri di Betlemme; è un altro colpo di spada che la ferisce nel cuore. Gesù è già da ora "segno di contraddizione".
PREGHIERA
A te levo i miei occhi, santa Madre di Dio. Vorrei fare della mia casa una casa nella quale Gesù sia presente, come ha promesso a quelli che si riuniscono nel suo nome. Tu hai accolto il messaggio dell’Angelo come un messaggio che viene da Dio, e hai ricevuto, per la tua fede, la grazia incomparabile di accogliere in te Dio stesso. Tu hai aperto ai pastori e ai Magi la porta della tua casa, in modo che nessuno si stupisse della sua povertà o della sua ricchezza. Sii tu, nella mia casa, colei che accoglie. Perché quanti hanno bisogno di conforto siano confortati; quanti desiderano rendere grazie possano farlo; quanti cercano la pace possano trovarla. E possa ognuno ritornare nella sua casa con la gioia di avere incontrato Gesù, Via, Verità e Vita.
(J. Eyquem) |
FIORETTO DEL GIORNO:
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