- Vangeli dei giorni feriali -

COMMENTO AL VANGELO

 

9a settimana TEMPO ORDINARIO (Mc 12,28-34)

 

In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: “Qual è il primo di tutti i comandamenti?”. Gesù rispose: “Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi”. Allora lo scriba gli disse: “Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore e con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici”. Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: “Non sei lontano dal regno di Dio”. E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. 

 

Come vivere questa Parola?
All’inizio dell’ultima settimana della sua vita terrena, Gesù prepara i discepoli alla manifestazione dell’“amore più grande” (cfr Gv 15, 13) – quello che si rende visibile nel Crocifisso – attraverso la comprensione e accoglienza del comandamento dell’amore. La croce è fatta di due assi, uno verticale e l’altro orizzontale. L’asse verticale è l’amore aperto alla volontà di Dio; l’asse orizzontale è l’amore pronto ad accogliere l’umanità intera con le braccia spalancate. Per dare concretezza e credibilità alla nostra testimonianza dovremmo continuamente contemplare il Crocifisso, avendo ben presente nella mente e nel cuore ciò che dice l’evangelista Giovanni nella sua prima lettera: «chi ama Dio, ami anche il suo fratello» (1Gv 4, 21). L’amore per Dio non si può staccare dall’amore al prossimo. Chi dice di amare Dio senza avere amore per l’altro, chiunque esso sia, fosse anche la persona che ti ha crocifisso, tradito, insultato, abbandonato, «è un bugiardo!» (1Gv 4, 19).

 

Signore, aiutaci a fare nostro il comandamento dell’amore. Sostieni il nostro impegno ad amarti, amando tutti e tutte, con tutto noi stessi. Così sia!

 

La voce del Papa
«Quando volgiamo lo sguardo alla Croce dove Gesù è stato inchiodato, contempliamo il segno dell’amore, dell’amore infinito di Dio per ciascuno di noi e la radice della nostra salvezza. Da quella Croce scaturisce la misericordia del Padre che abbraccia il mondo intero». (FRANCESCO, Angelus, 14 settembre 2014)

 

Casa di Preghiera San Biagio FMA (Subiaco, Roma)

 

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Come vivere questa Parola?
Shemà Israel! L’ascolto è il primo comandamento. Lo scriba devoto lo sa. Ascoltare è l’atteggiamento di fondo di tutta la tradizione di Israele. Di fronte alla Parola è necessario aprire le orecchie e il cuore. Il Maestro tuttavia non si accontenta di rispondere con poche parole, pur dense di significato. Intuisce che dietro alla domanda dello scriba si nascondono altri interrogativi: “Su che cosa fondare l'esistenza? Che cos'è decisivo e imprescindibile nella vita? A quale comando obbedire per vivere, e per vivere pienamente? Cosa fare per essere felici?". La saggezza è nella qualità della risposta alla domanda. Il Maestro rivela la misteriosa e sacra dinamica del rapporto della creatura con Dio. Il Primo comandamento è quello dell’amore. Ma un amore unico che ti prende tutta la vita: le emozioni, la forza. Tutto te stesso. Un amore unico, come quello di Gesù, che è morto, che ha dato tutto per noi. E, non meno importante, il comandamento che “val più di tutti gli olocausti e sacrifici”. L’'amore al prossimo, il dono totale anche al nemico, perché in ogni uomo e donna resta scolpita l’origine divina, la consanguineità con l’Assoluto. Ascoltare è dunque amare. Ascoltare la Verità e obbedire alla Verità (In ebraico i due verbi coincidono). Nulla di sentimentale. Un amore totale, ragionevole e sapiente. L'amore crocifisso di Colui che, unico, ci ha donato tutto.

 

La mia preghiera di oggi: “Mio Dio ti amo anche per quelli che non ti amano, ti prego anche per quelli che non ti pregano”.

 

La voce uno scrittore e teologo
Dio ti ama, ti regala il suo amore: questa è la verità che ti viene scritta nel cuore con la parola e lo Spirito; allora l’amore con cui tu ami nasce dalla verità, che hai interiorizzato, è Gesù Cristo dentro di te, che si fa origine del tuo amore nella verità.
L. Monari

 

Commento di Sr Graziella Curti

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