MESE DI GENNAIO
DEDICATO A GESU' BAMBINO
GIORNO 03
MEDITAZIONE
ADORAZIONE DEI PASTORI
TESTO. — «I pastori presero a dire tra loro: — Andiamo fino a Betlemme a vedere quant'è accaduto, come il Signore ci ha manifestato. E andarono di buon passo e trovarono Maria, Giuseppe e il Bambino giacente nella mangiatoia» (Luc., II, 15, 16).
PRELUDIO. — Mi figurerò di sentire i canti degli angeli, le esclamazioni di sorpresa dei pastori, i loro discorsi, la loro risoluzione di partire subito e di andare a persuadersi «di quanto era stato detto loro di quel Bambino» (Luc., II, 17).
1. PUNTO. — Essi si recano a Betlemme. — Senza ragionare e prontamente, essi partono. Uniti tra loro, si esortano vicendevolmente alla fedeltà, alla grazia. «Andiamo sino a Betlemme». Una buona parola, un buon esempio bastano talvolta per spingere al bene quelli con cui viviamo. Senza inquietarsi di ciò che capiterà ai loro greggi, si recano dove li invita il Cielo. Noi pure dobbiamo abbandonare tutto quando Gesù ci chiama... stiamo attenti, spesso Egli non chiama due volte: non veniamo meno alla nostra vocazione, non veniamo meno alla nostra salvezza. I pastori si caricarono subito dei loro piccoli doni, perchè qualche cosa dice loro che stanno per trovare un Dio e la legge prescrive di non presentarsi davanti a Dio con le mani vuote. Ancora una lezione per noi: quante volte, andando a visitare il nostro Dio in quell'altra grotta che è il Tabernacolo, ci presentiamo con le mani vuote e forse con il cuore pure vuoto, non di creature nè di noi stessi, ma di virtù e d'amore!
2. PUNTO. — Essi adorano Gesù Cristo. — I pastori scorgendo San Giuseppe, la Vergine Maria e il suo Bambino sono presi d'ammirazione. Essi non hanno mai visto nulla di più bello: «Com'è bello! Com'è grazioso!». Si avvicinano senza timore, si prostrano; un raggio della grazia penetra il loro spirito ed essi comprendono che quel Bambino è il loro Dio, nello stesso tempo una fiamma d'amore brucia il loro cuore e Lo fa loro amare. Essi glielo dicono, raccontano tutto alla Santa Vergine, che fa passare nelle loro braccia il Tesoro del Cielo e della terra. Che momento! Gesù sul cuore dei poveri fratelli suoi, che appena osano toccarlo, che Lo baciano tremanti! Essi vorrebbero portarLo con loro, ma bisogna renderLo alla sua dolce Madre... «RiprenditeLo... Esso è tuo. Noi non siamo degni di custodirLo». Io, più felice, io L'ho incessantemente, sempre, lo stesso Gesù, nell'Eucaristia... io Lo porto, non solamente fra le mie braccia, ma nel mio cuore, per mezzo della santa Comunione.
RISOLUZIONI. — Prepararmi sempre meglio a ricevere Gesù quanto più le mie Comunioni si faranno frequenti.
Preghiera alla Santissima Vergine perchè mi ottenga questa grazia: "Maria Santissima ottienimi la Grazie di ricevere sempre meglio Gesù nelle mie prossime Comunioni"
ESEMPIO.
Il P. Zucchi operò in ogni ordine di Religiose e in Monasteri, che riformò con la devozione che loro insegnava del SS. Bambino. A tal fine era solito donare dei Gesù Bambini di cera, lavorati semplicemente. Uno ne donò ad una fanciulla, di ottimi costumi, ma lontana dal chiudersi in Monastero, come egli avrebbe desiderato. Ciò nonostante, il P. Zucchi, la cui esperienza di molti anni aveva dato a conoscere che molte volte queste ragazze, che meno lo sembrano, sono poi le più disposte a far grandi, inaspettate, e durevoli mutazioni di vita, raccomandatala al SS. Bambino, ch'era il suo rifugio per simili grazie, uno, come ho detto, a lei ne donò. Ella accettandolo, e sorridendo disse "che debbo fare di questo Bambino?" ed egli subito: "Niente che porlo sopra la spinetta, e lasciarvelo". Essa si dilettava grandemente nel suonare molto bene quello strumento, e vi spendeva intorno una non piccola parte del giorno. Così avendo sempre davanti agli occhi quel bambino, tal volta si fermava a rimirarlo e dal rimirarlo passò a sentirne qualche principio di devozione, poi seguirono dei buoni pensieri, e quindi a poco a poco, un' efficace desiderio d'essere migliore, talchè la spinetta le serviva oramai più a pregare, che a suonare e finì che si trovò entrata nel cuore una fervente ispirazione di dedicarsi al divino servizio facendosi Religiosa. Allora tutt'allegra venne a raccontare al P.Zucchi la vittoria di quel suo Bambino, che entrata veramente per gli occhi nel cuore ne ha cacciato fuori tutto l'amore del Mondo, di cui prima l'aveva ingombrato e pieno ed ora era disposta a servire Dio in Religione. Egli che altro più non desiderava, ve la confermò e venuto al fatto, fu grande l'ammirazione che ne seguì, e non minore l'esempio, tanto più che ella si diede tutta allo spirito e all'acquisto della religiosa perfezione.
FIORETTO - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: O Santissimo Bambino Gesù, benedicimi!
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