UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

17° Gennaio

 

IL TEMPO 

 

Ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza prima che venga il tempo dell'afflizione e si avvicinino gli anni dei quali dirai: «Non mi piacciono per nulla». Prima che si oscuri il sole, e la luce, e la luna e le stelle, e tornino le nuvole dopo la pioggia (Ecl. 12, 12). 

 

1. Il tempo è il tesoro più grande che concede il Signore all'uomo. Non vi è somma che paghi il tempo. S. Bernardo dice che il tempo vale quanto Dio; poichè nel tempo si può acquistare o perdere la grazia, il Paradiso, Dio. Solo in questa vita vi è questo tesoro. Nel tempo si ricevono tutte le grazie; e i Santi col buon uso del tempo si sono arricchiti di meriti; i cattivi si sono perduti irrimediabilmente. In morte si desidererà un po' di tempo per sistemare i conti dell'anima, ma più non sarà dato; nè sarà concesso un minuto di tempo nell'inferno per un atto di dolore; nè in cielo si avrà altro tempo per accrescere la eterna gloria. «Viene la notte; allora nessuno può operare» (Gv. 9,4). 

 

2. Niente è più prezioso del tempo; ma di nulla si fa tanto sciupio. Ore, giornate, anni, periodi interi della vita che si perdono senza profitto per l'eternità. «Passano i giorni della salute; e nessuno riflette che il giorno passa e non ritorna più» (S. Bernardo). Il tempo si perde quando lo si impiega nel peccare; allora questo tesoro si spende per guadagnare dolori e pene eterne. Il tempo si perde quando non si fa nulla per l'eternità. Vi è chi vive oziosamente, in chiacchiere inutili, in divertimenti e in spassi eccessivi. Il tempo si perde quando non si opera per il Paradiso, ma solo per la vita presente: per l'onore, per la curiosità, per i guadagni temporali. 

 

3. Vi ringrazio, o Signore, del grande talento del tempo che mi avete dato finora; ed anche di quello che ancora mi darete. Ma nella Vostra misericordia aggiungete grazia a grazia: che io impieghi tutto il tempo per Voi e per l'anima mia, compiendo la Vostra amabilissima volontà. 

 

ESAME. — Ho forse sprecato qualche parte del grande tesoro del tempo nel peccare? Come impiego le mie giornate? Nel fare del bene? Opero in grazia di Dio? Con retta intenzione? 

 

PROPOSITO. — Ogni sera mi chiederò: la mia giornata è stata piena? 

 

PREGHIERA, — Ricordo, o mio Dio, il Vostro avviso: «Non ti privare di una buona giornata e dell'ottimo dono; non sprecare neppure una particella». E l'altro invito: «Tutto quello che puoi fare coi tuoi mezzi, fallo presto; perché nè attività, nè pensiero, nè sapienza, nè scienza ha luogo nella regione dei morti, dove tu corri». Medito pare quanto scrisse S. Girolamo a riguardo di San Paolo: «Paolo, chiamato ultimo all'apostolato, fu il primo nei meriti; perchè lavorò più di tutti». Non vi chiedo una vita lunga, ma intessuta di opere buone. 

 

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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