MESE DI FEBBRAIO

DEDICATO ALLO SPIRITO SANTO

 

 

GIORNO 11

 

 

MEDITAZIONE

 

PIETA'

 

1. Il dono della pietà ci dà la gioia di servir Dio. Con il timore di Dio noi sbarazziamo il terreno e gettiamo le fondamenta per costruire l'edificio del Signore: con la pietà iniziamo la casa, il tempio. Non soltanto noi non vogliamo far dispiacere al Signore, ma vogliamo fargli piacere. Perché questa è la nostra gioia. E far piacere al Signore vuol dire precisamente esser pii: raccogliere le nostre possibilità di mente, di cuore e di volontà in Lui, come in centro meraviglioso. Nasce così spontaneo, naturale, come fiore dal boccio, il culto di Dio. E non il culto forzato, rigido, piccino, annoiato, sbadigliante; ma il culto cordiale, largo, caldo, vivace, premuroso. Si fa fuoco di tutta la legna: perchè la bella fiammata rallegri il Cuore di Dio; e il nostro. Non c'è pericolo di noia o di stanchezza: perchè tutto è convertito in dolcezza e soavità. Poichè anche qui è in gioco l'amore, e quando si ama, tutto si fa giocondo. 

 

2. Il dono della pietà dà un sapore di novità. La novità dell'amore. È risaputo che per annoiarsi basta non interessarsi; ma l'amore è sempre all'erta, pronto come un campanellino ad ogni minimo richiamo. È nuovo l'amore come è sempre nuovo il cuore, che non invecchia mai; e se è nuovo l'amore si rinnovella la pietà. Quante risorse non può nasconderci nell'anima lo Spirito creatore! Si pregusta già, in piccolo, nella vera pietà, quel che sarà un giorno, in grande, la beata contemplazione di Dio. «Le persone devote - scrive san Francesco di Sales - volano a Dio con frequenza e agilità, e volano molto alto». La pietà dunque ci dà la gioia delle ali. Grande cosa, in un mondo che striscia come i rettili! 

 

3. Il dono della pietà dà il riposo. Come sono inquieti i mondani! Fanno come le api: per trovare un po' di dolcezza sono costretti a volare di fiore in fiore. Ma quanto stanca questo non fermarsi mai! Per l'uomo l'incertezza, l'affanno, le preoccupazioni sono la vera infelicità. Ma quando s'è trovato il Cuore di Dio, s'è trovata tutta la dolcezza. E nella dolcezza ci si riposa soavemente. Mutano i cuori degli uomini. È sempre ugualmente aperto il Cuore di Dio. E per il Cuore di Dio si avvicinano tra loro, con altro cuore, gli uomini fratelli. Con ragione san Paolo afferma che la pietà è utile a tutto, per la vita presente e per l'eternità. 

 

* O Spirito Santo, dammi le ricchezze e le dolcezze della pietà; dammi la sua fiamma, la sua luce, il suo calore. Avrò così trovato il mio tesoro, nel quale il cuore può mettere tutta la sua forza d'amore, senza tema di mutamenti e di traviamenti. Dammi, come frutto e prolungamento di questo dono, una tenera affezione alla Madonna, madre di pietà, e alla tua Chiesa, alimentatrice della santa devozione. 

 

ELEVAZIONE Così il Guéranger parla del dono della Pietà: Lo Spirito Santo produce nell'uomo il Dono della Pietà ispirandogli un ritorno filiale al Creatore. "Voi avete ricevuto lo Spirito di adozione, ci dice l'Apostolo, e per questo Spirito gridiamo a Dio: Padre, Padre!" Tale disposizione rende l'anima sensibile a tutto ciò che riguarda l'onore di Dio. Fa che l'uomo nutra in se stesso la compunzione dei suoi peccati, alla considerazínne della bontà infinita che si è degnata di sopportarlo e di perdonarlo, e al pensiero delle sofferenze e della morte del Redentore. L'anima iniziata per virtù del dono della pietà, desidera costantemente la gloria di Dio; vorrebbe condurre tutti gli uomini ai suoi piedi, ed è particolarmente sensibile agli oltraggi che Egli riceve. Sua gloria è vedere i progressi delle anime nell'amore, e la dedizione di sè che quest'amore ispira ad esse per colui che è il sommo Bene. Compresa di sottomissione filiale verso il Padre universale che è nei cieli, essa è pronta a compiere tutte le sue volontà; si rassegna di cuore alle disposizioni della sua volontà. La devozione a Dio, che ispira il dono della Pietà unendo l'anima dell'uomo al suo Creatore, con affezione filiale, la unisce in una affezione fraterna a tutte le creature, perchè queste sono l'opera della potenza di Dio e perchè appartengono a Dio». 

 

FIORETTO Rivedrò con cura le manifestazioni della mia pietà, per ordinarle secondo lo Spirito Santo. 

 

GIACULATORIA Spiritum pietatis dona mihi, nomine. Dammi, o Signore, lo Spirito di pietà. 

 

 

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