MESE DI MARZO
DEDICATO A SAN GIUSEPPE
GIORNO 21
MEDITAZIONE
Morte di San Giuseppe.
1. Quando Gesù pervenne all'età di circa trent'anni S.Giuseppe aveva finito la sua missione su questa terra. Egli aveva presentato Gesù ai poveri e semplici pastori, e ai dotti e ricchi re Magi, i quali avevano conosciuto in quel Bambino il promesso ed aspettato Messia e Redentore del mondo; l'aveva scampato dalla persecuzione di Erode; gli aveva fatto da padre in tutta la vita. Ora finita la sua carriera, S.Giuseppe doveva annunciare la venuta del Salvatore ad altre anime fedeli, a quelle cioè, che essendosi separate dal corpo nella fede e nella speranza del venturo Messia, stavano nel Limbo ad aspettare di essere da lui liberate e condotte al cielo. S.Giuseppe fu dunque avvertito della sua prossima morte. Ringraziò Gesù e Maria dell'altissima fortuna di aver potuto spendere per loro tutta la sua vita e si dispose all'ultimo passo. La tua vita si può dire tutta spesa per Gesù e per Maria?
2. Contempla, o cristiano, il caro San Giuseppe disteso sul letto di morte, consumato, più che da malattia, dalle fatiche e dagli stenti sofferti per la sua Sposa Ss.ma e per il Figlio di Lei, e più ancora dall'amore ardentissimo di cui è pieno il suo cuore. Gesù e Maria gli stanno accanto, e con amorevolezza infinita lo confortano nelle sue agonie. E qui puoi figurarti i ringraziamenti della Vergine al suo Sposo per quanto ha egli fatto; le carezze di Gesù, il quale gli dimostra tutta la sua riconoscenza. S.Giuseppe è rassegnato a dividersi da Gesù e da Maria, e se ha un rincrescimento è quello che non potrà più spendersi per loro come ha fatto per tutta la sua vita. Ma egli è rassegnato alla divina volontà, e lo consola il pensiero della allegrezza che proveranno le sante anime dei Profeti e degli altri giusti, ai quali egli porterà la felice novella che è vicina la loro liberazione da quel carcere oscuro.
3. Considera, o cristiano, come l'anima di S.Giuseppe si separò dal suo corpo santissimo dopo aver ricevuto l'ultimo bacio di Gesù: morì proprio nel bacio del Signore. Egli, l'unico forse fra tutti gli uomini, mori assistito da Gesù e da Maria, perciò fece la morte più bella che si potesse desiderare. La S.Chiesa ricorda questa circostanza nell'inno che essa canta nel giorno della sua festa, e chiama felice S.Giuseppe perchè ebbe in punto di morte, come conforto la presenza di Gesù e di Maria. Per questo motivo egli è invocato dai fedeli come il Protettore della buona morte. Ripeti tutti i giorni quelle bellissime giaculatorie Gesù, Giuseppe, e Maria ecc. e S.Giuseppe con la Vergine e con Gesù verranno a confortare le tue agonie, ed avrai tu pure la bella fortuna di spirare l'anima nelle mani di Gesù, Maria e Giuseppe.
ESEMPIO. S.Teresa di Gesù con le sue parole e con i suoi scritti trasse un numero grandissimo di anime alla devozione di S.Giuseppe; come non avrebbe tratto le sue figlie predilette, le Suore del Carmelo? Una di queste fu la Ven. Suor Anna di S.Agostino. Dopo averlo onorato, pregato, ed imitato per tutta la sua vita, e di averne propagato la devozione con uno zelo di apostolo, ridotta agli ultimi giorni della sua vita, anelava il momento di giungere in cielo per vedere S.Giuseppe e ringraziarlo di tutti i benefici che aveva ottenuti per la sua intercessione. Ma S.Giuseppe non aspettò che la devota sua serva fosse in cielo per lasciarle contemplare il celeste suo volto, poichè venne Egli negli ultimi istanti della Ven. Suor Anna ad assisterla, accompagnato da grande comitiva di Santi, fra i quali anche S.Teresa di Gesù. Essi furono veduti da quelli che assistevano la moribonda, i quali notarono, che nel vedere la Suora la stanzetta convertita in un paradiso, faceva dimostrazione di grande allegrezza; e non potendo trattenere la sua gioia grandissima, andava ripetendo: oh padri, oh padri ! E spirò in una dolcissima estasi di amore. (della Storia del Carmelo riformato)
Fioretto. - Metti fin d'ora la tua morte sotto la protezione di S.Giuseppe. Ripeti sovente le giaculatorie Gesù, Giuseppe ecc. specialmente alla sera prima di chiudere gli occhi al riposo.
FIORETTO:
Oppure dona la tua rosa:
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