MESE DI GENNAIO
DEDICATO A GESU' BAMBINO
GIORNO 06
MEDITAZIONE
PREGHIERA DEL BAMBINO GESU'
TESTO. — «Signore, insegnaci a pregare» (Luc. XI, 1).
1. PRELUDIO. — Vedrò il piccolo Gesù nella sua culla, con gli occhi e il cuore rivolti al cielo, mentre prega il Padre Celeste per il mondo ch'Egli viene a salvare.
2. PRELUDIO. — Divino supplicante, Gesù Bambino, insegnami a pregare.
1. PUNTO. - Gesù prega. — E come prega, questo caro Salvatore? Tutto il suo essere è una supplica eloquente ed onnipotente: Egli stende le sue piccole braccia come per afferrare tutte le anime, mostrarle a Dio e domandare per loro perdono. I suoi occhi inondati di lacrime pregano; la sua voce prega con gemiti dolci; il suo sangue, ch'Egli verserà più tardi sulla croce, prega scorrendo nelle sue vene; i battiti del suo Sacro Cuore pregano, Maria e Giuseppe, che comprendono questo Bambino benedetto, pregano con Lui. Questa preghiera sale nel più alto dei cieli e cancella tra le mani del Padre che l'uomo ha offeso, l'atto di condanna che ci esponeva tutti ad un castigo eterno.
2. PUNTO. — Preghiamo come Gesù. — Non abbiamo noi braccia da stendere, mani da congiungere per implorare le grazie divine? Non abbiamo labbra da aprire per domandare e per supplicare? Non abbiamo occhi da innalzare verso questo Padre celeste dal quale scende ogni dono ed ogni felicità? Come Gesù, non abbiamo noi un cuore e non ne trarremo canti che penetrino il cielo e facciano piovere le benedizioni ed i soccorsi? Bisogna che tutto il mio essere preghi, che tutti i miei atti preghino, che la mia vita sia un'incessante preghiera, che tutto in me e per me lodi Dio, Lo glorifichi e Gli domandi per le anime e per la mia propria anima lumi, soccorso e salute. Piccolo Maestro, te lo chiedo ancora, insegnami a pregare.
RISOLUZIONI. — Sviluppare in me la pietà e lo zelo. Farò con attenzione tutte le mie preghiere, e cercherò di dare a ciascuna delle mie azioni il valore, e il merito della preghiera. Perciò: purità nell'intenzione, perfezione o almeno buona volontà nell'esecuzione.
ESEMPIO.
P. Nicolò Zucchi si valse del suo S.Bambino per riformare una religiosa. Quest'ultima, per sua ricreazione, si era provveduta di un animaluccio innocente eppure a lei dannoso, in quanto essa gli aveva perduto dietro il cuore, tanto teneramente l'amava; e vi perdeva non poche ore del giorno, trastullandosi con esso, e governandolo con gran cura. Il Padre Zucchi, con cui essa si confessava, l'esortava a liberarsi di quella distrazione ed a ricrearsi invece con il S. Bambino, spendendo come religiosa, religiosamente quel tempo, che vanamente gettava via, come se fosse una secolare. Ma ella era tanto impazzita da quel trastullo, che promessolo ogni volta, mai l'eseguì; perchè tornata in cella, al solo veder quella sua tanto cara bestiuola, s'inteneriva per modo che le rendeva come impossibile il pensare di privarsene. Or egli un dì, dopo averla udita in confessione, circa quel suo amare tanto quell'animaluccio, disse: "poichè così ti piace, tienilo con te: purchè tu lo tenga come io ti prescriverò". Ella tutta allegra lo promise. Ed egli: "quando tu andrai a dormire, poni nel letto quella tua bestiola; e sotto il letto, sulla nuda terra, il SS.Bambino; e fa che tu mi ubbidisca". Ora, quando ella venne all'atto di porre sulla terra il Bambino, e la coscienza gliene chiedeva il perché, e glielo rimproverava, fu tanto l'orrore che la prese, che diede in gran pianto, e non le bastò il cuore e la mano a fare quell'ubbidienza. Tutta la notte la passò in sospiri, e le pareva lunga un secolo; e appena spuntò il giorno, mandò fuori dal Monastero quella bestiola ed allora recuperò il cuore e il senno, che quel mezzo incantesimo le aveva tolto. E' tanto importante che le Religiose non si lascino impegnar l'affetto in cose che a prima vista sembrano innocenti, ma che poi finiscono per essere a loro dannose.
FIORETTO - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: O Santissimo Bambino Gesù, vieni nel mio cuore.
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