MESE DI GENNAIO
DEDICATO A GESU' BAMBINO
GIORNO 10
MEDITAZIONE
EPIFANIA DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO - I MAGI AI PIEDI DI GESU'
TESTO. — «Prostratisi, Lo adorarono e, aperti i loro tesori, Gli offrirono in dono oro, incenso e mirra». (Matteo, II, 2).
1. PRELUDIO. — Entrerò con i Re Magi sotto l'umile tetto che ricovera il Padrone del cielo e della terra, con loro mi prostrerò, adorerò, offrirò i miei doni.
2. PRELUDIO. — Gesù, ricevi tutto ciò che possiedo e prendi il mio cuore e la mia vita con il resto... tutto è tuo poichè tu stesso sei tutto mio.
1. PUNTO. — L'adorazione. — I Re Magi si prostrano fino a terra e rendono a Gesù il culto supremo per ben mostrare che essi Lo riconoscono per loro Dio. Poi lo contemplano e lo vedono sorridere loro con bontà. La santa Vergine e san Giuseppe pure sorridono loro; essi sono felici di vedere queste primizie della cristianità venire al divino Bambino come i presagi delle sue future conquiste. Maria posa sulla testa dei buoni Magi la manina del suo caro Figlio affinchè siano benedetti... ed essi, afferrando con rispetto questa mano che ha formato il mondo, la portano alle labbra e la premono sul loro cuore. Essi sono ripieni d'un santo ardore e d'una consolazione mai provata fino allora. Infatti non avevano ancora conosciuto nè visto Gesù; ma quando Lo si conosce, quando Lo si vede con la fede e con l'amore, quali lumi e quali gioie ne vengono all'anima! Gesù fatti conoscere; fatti vedere dal tuo umile figlio nella santa Comunione.
2. PUNTO. — L'offerta. — Durante il loro viaggio i Magi avevano tenuto i loro doni nascosti con cura; ma è venuto il momento di scoprirli. Essi offrono l'oro al Re dei re, l'incenso al Dio del cielo e della terra, la mirra all'Uomo-Dio e lo fanno con così gran cuore che Gesù e Maria ne sono contentissimi e li ricompensano con parole interiori ed esteriori capaci di farli morire di felicità. Questi fedeli e primi adoratori del Messia, non appartenenti alla nazione ebrea, ricevono in cambio dei doni: l'oro della carità, l'incenso della preghiera e la mirra d'una vita mortificata saranno ormai i loro grandi e preziosi tesori e li santificheranno per condurli alla felicità eterna. Non si perde mai niente quando si dà a Dio: le sue generosità sorpasseranno sempre le mie povere piccole offerte.
RISOLUZIONI. — Che offrirò oggi al divino Bambino? Non lascerò questa meditazione senza avere fatto una promessa generosa.
ESEMPIO.
Suor Anna di S. Agostino, Carmelitana scalza, aveva l'ufficio di Portinaia. In quel tempo uscivano le portinaie in strada per serrare la porta del Monastero. Una notte Anna la lasciò aperta, scordandosi le chiavi. Mentre stava dormendo si sentì chiamare ed impaurita si destò: aperti gli occhi si vide innanzi pieno di luce il S. Bambino Gesù, con in mano le chiavi del Monastero, che gliele porse, dicendo: Mira che avevi lasciata aperta la mia Casa; e ciò detto scomparve. Chiediamo sempre al divino Infante la benedizione della nostra famiglia e sarà beata la nostra casa, perchè Gesù Bambino potrà dire: questa è casa mia. Egli ne starà in sentinella, più che i Soldati d'una gelosa fortezza.
FIORETTO - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: O Santissimo Bambino Gesù, sei tutto il mio conforto.
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