MEDITAZIONE DEL GIORNO

 

1° Ottobre

 

MARIA VERGINE DEL ROSARIO


1. Bellezza del Rosario. Ogni orazione è bella, purché ben fatta, e non è da condannarsi l'una per l'altra; ma il Rosario abbraccia la meditazione e la preghiera vocale. Nei misteri hai un compendio del Vangelo, della vita, passione e morte del Redentore, in cui ricordi le virtù, i patimenti di Gesù per te, e la parte attiva che vi prese Maria. Ma tu forse, recitando il Rosario, nemmeno pensi ai misteri che ne sono la parte più importante...


2. Potenza del Rosario. Basterebbe ricordare che è invenzione di Maria, e pressoché sua, la preghiera che insegnò a S. Domenico, qual mezzo efficacissimo a togliere gli errori, a bandire i vizi, s ad implorare la divina clemenza. Basterebbe leggere le storie per conoscere i frutti, le grazie, i prodigi che ha ottenuto. Il Rosario con il Poter, dispone per noi il Cuore di Dio... Invocando tante volte Maria, la nostra buona madre, ci lascerà ella inesauditi?


3. Come recitare il Rosario. Viene detto preghiera noiosa da chi non ha fede, e non pensa a quanto dice. Ma i Pontefici concedono moltissime indulgenze a chi lo recita con devozione, meditando i misteri che si contemplano. Ogni mistero poi può suggerire una virtù da praticare, ed ecco un pascolo alla mente nel recitarlo. Se tu pensassi che, con ogni Ave Maria, mentre saluti la Vergine con le parole d'un Angelo, la incoroni con una mistica rosa, non avresti maggior divozione?


PRATICA. Recita il Rosario; invita altri a dirlo.

 

 

CAPPELLINA

 

 

 

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