MESE DI MARZO
DEDICATO A SAN GIUSEPPE
GIORNO 27
MEDITAZIONE
Fede di San Giuseppe
1. Considera, o cristiano, la fede di S.Giuseppe. Le cose da credere, proposte da Dio a S.Giuseppe, richiedevano da lui una fede illimitata. Anzi tutto Egli per primo, dopo Maria, dovette credere alla maternità e verginità della sua Sposa. Era questo un fatto tale che fino allora non si era udito, nè d'allora in poi si udii.. Poi vide Gesù nascere nella piú grande miseria; vide Gesù soffrire fin dai primi giorni della sua vita; si vide Egli obbligato a nascondere Gesù dalla persecuzione di Erode, portandolo in Egitto; vide Gesù per tanti anni lavorare con lui in una bottega per guadagnarsi il vitto quotidiano. Eppure Egli doveva credere, e credeva di fatto, che quel figlio era il Figlio di Dio, il creatore di tutte le cose: colui che mantiene e governa l'universo. Egli credeva che Gesù è il re immortale dei secoli al quale tutte le cose del cielo, della terra e dell'inferno sono soggette.
2. È facile cosa credere una verità, quando il crederla non comporta sacrificio alcuno. S.Giuseppe invece dovette sacrificare intera la vita sua in omaggio alla sua fede. Chi può dire quello che dovette soffrire materialmente, e più nel suo cuore, nel viaggio che fece con la Vergine sua Sposa da Nazaret a Betlemme? Chi può immaginare i disagi, le privazioni, le fatiche del lungo viaggio in Egitto, per sfuggire la persecuzione di Erode che cercava a morte il Bambino Gesù? Chi può immaginare le pene, le umiliazioni di S.Giuseppe nella lunga dimora che fece in Egitto? Ora Egli tutto sopportò perchè Egli credeva che quel figlio era Dio. Ed era disposto a soffrire molto di più se fosse stato necessario; la sua fede gli avrebbe dato forza di imporsi maggiori sacrifici ancora. Ecco la vivezza della fede di S.Giuseppe.
3. Oh quanto è debole la tua fede in paragone a quella di S.Giuseppe. A te non sono imposti i grandi sacrifici, eppure quante volte per debolezza di fede trasgredisci i comandamenti di Dio e della Chiesa, i doveri del tuo stato. Considera quanto sei pigro nel fare il bene, nel combattere le tue passioni, nel sottometterti ai tuoi superiori, nel frequentare l'orazione ed i sacramenti. Oh se tu avessi viva fede, se tu credessi proprio che ogni peccato, anche piccolo, disgusta Iddio e merita i suoi castighi, che qualunque più piccola opera buona rallegra il Cuore di Gesù e verrà premiata con abbondanza; se tu credessi che Iddio ti vede e ti giudicherà, non è vero che la tua vita non sarebbe tanto imperfetta e forse piena di peccati? Raccomandati a S.Giuseppe che ti ottenga una fede viva la quale ti conduca ad operare secondo i dettami della fede.
ESEMPIO. Il seguente fatto viene riferito da parecchi gravi autori. Navigavano presso le coste dell'Olanda due Padri Francescani. Si sollevò una fierissima burrasca, che fracassò la nave, e morirono annegate intorno a trecento persone. I due Padri ebbero la grande fortuna di potersi appigliare ad una tavola della sfasciata imbarcazione. Tre notti e tre giorni andarono portati dalla furia delle onde marine, vedendosi ad ogni momento con la Morte alla gola, e sugli occhi il sepolcro aperto in quei flutti. Già venivano meno le forze con cui si tenevano stretti alla tavola afferrata, e oramai non potevano più durare. In quello stato così orribile vollero con tutto il cuore invocare S.Giuseppe, al quale sempre avevano portato una singolare devozione. A lui si raccomandarono come a tavola più sicura; e il Santo non tardò a portar loro il suo aiuto. Anzi comparve egli stesso sotto forma di un uomo graziosissimo: li salutò affabilmente, e consolandoli li condusse sani e salvi al lido. Allora i due buoni religiosi si inginocchiarono per terra, resero grazie, anzitutto al buon Dio, e poi a quel giovane loro ignoto, supplicandolo di palesar loro il suo nome. Io sono Giuseppe rispose; e dopo aver loro manifestati i sette dolori e i sette gaudi provati durante la sua vita, e quale sarebbe stato il suo godimento e quanta la sua protezione sopra quelli che ne avessero fatto memoria, disparve, lasciandoli nella più grande consolazione e gioia. (Graziano: Vita di S.Giuseppe e altrove)
Fioretto. - Esamina quale sia la tua fede e vedendola debole, chiedi a S.Giuseppe che te ne ottenga l'aumento.
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