MEDITAZIONE DEL GIORNO

 

28° Novembre

 

L'AVVENTO


1. Passiamolo nella mortificazione. La Chiesa consacra quattro settimane per disporci al Natale, sia per ricordarci i quattro mila anni che precedettero il Messia, e sia ancora perché prepariamo il nostro cuore alla nuova nascita spirituale che esso opererà in noi. Comanda il digiuno e l'astinenza, ossia la mortificazione, quale mezzo potente a vincere il peccato e reprimere le passioni... Mortifichiamo dunque gola e lingua— Non lamentiamoci del digiuno, soffriamo qualche cosa per amore di Gesù.


2. Passiamolo nella preghiera. La Chiesa accresce le sue preghiere nell'Avvento, ben sapendo il desiderio di Gesù, di venire invocato da noi per esaudirci, e ancor più perché è persuasa del gran bene che sempre fa a noi la preghiera. Nel Natale Gesù comunica alle anime disposte la Grazia della rinascita spirituale, dell'umiltà, del distacco dalla terra, dell'amor di Dio; ma come averla se non preghiamo con fervore? Come passavi l'Avvento gli altri anni? Rimediavi quest'anno.


3. Passiamolo nelle sante aspirazioni. La Chiesa ci mette innanzi in questi giorni i sospiri dei Patriarchi, dei Profeti, dei Giusti dell'antica Alleanza; ripetiamoli noi: Vieni a liberarci, o Signore, Dio della virtù. — Mostraci la Tua misericordia. — Affrettati, o Signore, non tardare più... — Nel recitare l'Angelus, alle parole: et Verbum caro factum est, rivolgi gli alletti a Gesù, perché voglia nascere nel tuo cuore. Ti sembra troppo difficile questa pratica?


PRATICA. — Fissa qualche pratica da osservare durante tutto l'Avvento; recita nove Ave Maria in onore della Vergine.

 

 

CAPPELLINA

 

 

 

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