MEDITAZIONE DEL GIORNO
25° Agosto
GLI OCCHI
1. Sono le finestre dell'anima. Pensa alla bontà di Dio nel darti la vista con cui puoi scampare da cento pericoli, e con cui ti è dato di contemplare le bellezze della natura. Senz'occhi saresti persona quasi inutile per te, e di peso agli altri. E che sarebbe di te, se, come Tobia, perdessi d'un tratto la vista? Ringrazia il Signore di tanto benefizio; ma per gli occhi quanto male già venne all'anima tua! Che ingratitudine!
2. Abuso degli occhi. Il primo peccato d'Eva fu di guardare il pomo vietato. Davide e Salomone caddero nell'impurità, perché fissarono gli occhi illecitamente, La moglie di
Lot, per la sua curiosità, venne tramutata in una statua di sale. Uno sguardo solo ad una persona, ad un libro, alla roba altrui, per noi divenne occasione d'innumerevoli colpe. Dietro l'occhio corre il pensiero, e poi... Quanto è necessaria la mortificazione per non cadere! Rifletti come ti comporti in questo.
3. Buon uso della vista. Più che per vantaggio del corpo o della società, più che per solo guardare, gli occhi ci vennero dati a vantaggio dell'anima. Per essi, contemplando la natura, puoi leggere le prove della potenza, della sapienza, della bontà di Dio; per essi, fissando il Crocifisso, leggi in un lampo la storia e le massime del Vangelo; per essi, con la quotidiana lettura spirituale puoi agevolmente avviarti alla virtù. Guardando il Cielo, non s'accende in te la speranza di giungervi?
PRATICA. — Paradiso, paradiso, esclamava S. Filippo Neri. Sii sempre modesto negli occhi.