MESE DI MARZO
DEDICATO A SAN GIUSEPPE
GIORNO 08
MEDITAZIONE
Vita di San Giuseppe con Maria.
1. Considera, o cristiano, quale fu la vita di S.Giuseppe con Maria dopo il loro sposalizio. La maggioranza dei cristiani considera il tempo delle nozze come tempo di divertimenti e di feste. Non cosí lo considerarono Maria e Giuseppe. Essi si erano uniti in matrimonio unicamente per fare la volontà di Dio e servire al compimento degli altissimi disegni del Signore. Quindi il loro spirito di raccoglimento, di preghiera e di mortificazione anziché scemare, si accrebbe ancor più, perché l'uno e l'altro si erano di esempio e di eccitamento a maggiore santità. Erano come due stelle che poste vicino, accrescono i loro splendori.
2. Considera, o cristiano, l'amore, la benevolenza, la premura che avevano Giuseppe e Maria nella loro convivenza a Nazaret. S.Giuseppe era rapito in ammirazione dalle virtù di Maria sua sposa, e la Vergine conosceva i tesori di grazia che Iddio aveva versato nell'anima di Giuseppe; vedeva la sua corrispondenza alla grazia, e ogni giorno per lui concepiva stima ed affetto maggiore. - Oh quanto debbono imparare gli sposi cristiani da Maria e da Giuseppe. Quante feste sponsali, passati pochi giorni, si cambiano in risse e discordie perpetue. E questo avviene, o perchè gli sposi nel loro matrimonio si sono lasciati guidare non da Dio, e dal desiderio di fare la sua volontà, ma dal capriccio o dall'interesse; oppure perche non curano di sopportarsi, di stimarsi vicendevolmente e di amarsi da cristiani. Con un po' di pazienza, di tolleranza, di arrendevolezza quanti alterchi di meno, quante discordie evitate. - Le famiglie che hanno perduta la pace domestica si raccomandino a S.Giuseppe, si ispirino ai suoi esempi, e la famiglia ritornerà il santuario della pace, della concordia e dell'amore; e con questo regnerà in essa il Signore con l' abbondanza delle sue benedizioni.
3. Maria e Giuseppe essendo poveri, non vivevano oziosi, e mentre Maria attendeva alle cure della casa e a filare e tessere, come racconta la tradizione, S.Giuseppe nella sua bottega lavorava indefessamente, e con il lavoro e con l'economia guadagnavano di che sostentarsi. E qui pure debbono imparare le famiglie cristiane a fuggire l'ozio e la prodigalità; poichè molte di esse che si trovano nella miseria, avrebbero, se non l'abbondanza, almeno quanto occorre per uno stato tollerabile se fossero amanti della fatica e del risparmio. Lavorino, ad imitazione di Maria e di S.Giuseppe, le mogli ed i mariti: procurino le mogli di non sprecare nel lusso, ed i mariti nel gioco e nei stravizi, ed allora oh! quanti risparmi, e quindi quanta meno miseria; e con questa più pace e più tranquillità, poichè molte volte è dalla miseria che nasce la discordia.
ESEMPIO. Un giovane di nobile e ricca condizione aveva sposato una figlia di condizione uguale alla sua. La scelta era stata fatta con piena libertà, di ambedue gli sposi, perciò vi era buon motivo per sperare che quel matrimonio avrebbe avuto esito felicissimo. Avvenne invece tutto il contrario: poiché quei due sposi fin dai primi giorni del loro sposalizio, senza saperne chiaro il motivo, sentirono nascere nel loro cuore una profonda avversione, che presto si cambiò in rancore. Dapprima essi speravano che sarebbe passata quella miseria; invece, crebbe ancora maggiormente. Le due famiglie, venute a conoscenza di quel disagio, usarono ogni mezzo per mettere pace fra quei due cuori; ma inutilmente, sicché perduta ogni speranza di fare buona convivenza, decisero di separarsi. Prima però di fare quel passo, da buoni cristiani, si presentarono da un padre Carmelitano per prendere consiglio. Quel santo religioso, sentita attentamente ogni cosa, rispose che non era conveniente che si separassero: piuttosto ricorressero con la preghiera a S.Giuseppe, collocassero nella loro stanza un'immagine del caro Santo: vedrebbero in seguito che cosa fosse da farsi. Docili a quel consiglio quei due sposi si raccomandarono a S.Giuseppe, pregando insieme innanzi all'immagine di Lui collocata nel luogo più bello della loro stanza, ed avvenne che in breve i loro cuori si acquietarono, la diffidenza si cambiò in una reciproca fiducia e l'avversione nell'amore cristiano. La devozione a S.Giuseppe riunì i loro cuori nell'adempimento dei loro doveri, e mai più ombra alcuna venne a turbare il bel cielo della pace domestica. (Mons. Rossi.)
Fioretto. - Esaminati un po' se le ristrettezze in cui ti trovi non siano causate dal vizio. - Prega S.Giuseppe che t'ispiri una condotta più cristiana.
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