MESE CON I DEFUNTI
MEDITAZIONI SULLE ANIME DEL PURGATORIO
GIORNO 30
Atto eroico di carità verso le anime purganti.
Vi sono persone consacrate a vantaggio delle anime purganti, che non si limitano a far preghiere, elemosine e digiuni in loro favore, nè son paghe di cedere loro il frutto soddisfattorio di tutte le buone opere della vita; ma spingono l'eroismo della carità fino ad offrire loro tutti i suffragi che riceveranno per se stesse dopo morte. Non potremmo far cosa migliore dell'imitare tale sacrificio, e fare noi pure l'atto eroico di carità verso le anime sante. Questo atto è l'offerta o il dono volontario delle opere soddisfattorie personali che facciamo in vita, e dei suffragi che ci verranno applicati dopo morte. Queste noi poniamo nelle mani della SS. Vergine, affinché, qual buona Madre, le distribuisca e dispensi, secondo il suo beneplacito, alle anime del purgatorio, ch'ella desidera liberare dalle loro pene. Con quest'atto noi diamo il frutto speciale e personale che ci spetta per tali soddisfazioni e suffragi. Quest'offerta non impedisce nè di pregare per noi, e per i parenti, nè di compiere le pratiche di pietà. Per tale dono si applica loro il solo frutto soddisfattorio delle nostre opere; i frutti di merito e d'impetrazione ci rimangono sempre. Siamo pur certi che quest'atto ci sarà vantaggiosissimo. Non temiamo di rimanere troppo lungamente in purgatorio con il cedere alle anime sante quanto verrà fatto per noi dopo la morte: Dio non si lascia vincere in generosità, e troverà certamente nella sua misericordia qualche mezzo per ricompensare la nostra carità. Forse quest'atto eroico, per cui temiamo dover prolungare indefinitivamente la nostra espiazione, sarà causa della totale nostra esenzione dal fuoco del purgatorio. Se, infatti, la nostra entrata in cielo avrà luogo tanto prima quanto maggiore è l'amor nostro verso Dio, qual mezzo migliore potremmo prendere, ad abbreviare il tempo delle nostre pene, del fare un atto in cui si racchiude lo zelo più puro e l'amore più disinteressato della gloria di Dio? Inoltre, come abbiamo già detto, molti secoli dei maggiori tormenti del purgatorio sono un nulla rispetto al minimo grado di gloria maggiore in cielo. In questo mondo il pensiero del fuoco fa viva impressione sulla nostra immaginazione, mentre la felicità della gloria celeste ci lascia quasi insensibili; ma nell'altra vita consentiremmo volentieri di passar migliaia d'anni nel fuoco del purgatorio, se con ciò potessimo piacere a Dio, ed aggiungere un fiorellino alla nostra corona di gloria. Ora, poichè ad ogni merito che acquistiamo corrisponde un grado di gloria, quanto non verremo ricompensati d'aver fatto l'atto eroico in favore dei defunti, permettendoci esso di acquistare, perfino in purgatorio, meriti tanto maggiori, quanto grandi saranno le sofferenze di quel luogo di espiazione! Non temiamo dunque di essere troppo generosi. Nulla si perde donando per Dio e per coloro cui egli ama con il più tenero e sincero amore.
Per l'atto eroico di carità (clicca per approfondire) non é prescritta nessuna formula; basta farlo di cuore. Si potrebbe adottare la seguente: O Maria, Madre di misericordia, io faccio tra le vostre mani, in favore delle sante anime del purgatorio, l'intero abbandono delle opere soddisfattorie che farò in vita, e dei suffragi che mi verranno applicati dopo morte, non serbandomi altro che la compassione del vostro materno cuore.
FIORETTO SPIRITUALE. — Io che ho promesso il cento per uno a chi anima il mio amore, voglio aumentare il grado di gloria che ti attende, in ricompensa dell'esserti spogliata delle opere soddisfattorie a vantaggio delle anime purganti. (Parole di nostro Signore a s. Gertrude).
Esempio. A Munster di Westphalia scoppiò, verso la metà del secolo diciassettesimo, un male pestilenziale, che mieteva innumerevoli vittime. Fra la costernazione generale si vide il P. Giovanni Fabrizio della Compagnia di Gesù, consacrarsi totalmente in sollievo dei malati, visitarli, porger loro medicine. Li confessava, amministrava loro i sacramenti, li seppelliva con le proprie mani, e quindi celebrava per il riposo dell'anima loro il santo sacrificio. Fra tutti gli esercizi di pietà, amava maggiormente e raccomandava agli altri di celebrare la messa da Reguiem tutte le volte che le regole della Chiesa lo permettessero. Tanta moltitudine di opere meritorie fu ricompensata, come sovente accade per divina permissione, con l'apparizione di molte anime per le quali pregava. Le une lo supplicavano di sollecitare la loro liberazione, le altre lo ringraziavano di quel che aveva fatto per esse, annunziandogli prossimo il tempo del loro trionfo. In morte fece il maggior prodigio di carità. Con generosità ammirabile fece il sacrificio di tutti i meriti, delle preghiere, delle messe, delle indulgenze tutte e delle mortificazioni che verrebbero fatte in suo suffragio, spogliandosi di ogni cosa in favore delle anime purganti. Testamento veramente sublime!
ACCENDI UNA CANDELA
AI DEFUNTI
Prega per le anime dei defunti, soprattutto per le anime più abbandonate nel Purgatorio, ed accendi una candela per loro:
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